Per la comunità isolana non è proprio un bel periodo; neanche il Natale, che dovrebbe portare gioia e serenità, riesce a spazzare via questa scia negativa.
Ci ha lasciati ieri anche Tommaso Di Meglio, il penultimo dei Di Meglio della sua generazione.
Aveva 94 anni, pescatore – anzi comandante di peschereccio, anche se in pensione da un bel po’ – sempre con l’occhio verso il mare e pronto a consigliare parenti e nipoti su maree, luna, correnti e posti in cui pescare.
Penso che non ci siano parole migliori per ricordarlo se non riportando quelle che mi ha detto nonno Carmine, che con lui ha lavorato e navigato una vita: “È stato il mio maestro! Mi ha insegnato tanto, ma aveva anche un carattere forte ed era facile discuterci”.
Così come lo ricordano le sue figlie Maria Civita, Gabriella e Giuseppina, che in una famiglia di femmine, lui da uomo si doveva far valere per forza!
Da un anno, da quando la sua cara moglie era venuta a mancare, anche Tommaso si era un po’ lasciato andare, non aveva più al suo fianco la donna che aveva amato e che lo aveva supportato e capito per tutta una vita, e così proprio in questi giorni di festa, probabilmente, ha pensato bene di raggiungerla, ma riunendo, in ogni caso, tutti i suoi familiari (figlie, nipoti e cugini) qui sull’isola; forse un ultimo segnale di scelta forte che ha voluto lasciare a tutti.
Alle sue figlie, i generi e i nipoti va il mio cordoglio e quello della Redazione.
Ci ha lasciati ieri anche Tommaso Di Meglio, il penultimo dei Di Meglio della sua generazione.
Aveva 94 anni, pescatore – anzi comandante di peschereccio, anche se in pensione da un bel po’ – sempre con l’occhio verso il mare e pronto a consigliare parenti e nipoti su maree, luna, correnti e posti in cui pescare.
Penso che non ci siano parole migliori per ricordarlo se non riportando quelle che mi ha detto nonno Carmine, che con lui ha lavorato e navigato una vita: “È stato il mio maestro! Mi ha insegnato tanto, ma aveva anche un carattere forte ed era facile discuterci”.
Così come lo ricordano le sue figlie Maria Civita, Gabriella e Giuseppina, che in una famiglia di femmine, lui da uomo si doveva far valere per forza!
Da un anno, da quando la sua cara moglie era venuta a mancare, anche Tommaso si era un po’ lasciato andare, non aveva più al suo fianco la donna che aveva amato e che lo aveva supportato e capito per tutta una vita, e così proprio in questi giorni di festa, probabilmente, ha pensato bene di raggiungerla, ma riunendo, in ogni caso, tutti i suoi familiari (figlie, nipoti e cugini) qui sull’isola; forse un ultimo segnale di scelta forte che ha voluto lasciare a tutti.
Alle sue figlie, i generi e i nipoti va il mio cordoglio e quello della Redazione.
I funerali si terranno alle 16:00 nella chiesa della S.S. Assunta in Cielo.
