di Giuseppe Mazzella di Rurillo
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L’evento è la Commemorazione della frana di Ischia a un anno di distanza (leggi qui)
Vengo dal piombo, dal ciclostile, dalla Olivetti lettera 45. Un altro mondo.
É un’era geologica.
Nella nostra società dell’informazione tutto è virtuale.
É stata presentata l’isola d’Ischia studiata mai come prima e mai come prima presentata alla visione. Ci sono immagini studi ricerche dati cartografie che sono accessibili sul sito del commissariato e che sono sintetizzati in tre volumi ognuno di circa 200 pagine. Anche se i tre volumi corposi portano la sola firma del commissario Giovanni Legnini sono frutto di una redazione costituita da almeno dieci persone.
Ci vuole un Centro Studi per proporre osservazioni, critiche e suggerimenti e rilevo con amarezza che il glorioso Centro Studi dell’isola d’Ischia fondato nel 1944 da otto studiosi fra i quali il mio concittadino Cristofaro Mennella (1907-1976) non è stato chiamato dal commissario Legnini come “centro di competenza”, anche per ascoltare l’impegno civile della comunità culturale e scientifica endogena che ha prodotto rilevanti studi e ricerche che naturalmente sono scopiazzate da università e soloni senza la citazione della fonte.
La ricostruzione e la transizione ecologica dureranno almeno vent’anni e richiedono una stabilità istituzionale con un Ente di diritto pubblico come è proposto dal “Manifesto per Casamicciola” che, per evidente invidia politica e culturale, non è citato in nessun documento.
Così non sono riportate le osservazioni e le proposte contenute nei sette numeri de Il Continente dal 2019 al 2023 fra le quali la utilizzazione del Complesso Pio Monte della Misericordia per edifici pubblici ed edilizia pubblica, i 26 punti di recupero di edifici pubblici, un nuovo stradario del Comune di Casamicciola (poiché esiste solo quello del podestà del 1928), la riscoperta dei piani regolatori del 1983 e relative varianti, un contratto di sviluppo per l’isola intera.
C’è oggi una spettacolarizzazione dell’informazione. Ma non ci sono i luoghi della polemica che un tempo erano i Convegni, i Congressi dove si potevano contestare i relatori.
Infatti c’è molto da criticare nei tre enormi volumi. “Lo sceriffo” De Luca sprigiona umana simpatia. Ma le sue osservazioni meritano altrettanta franchezza in confronto politico alla pari. Ha parlato di “Piani di zona” in luogo dei Piani urbanistici generali sempre rimandati nella pletora dei poteri istituzionali spezzettati. Ma perché non li ha fatti o fatti fare ai Comuni colpiti di Casamicciola e Lacco Ameno?
Casamicciola oggi non ha un solo edificio pubblico utilizzabile per allestire una mostra fotografica o un convegno di studi!
Mi appresto a studiare i tre volumi e mi auguro che qualche consigliere comunale faccia altrettanto e porti il dibattito nei consigli elettivi.
Quando ero all’Ansa
di Giuseppe Mazzella di Rurillo
Fossi stato in servizio per l’Ansa come lo sono stato dal 1980 al 2006 al tempo del direttore mitico Sergio Lepri avrei certamente ricevuto dal capo della redazione napoletana Umberto Borsacchi la disposizione di seguire la manifestazione di Casamicciola dell’anniversario della frana del 26 novembre 2022 con un primo lancio di 24 righe ed un secondo di altrettante.
Nel primo avrei dovuto dire tutto sintetizzando circa due ore con i discorsi di un ministro, il capo della Protezione Civile, il presidente della Regione (mi sarebbe stato imposto il titolo vero non ‘governatore’), il Commissario governativo con il vice ed il tecnico alle illustrazioni digitali, il sindaco.
Anche se sto in pensione ed ho 75 anni, ho preso appunti. Come se dovessi scrivere il take. Non ho mai usato il registratore.
Quale era la notizia? Come avrei “attaccato”?
La notizia più importante secondo me l’ha data il tecnico ingegner D’Ambra che descriveva l’isola virtuale che appare sul web e che è illustrata di tre volumi di relazioni: “156mila quintali di fango sono stati rimossi dalle strade e dagli alvei che erano abbandonati da oltre 70 anni”. Poi Curcio della Protezione Civile: “Abbiamo lavorato per superare l’emergenza in un anno con 63 allerte meteo di colore giallo e 13 arancione. Ischia è un laboratorio nazionale per i cambiamenti climatici e la riqualificazione ambientale”.
De Luca lo avrei sintetizzato in due righe. Musumeci in quattro. Il sindaco in una.
Giuseppe Mazzella – direttore de “Il Continente”