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Inchiesta sul cospirazionismo in Italia, e non solo (4)

segnalato da Sandro Russo

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L’inchiesta “necessaria” di Cappellini su la Repubblica è giunta alla quarta e ultima puntata. Le abbiamo seguite con attenzione. Sono un documento da conservare.

Viaggio nel cospirazionismo in Italia /4
Dal grafene dei vaccini ad Hamas, l’universo paranoico dei complottisti
di Stefano Cappellini – da la Repubblica del 6 novembre 2023

Una trama in cui ogni nuovo evento mondiale viene usato per spiegare e confermare tutte le teorie precedenti. Ma guai a chi tradisce la causa come Conte e Meloni

Passanti  a Londra, ammirano il National Covid Memorial Wall, dedicato a coloro che hanno perso la vita a causa del Covid-19 (afp)

Provate a cercare “Event 201” sui forum o sui canali Youtube cospirazionisti. Si apre un mondo.
New York, 18 ottobre 2019, il John Hopkins Center for Health and Security, il Forum di Davos e la Bill and Melinda Gates Foundation organizzano una simulazione pandemica: Event 201. Lo scenario proposto agli invitati è la diffusione di un nuovo virus che dagli animali si trasmette all’uomo, parte dal Brasile, si diffonde nel pianeta e causa 65 milioni di morti. Alcuni elementi anticipano la pandemia di coronavirus altri decisamente no. Ma nella trama complottista è la prova che la pandemia scoppiata nel 2020 era prevista e studiata a tavolino e che l’appuntamento di New York era una prova generale.
Bill Gates –membro della setta satanista pedofila Cabal, secondo Qanon – è come Soros: uno diffonde virus, l’altro migranti. Entrambi hanno un piano per dominare il mondo e soggiogarlo al transumanesimo, una realtà in cui l’essere umano viene ibridato con macchine e chip che lo controllano e soggiogano al volere del Sistema (i potenti invece si ibridano per diventare immortali e per questo suggono adrenocromo dal corpo dei bambini rapiti).
La pandemia è stato un momento chiave nella crescita del cospirazionismo. Ha messo le persone davanti a un evento apocalittico, di per sé capace di scatenare fantasie e visioni, e le ha costrette a rimanere in casa, dove Internet è rimasta l’unica palestra per sfogare paure e bisogni. Ma è stato anche un passaggio decisivo per colorare di più tinte politiche le teorie del complotto, allargando la pesca di gonzi a sinistra.
Nella narrazione tossica la lotta contro le misure anti-pandemiche si è trasfigurata in battaglia per le libertà individuali e collettive, anzi una vera e propria resistenza, come quella partigiana al nazi-fascismo, oltre che in presunta crociata anti-capitalistica per contrastare i disegni di Big Pharma sulla vaccinazione forzata.
Quando si osserva giustamente che i protagonisti delle campagne no Vax, pro Putin o filo Hamas sono spesso gli stessi soggetti, si sopravvaluta l’aspetto psicologico (il bastian-contrarismo, che pure c’è, eccome) e si sottovaluta quello “intellettuale”: ogni nuovo grande evento mondiale, infatti, si inserisce nella trama precedente per rafforzarne la veridicità.
Se il mondo non è ancora stato piegato grazie alla pandemia, bisogna scatenare una guerra: l’Ucraina. Se una guerra non basta, eccone un’altra: la Palestina. Ogni nuovo complotto ne contiene al suo interno svariati altri, che ne diventano la causa o l’effetto.

Il cospirazionismo sulle origini dolose della pandemia e sui fini occulti delle misure per contrastarla è stato un grande detonatore sociale e mediatico: ha dimostrato che teorie nate in una nicchia psichiatrica, o rilanciate da stregoni in cerca di facile lucro sulla creduloneria, possono diventare senso comune e propagarsi, magari in forma appena più leggera e “credibile”, anche in settori insospettabili dell’opinione pubblica.

Nel marzo 2020, mentre da pochi giorni l’Italia sperimenta il lockdown, comincia a diffondersi su Internet la teoria secondo cui a causare la pandemia sono le nuove reti 5G. Non pensiate che la teoria sia incompatibile con la responsabilità di Gates: nel cospirazionismo servono molto meno di sei gradi di separazione per arrivare da un punto a un qualsiasi altro.
Il tam tam sul 5G, già al centro di una forsennata campagna prima della diffusione del virus, è uno dei casi più chiari di rapida uscita di una fake fuori dalla bolla complottista.
Addirittura, in Italia, arriva in un baleno dai peggiori bar di Internet a Palazzo Chigi, quando Gunter Pauli, consulente scientifico del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, usa i social per affermare la correlazione: “Usiamo la logica. Qual è stata la prima città del mondo ad installare le reti 5G? Wuhan! E la prima regione europea? Il Nord Italia”. Ecco spiegato il percorso del virus. Sulle campagne anti 5G merita una menzione un’altra casamatta del complottismo rossobruno, la tv Casa del Sole, erede della Pandora tv di Giulietto Chiesa. Uno degli ospiti più graditi è Antonio Ingroia, che un cartello di sinistra radicale candidò nel 2013 alla presidenza del Consiglio con risultati disastrosi.

A che servono le torri se mancano i ricettori? Nell’edificio serve un altro tassello: il vaccino. Per uno dei più famigerati canali Telegram, Italian Patriots – patrioti è la parola scelta per sé stessi dai seguaci di Qanon e da Meloni per i militanti di Fratelli d’Italia – il nesso è chiaro: “Il brevetto Pfizer concesso nel 2021 riguarda la comunicazione di torri cellulari con essere umani iniettati di grafene in tutto il mondo”. Il grafene è il metallo con il quale si riducono a zombie eterodiretti tutti i vaccinati.

Se la lotta alla pandemia è stata decisiva nel causare una rottura tra l’universo complottista e il M5S, Conte era l’uomo dei dpcm, i conflitti internazionali hanno provocato la frattura con Meloni, alla quale non può essere perdonato di aver schierato il Paese contro i nemici di Cabal, a cominciare da Vladimir Putin, che attaccando l’Ucraina è considerato un benemerito alleato nella distruzione del Sistema. Sui forum di area, Meloni è oggi investita di maledizioni per aver deluso le attese di cambiamento, anzi per averle scientemente tradite.

Naturalmente nella fase di uscita dalla pandemia, pur di tenere viva la profezia sulla futura morte di tutti i “sierati”, ogni decesso arrivato sui media, per ragioni di notorietà del defunto o per rilevanza di cronaca, è stato associato agli effetti del vaccino. 24 gennaio 2022, Cesare Sacchetti, titolare del blog La cruna dell’ago e prima ancora di uno sul sito del Fatto quotidiano, forse il più seguito influencer cospirazionista italiano, diffonde sul suo canale Telegram una notizia. Questa: “Le voci che danno le condizioni di salute di Draghi in netto aggravamento sembrano confermate. Fonti vicine agli ambienti istituzionali riferiscono che la patologia di Draghi è piuttosto seria. Qualsiasi sarà quindi l’esito della partita del Quirinale, il liquidatore del Britannia sembra comunque intenzionato a lasciare Palazzo Chigi”.

Se pensate che la realtà possa intaccare il racconto, sbagliate. Il mondo cospirazionista ha rovesciato una pratica già molto diffusa ben oltre il recinto della mentalità paranoica, quella di considerare ancora vivi, e nascosti chissà dove, personaggi morti, come Elvis Presley o, per stare in Italia, Moana Pozzi. In questo caso succede il contrario: molti “cattivi” sono già stati eliminati, ma il Sistema simula la loro esistenza in vita. Migliaia di americani sono convinti che Obama sia morto, eliminato dai patrioti, e a girare per nazioni e conferenze sia solo un sosia (o più d’uno).

Le cose succedono anche quando non succedono, non succedono anche quando succedono. Il canale qanonista The Storm Q-17 lo ha detto chiaro ai suoi 40 mila iscritti italiani: “Tutto è giù successo, ma come facciamo a spiegarlo a 7 miliardi di persone?”. Però qualcuno sa già ed è più avanti degli altri: non è un modo bellissimo per dare un senso alla propria vita?

Il file .pdf dell’articolo: La Repubblica del 6 novembre 2023. Cappellini.4

4. Fine

Puntata 1: “Hamas non ha ucciso”. La fabbrica trasversale del complottismo italiano
Puntata 2:
Dai vichinghi di Trump a Meloni, l’ossessione per i poteri occulti
Puntata 3:
Fratelli di Bannon. I complotti che uniscono Grillo e Meloni

 

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