Ischia

Casamicciola, subito una riqualificazione urbana

di Giuseppe Mazzella di Rurillo *

 

Si è tenuta ieri  mattina presso il mio studio in Casamicciola, nel palazzo Pithaecusa 1894, una riunione operativa del comitato per la rigenerazione dell’isola verde di cui al manifesto per Casamicciola che è Ischia sottoscritto il 22 gennaio 2023 e pubblicato sul numero 1/2023 de Il Continente.

Alla riunione – aperta a tutti i partecipanti del gruppo telematico – hanno preso parte il presidente del comitato, Gianni Adelante Mattera, e gli aderenti giudice Albino Ambrosio, Umberto Spurio, architetto Salvatore Cenatiempo, dottor Franco Borgogna, dottor Benedetto Valentino e chi scrive questa nota.
Ho ringraziato della partecipazione. Ci tenevo a far loro vedere carte, circolari, libri documenti sulla “ricostruzione e la riqualificazione urbana”.
Ci tenevo a far vedere il panorama della marina di Casamicciola come prima attuazione di “riqualificazione urbana” senza consumo di suolo che può essere fatta con attuazione del piano regolatore del 1983 con variante di “riqualificazione” dal Pio monte della Misericordia, passando per la via omonima, piazza Bagni, corso Garibaldi, via principessa Margherita, riqualificando fabbricati esistenti senza incremento edilizio. Anzi, con riduzione del carico edilizio ma con ampliamento del verde pubblico in via Pio monte e costruzione di infrastrutture (auditorium, parcheggi, centro commerciale, case popolari) ma con la messa in sicurezza ambientale di piazza Bagni con interventi di opere idrauliche a monte ed a valle.

É una ricostruzione “pubblica” e, quella “privata” è di “interesse pubblico”. Una impostazione completamente diversa da quella del commissario Legnini la cui azione deve essere incanalata in un indirizzo “pubblico” pena il totale fallimento della sua azione. Una “riqualificazione” a tappe.
Sono passati 6 anni dal terremoto, stiamo ad un anno dalla terribile frana del 26 novembre 2022 e a 14 anni dall’ alluvione del 10 novembre 2009.
Un bilancio di 15 morti per tre catastrofi in 14 anni durante i quali si sono manifestati i due rischi naturali di Ischia conosciuti da almeno due secoli: rischio idrogeologico e rischio sismico. Il terzo rischio di eruzione vulcanica, dopo quella del 1302, non è escluso se si legge Alfred Rittmann e la sua Geologia di Ischia del 1930.

Il Continente rivista uscirà a dicembre con un numero monografico e con un comitato scientifico di 5 persone.
Ancora grazie.

  • direttore de Il Continente
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