di Francesco De Luca
Spira il levante. A Ponza il levante umidiccio scarnifica le strade. La gente che ci vive è radunata ( oggi 30 ott. ) sul Cimitero. La ricorrenza del Giorno dei Morti (2 novembre) s’ approssima e il culto dei defunti spinge i Ponzesi a rinnovare il ricordo di chi ha calcato la terra di questo scoglio salato.
Rinnovare il ricordo e insieme ricongiungere il filo dell’umanità, che è presenza, sentimento, affetto, vicinanza.
A Sant’ Antonio, a ridosso del vento, ci si incontra. “Stammo sotto viento” – esordisce Biagino ’i Crapone. E’ vicino a compagni di vecchia data: i Fratelli Feola. A far da jolly c’è Totonno ’i Semiscotte, sempre con la battuta pronta. C’è Nino ’i Spaccamuntagna e Nino Feola (ex portalettere). Sono tutti nella foto.
Vecchie glorie in pensione. Godono i frutti del loro lavoro, consumato nel mare, a pesca. Sono stati padroni di barche che hanno arato le acque del Mediterraneo, con tenacia, umiltà, voglia di affrancarsi da un destino che li voleva supini ai capricci della pesca. Loro hanno lottato contro il destino e hanno realizzato il sogno di godere di stima nella comunità isolana.
Nino ’i Spaccamuntagna no, Nino ha investito la gioventù su un lavoro che lo ha portato in America. Sudore e risparmio, sopportazione e gratificazione. Perché, dopo aver espletato il minimo sindacale, è ritornato sull’isola ad intrattenersi con la terra dei genitori sopra gli Scotti. Oggi può permettersi di non dover subire l’oltraggio di una campagna che è salutare soltanto se la si coltiva col senso del piacere e non del guadagno. ’A terra nun da cchiù a mangia’. Specie quest’anno che le viti sono state devastate dalla malattia. Poco vino. Meglio – sentenzia Totonno ’i Semiscotte. Col cuore dilaniato profferisce queste parole perché il dottore glielo ha proibito, il vino.
E tu, Ni’ – rivolto a Nino Feola – come ti diverti a Formia? (perché lui d’inverno si trasferisce a Formia).
Cerco di distrarmi come posso…
Il pensionamento è una grazia di Dio ma può tramutarsi in tormento se non affrontato nel giusto modo.
Cosa che non tocca Totonno. La sua indole scanzonata lo preserva da cedimenti d’umore.
Passa Franchino con l’insegna della sua attività estiva: l’affittabarche. Totonno lo sfotte e Franchino risponde con saggezza.
La funzione di tutto la determina il passare del tempo. Adda passa ’a matenata pe ce ritira’ a pranzo.
Logica vorrebbe che del dono più prezioso si facesse tesoro. Perché il tempo è il dono più di valore che offre la vita. Di valore perché passa e non torna più. Eppure… talvolta è salutare che esso passi… senza far danni.
Hanno attaccato al muro un avviso funebre: è morto Efisio… Sarebbe stato della compagnia se fosse stato in salute!
E il levante spira corrivo, e le donne sul Cimitero rinnovano coi fiori il ricordo, e don Ramon benedice, sperando che gli occhi si sollevino dalla terra per drizzarli al cielo. Al cielo.