Turismo

Portualità e balneazione

di Tonino Impagliazzo

 

  • Portualità e Balneazione, le armi per un riscatto
  • La costituzione di un Consorzio misto Pubblico/Privato, a prevalente capitale pubblico

Il territorio di Ponza e il suo mare, ricchi di bellezze naturali straordinarie e di scenari mozzafiato, rappresentano per l’isola risorse importanti e  un  valore aggiunto da non perdere.

L’isola avverte, da tempo, l’esigenza di promuovere un modello turistico meglio coordinato e più efficace, finalizzato a realizzare una stagione turistica più prolungata per consentire al Comune di superare il default finanziario, offrire idonei servizi pubblici  ai cittadini e agli ospiti, far conoscere la propria storia, la cultura e l’economia dei luoghi e mettere in campo nuove sinergie e nuovi modelli tecnologici.

Le iniziative prodotte in questi anni da Enti Pubblici, per migliorare e dotare le isole Pontine di nuovi servizi, non sempre hanno conseguito l’obiettivo prefissato e rimosso debolezze e carenze strutturali dal territorio per via di interventi scarsamente lungimiranti.

Pertanto, i titolari delle Concessioni Demaniali Marittime, che fino a ieri avevano fruito di “proroghe automatiche”, da oggi non potranno più utilizzare lo stesso criterio concessorio, perché  la direttiva Bolkestain obbliga a concorrere per “evidenza pubblica”.

La direttiva, in vigore sin dal 2006 e mai applicata, determina oggi nei vecchi Concessionari un certo disorientamento che li conduce a cercare “modelli operativi nuovi” più collegiali e più condivisi.

Il mare di Ponza, tempio qualificato per un modello di gestione più collegiale, suggerisce un Consorzio misto (Pubblico/Privato), tra Comune di Ponza, una Rappresentanza statale/regionale, i cittadini dell’isola e investitori (a vario titolo), per stabilire un Nuovo Piano delle opere – suddiviso in più step – in collegamento con gli operatori e gli abitanti dell’ isola, per permettere ai soggetti partner di definire  risorse economiche-finanziarie da impiegare sul territorio dell’isola, prevedendone la restituzione in più annualità.

La politica dell’isola deve riscattarsi e diventare matura affinché le attività sul territorio di Ponza siano più giuste e inclusive, più determinate e consapevoli delle potenzialità impegnandosi, al tempo stesso, nel coinvolgere altre e nuove energie.

A tal proposito, è corretto riferire di un paradosso isolano riportato da Francesco De Luca su Ponza Racconta in data  28.12.22 (leggi qui), che recita “il paese è ricco e il Comune è povero” che lui stesso definisce affermazione non peregrina.

Il Comune di Ponza quale soggetto capofila deve svolgere, in questa fase delicata della vita dell’isola, una “mediazione” politica di rilevante spessore socio-economico tra gli interessi privati e mettere a frutto quell’esperienza maturata dagli operatori del settore in questi anni.

E’ tempo di adoperarsi  per una  convivenza civile, economica, storica e culturale della popolazione, gestita in forma collegiale al fine di far risorgere l’economia della Nautica e della Balneazione a favore dell’isola e dei cittadini tutti, introducendo nel tessuto umano e culturale degli abitanti un turismo meno condizionato dalla domanda e più consapevole nella qualità dell’offerta, per non cadere nel declino sociale e scongiurare il rischio di una distruzione dei valori fondanti di questo territorio.

2 Comments

2 Comments

  1. vincenzo

    13 Ottobre 2023 at 09:41

    Tonino ancora una volta centra l’obiettivo comune che tutti dovrebbero comprendere.
    Un Comune in deficit non può produrre una politica sociale, economica per cui turistica.
    A pochi mesi dalla scadenza delle concessioni la nostra amministrazione e persino i singoli concessionari sono fermi ad aspettare che arrivino ancora una volta le sorprese “dall’orizzonte”, dal quale possono ricomparire i nuovi pirati.
    Tonino come di sua abitudine “svetta” – non è la prima volta -, e dall’alto propone soluzioni, non per una parte politica o sociale od economica ma per l’isola che prepara nel presente un altro futuro.
    Chi prenderà l’iniziativa per cominciare a ragionare tutti insieme per salvare “uovo e gallina”?

  2. vincenzo

    17 Ottobre 2023 at 10:09

    Tonino, se le comunità isolane e le loro amministrazioni civiche non prendono consapevolezza che bisogna trovare un nuovo modo di coesistere nelle isole, dal punto di vista economico ma anche sociale, mettendo al centro la protezione dell’ecosistema-isola, non ci potranno essere “portatori di interesse esterni” che possano progettare e finanziare una nuova coesistenza sull’isola intorno alle quattro stagioni.

    Tonino, ricorda quello che ci siamo detti e che abbiamo chiamato addirittura “il riscatto”.
    “Governare il riscatto” è un’opportunità perché oggi si può “cambiare il sistema economico-commerciale”, cogliendo la grande attenzione dell’opinione pubblica locale verso questa amministrazione e soprattutto le preoccupazioni degli operatori del settore nautico in vista dell’applicazione dei decreti concorrenza che delineano uno stop al rinnovo automatico delle concessioni demaniali.
    Questo momento storico è una opportunità perché il Comune faccia due passi avanti e prenda in mano le sorti economiche dell’isola.
    Il Comune da semplice mediatore di interessi tra privati può diventare imprenditore tra imprenditori. A quanto premesso, si rende necessario a nostro avviso che l’Ente pubblico (il Comune) rimuova quella condizione che lo vede impegnato unicamente nella gestione ordinaria della cosa pubblica e diventi soggetto coordinatore, attuatore e gestore di un “piano economico generale e complessivo”, per indicare agli abitanti un prodotto lungimirante, di qualità e capace di riattivare maggiori e nuove opportunità di lavoro così necessarie al territorio.

    L’amministrazione Ambrosino quindi ha una occasione storica per indicare un nuovo modo di fare impresa per cui un nuovo modo di coesistere su questa isola. Ma non c’è molto tempo per sviluppare idee opportune, convincenti e coinvolgenti.

    È su questo che a mio parere si misurerà la valenza di questa Amministrazione: far evolvere una comunità individualista a comunità di aziende consorziate, di associazioni coordinate, di cittadini residenti che vedono un progetto comune e comincino a ragionare collettivamente per attuarlo.

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