di Giuseppe Mazzella di Rurillo
“Non siamo insensibili al grido di dolore…” direbbe qualcuno…
La Redazione, con partecipazione
Casamicciola 2024, l’anno del rilancio
Fossi consigliere comunale – come lo sono stato oltre 40 anni fa e mi sembrava un ruolo importante di rappresentanza popolare – cercherei un rilancio di partecipazione sociale attiva della comunità civile.
Una comunità ricca di storia di famiglie e di ospiti illustri oggi estinta.
Le grandi famiglie come in ogni piccolo paese erano la struttura portante dell’economia poiché davano lavoro al popolo e guidavano il comune.
Il paese ha urgente bisogno di una ricostruzione sociale più importante di una ricostruzione fisica dopo due catastrofi in 5 anni che se da un lato dimostrano la fragilità del territorio dall’altro sono segno dell’incuria per il territorio e della sciatteria degli uomini.
Casamicciola in questo 2023 non ha avuto un calendario di eventi. Eppure la stagione turistica, fondata sul Porto commerciale e sul diportismo nautico, ha avuto i suoi ospiti affezionati. Una clientela secolare.
Una rinnovata partecipazione deve fin da ora progettare un rilancio per il 2024. Sarà un anno importante se sarà colto.
Il 2024 sarà l’anno dei 200 anni del sodalizio dei marinai alla Chiesetta della Marina. Il “pio sodalizio” può fare da traino per un rilancio.
Saranno i 50 anni della “pro casamicciola” che volle continuare un impegno dei giovani.
I 75 anni dalla morte del dottor Giuseppe Mennella, il più grande bibliografo dell’isola d’Ischia.
Tre ricorrenze. Se il comune ed il commissario delle “lunghe ordinanze” recuperano la villa della bellavista e ne fanno il museo civico ed il parco pubblico, l’osservatorio Geofisico con il giardino storico ed “il terrazzo sull’infinito” come lo definii nel 1999 e la “casa del dottore” come “casa della storia” con il romantico giardino, offriranno i luoghi per le ricorrenze e daranno i segni della “ricostruzione” fatta solo a parole per le calende greche.
G. M. – Direttore de “Il Continente”