di Giò Gatti
Ponza porto. Sei e trenta del mattino.
Anime vaganti di ritorno dalle serate alcoliche, vestiti eleganti sgualciti e trucco sbavato.
Camion della nettezza urbana. Viaggiatori assonnati. Barche pronte per le gite a Palmarola.
Io vorrei solo un caffè. Lo prendo in uno dei due bar aperti e mi godo l’alba alleggerita di quattro euro e cinquanta per un caffè e un cornetto vuoto.
Finché i gestori non decidono che ci vorrebbe un po’ di musica a palla.
Eros Ramazzoti, Biagio Antonacci sbraitano nel mio orecchio destro.
Torno a letto.