di Pasquale Scarpati
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Qualche giorno fa, per puro caso, ho ascoltato questa conversazione tra due persone a me perfettamente sconosciute.
La prima ha esordito: “L’altro ieri (14 c.m. (n.d.a)), visto che un ombrellone e una sdraio costano 40 euro ca., ho deciso di spendere gli stessi soldi (anzi un po’ meno). Mi son fatto due panini, una borraccia d’acqua, ho preso la nave e me ne sono andata a Ponza. Ho girovagato di qua e di là; sotto un albero ho mangiato i panini e poi a sera son tornata”.
“È una bella pensata” – ha detto l’altra persona – “Intanto non sei stata impelagata nel traffico, hai risparmiato carburante e ti sei goduta l’aria di mare ed il sole, visto che la nave impiega parecchio tempo per la tratta e sei ritornata col fresco. Ma dimmi, è vero che hai speso di più per l’andata e meno per il ritorno? Come mai?”.
“Perché – ha risposto – “all’andata si pagano 5 euro in più per la tassa di sbarco”.
“Embè… e se io, per godermi l’aria di mare ed il sole non metto piede su Ponza, ma faccio andata e ritorno senza scendere? La devo pagare lo stesso? Pensa: la nave salpa alle 8 del mattino e riparte per Formia verso le due del pomeriggio: vento di mare e sole per tutta la giornata”.
“Bella domanda, ma non so che dirti” – ha risposto l’amica.
Poi hanno conversato sull’argomento del momento: il caro prezzi e l’esosità di alcuni gestori che si fanno pagare anche il piattino cosiddetto di cortesia (se si vuole dividere la pietanza). Forse qualcuno pensa anche di farsi pagare il cartone dove mettere gli avanzi di pizza ed anche eventuali altri tovaglioli di carta, se quelli messi a tavola non bastano.
Ma bando a queste ciance, a me è frullata per la mente un’altra idea…
Se per caso, un domani (sic!) la spiaggia di Chiaia di Luna dovesse riaprire, quanta gente sbarcherebbe dalla nave e, con zaini a tracolla, si avvierebbe colà e poi la sera riprenderebbe la nave per tornare. Immagino un’ininterrotta processione, un fiume, che la mattina riempie la Panoramica all’andata e poi, verso sera, al ritorno. Mi domando: cui prodest? (a chi giova?).
Forse è meglio che quella spiaggia come le altre restino inaccessibili! A meno che non si faccia pagare l’attraversamento (obbligatorio) del tunnel romano come “opzione area archeologica”…
Non si sa mai!
arturogallia
18 Agosto 2023 at 16:03
Ho 6,5 gradi di miopia, ma forse c’è chi è più miope di me.
A chi giova aprire Chiaia di Luna?
Proviamo a ragionare, a spanne, senza calcolatrice, poco prima di una pennica estiva.
Immaginiamo una coppia, con pochi soldi, si porta acqua e panini da casa per una giornata sulla spiaggia più bella del mondo.
Passando davanti l’edicola lei vede l’ultimo numero della Settimana enigmistica, “quasi quasi lo prendo”.
Un bel tuffo e passa la giornata, si torna a Sant’Antonio. Manca ancora un po’ alla nave del ritorno. Un bel gelato alla Panoramica e due passi per il corso, magari prendo una calamita per mamma, magari un pareo da indossare l’anno prossimo, chissà.
Vicino a loro, in spiaggia, c’era anche una famigliola. Stessa dinamica, acqua e panini portati da casa, dal continente. Ma si sa, l’acqua non basta mai. Sosta di rifornimento a Sant’Antonio prima di andare in spiaggia. Al ritorno gelati e granite per tutti e pure un caffè.
Un’altra coppia, anch’essa con pochi soldi si è fatta due conti: se un giorno va a Frontone, uno a Chiaia di Luna e uno in tour a Palamarola, non spende poi troppo e quindi possono rimanere anche due notti, con pranzi (sempre i soliti panini, ma comprati sull’isola questa volta) e a cena però una serata romantica al ristorante.
Ohibò, moltiplichiamo per il numero delle truppe cammellate e… sono un bel po’ di soldini…
E se si rimettese il bar e un gestore di lettini e ombrelloni a Chiaia di Luna? Altri soldi, anche tanti.
Ora facciamo altri due conti.
Dodici ragazzi partono da Anzio per una settimana di vela per le Isole Ponziane, due barche, tanta immondizia e giusto una sera in piazza a bere una cosa, senza lasciare granché.
Ma così, senza calcolatrice e la palpebra che cala, non so se ho fatto i conti giusti, oppure sì… ronf ronf ronf