di Enzo Di Fazio
Su queste pagine abbiamo riportato qualche settimana fa, in occasione degli esami di maturità, la notizia dei successi di alcuni giovani ponzesi. Sono notizie che ci piace dare e che vogliamo si facciano largo tra le tante brutte che la cronaca continuamente ci riserva.
Ci piace darle perché rappresentano la parte bella della storia della nostra isola e, sotto molti aspetti, anche il suo futuro.
Abbiano letto così degli ottimi risultati di Giorgia, Niccolò, Alessia, Simona… nel conseguire la maturità, traguardo importante che pone tutti i giovani di fronte a delle scelte cariche di responsabilità per essere quasi sempre delle scelte di vita.
In quei giorni, con l’apprensione e la carica emotiva che chi ha figli conosce bene, c’era anche Claudia, l’atleta di casa nostra che seguiamo, ormai da diversi anni, nel suo percorso di crescita sportiva attraverso i successi che via via va mietendo nella specialità del salto triplo
Claudia Tessitore, atleta della Formia Poligolfo, tesserata Fidal, ha intrapreso ormai la strada del professionismo. Il che significa che deve allenarsi tutto l’anno e deve conciliare gli impegni scolastici con quelli sportivi. E non è poca la fatica che bisogna affrontare per via delle privazioni che comporta, perché gli uni e gli altri hanno per obiettivo dei risultati.
Superate brillantemente le prove d’esame della maturità scientifica con il massimo dei voti (Claudia ha ottenuto un meritatissimo 100) l’aspettava l’impegno per i campionati italiani juniores di Grosseto
Quindi per Claudia, dopo la maturità, niente mare ma palestra e pista per continuare a migliorarsi e raggiungere traguardi sempre più ambiziosi
Ha così disputato (dal 21 al 23 luglio) i campionati a Grosseto, con nel cuore la speranza di ottenere il passaporto per i campionati europei juniores di atletica leggera che si terranno nei prossimi giorni a Gerusalemme.
Grinta, determinazione, serietà, impegno, costanza… Claudia le ha tutte queste qualità.
Miglioramenti continui nelle prestazioni fanno parte del suo curriculum, come il 12,76 ottenuto ad Ancona il 22 gennaio di quest’anno, misura di 6 cm ben oltre il limite minimo di 12,70 fissato dalla Federazione per poter aver accesso ai campionati europei, e a Grosseto Claudia si è confermata ottenendo un ottimo 12,73, misura con la quale ha conquistato una brillante medaglia di bronzo.
Ma lo sport è fatto di competizione, di un continuo confrontarsi con gli avversari, di successi ma anche di delusioni, sconfitte e a volte anche ingiustizie, tutte cose che fanno parte della vita di un atleta.
Certo è brutto che, dopo aver curato preparazione e dettagli lavorando sodo, le cose non vanno come uno aveva sognato
Se scorriamo la storia di tanti campioni ci accorgiamo come dietro le tante vittorie, a parte i sacrifici, il lavoro e l’impegno, ci sono pure inciampi, sconfitte e momenti bui
“Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto” ha detto il grande campione di pallacanestro Michael Jordan
E così è successo per Claudia. Nel momento in cui stava per timbrare il biglietto per Gerusalemme è arrivata la notizia che al suo posto è stata fatta un’altra scelta. Motivata o immotivata non lo sappiamo. Ciò che è illogico per noi, può non esserlo per la Federazione. Motivata o immotivata che sia quella decisione, è comprensibile la rabbia che ne è scaturita per Claudia
Ma fa parte dello sport e non deve essere motivo di resa.
L’inciampo, l’esclusione, chiamiamolo anche incidente di percorso non deve essere vissuto come un dramma, piuttosto deve essere un motivo per riscattarsi, proseguire nell’impegno e guardare avanti.
“La delusione è parte di coloro che si espongono e lottano, è un fattore comune delle persone di successo: più ambisci a raggiungere importanti risultati e più è statisticamente probabile qualche intoppo”
ha detto Giulia Momoli, coach ed ex atleta azzurra professionista
Conosco Claudia da ragazzina per la vecchia amicizia che c’è con il nonno Tommaso, non esagero se dico che un po’ l’ho vista crescere. So quanto le fa male questa cosa ma so anche quale forza è capace di tirar fuori dalla mente oltre che dalle gambe.
So che la vedremo ritornare sulle piste con maggior grinta di prima pronta per riscattarsi e raggiungere quei traguardi, quelle vittorie e quelle soddisfazioni che si merita.