di Monica Conversano
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Una provocazione surreale ma non troppo della ‘nostra’ Monica Conversano, fornese d’adozione che, impossibilitata per qualche giorno ad andare al mare, questo ha promesso alle mamme dello scoglio della Torretta (*).
Il silenzio
di Monica Conversano
La domanda è se sia più semplice realizzare un piscina comunale o insediare un racket illegale di spaccio e prostituzione?
Molti riterranno le due situazioni inconciliabili in una riflessione. Ma attraverso l’analisi degli elementi comuni, sono possibili molteplici osservazioni. Eccone alcune.
L’elemento comune più evidente è quello ambientale: entrambe si riferiscono allo stesso territorio. Si tratta di uno spazio relativamente piccolo sotto l’aspetto fisico, ma estremamente vasto se considerato il totale dei mondi interiori viventi in esso.
Un secondo elemento comune sono le attrici sulla scena ovvero le fanciulle, che nella struttura sportiva interpretano il ruolo di fruitrici di servizio pubblico sportivo, mentre in quella malavitosa sono reali protagoniste, con ruolo principale, pare addirittura dai quindici anni in su, sfruttate.
Questo elemento è il più drammatico fra gli aspetti da considerare.
C’è un terzo elemento comune: l’aspetto morale, collettivo e privato.
Infatti le due situazioni sono entrambe di pubblico interesse: lo spaccio e la prostituzione, importati, interessano una fascia specifica di fruitori, differenti da coloro che godrebbero della piscina comunale. Ma se è facile che i primi abbiano voglia di farsi un tuffo nel cloro, i secondi difficilmente introdurrebbero nel corpo sostanze tossiche o sfrutterebbero una persona per i propri interessi sessuali: infatti un atleta ha un equilibrio interiore solido, accompagnato da un senso morale sviluppato.
Riflettiamo ora sull’aspetto economico. Il cosiddetto interesse.
A chi giova che venga costruita la bellissima piscina comunale, con le docce, gli spogliatoi, i corsi, le squadre di palla a nuoto, le bambine del nuoto sincronizzato, la Gym, la fisioterapia, dal punto di vista dei guadagni?
A chi giova invece l’ importazione della prostituzione e lo spaccio di droghe?
Coloro che traggono profitto dalla seconda opzione, è evidente, sono politicamente più forti e abili degli altri, dato che quella attività malavitosa è già allegramente presente e florida sullo scoglio. E questa è la risposta alla domanda iniziale.
Ma abbiamo ancora un aspetto comune da osservare: il silenzio.
Silenzio delle autorità, della popolazione, dei media, etc.
Silenzio, e mormorii coperti dalle care cicale.
Monica C.
(*) – Per i frequentatori, lo scoglio “della Torretta” è fra le piscine e la spiaggetta della Marina.