Personaggi ed Eventi

Del golpe in Cile, per ricordare Dido Sacchettoni

Riceviamo da Cristina Vanarelli, moglie di Dido, e volentieri pubblichiamo

 

Per ricordare Dido Sacchettoni, giornalista e scrittore
a cinque anni dalla sua scomparsa (luglio2018) e nella ricorrenza dei cinquant’anni dal golpe cileno,
in allegato alcuni estratti dal suo ultimo libro rimasto inedito
“L’uomo che uccise Pinochet” (2017).

E’ un romanzo, che si svolge tra il Cile e l’Italia, una specie di “noir” storico-politico: la ferocia del generale e dei militari che arriva fino a noi con i suoi sicari a colpire gli esuli cileni soprattutto tra il ’73 e il ’77. Ma anche storie di giovani dell’epoca pseudo rivoluzionari per lo più di agiata borghesia, poi risucchiati dai privilegi della loro classe di appartenenza. Passano anni e il protagonista del libro, a lungo esule a Roma, medita vendetta per la morte violenta della giovane moglie, massacrata dai mandanti del generale e scaraventata tra i rifugiati dell’ambasciata Italiana di Santiago in attesa di essere smistati in Italia. Pinochet morì nel suo letto a 91 anni, ma fu ucciso o la sua morte avvenne naturalmente e quello dell’ex esule un sogno angoscioso, una metafora dell’impunità?

in fto pdf  Capitoli 3 e 9 del libro L’uomo che uccise Pinochet


Dido Sacchettoni
(1936-2018)
Cenni biografici
Dido Sacchettoni nasce ad Ancona. Dai primi anni ’60 è giornalista a Paese Sera. In seguito, dagli anni ’70 è stato a lungo inviato per Il Messaggero : Medio Oriente, Africa e soprattutto Russia e paesi dell’Est europeo. Nel 1986, da un’inchiesta sulla malavita romana, pubblica il romanzo verità Le notti di arancia meccanica, Tullio Pironti editore, da cui il regista Claudio Caligari nel 1998 realizza il film L’odore della notte (Festival di Venezia, rassegna “Settimana della critica”).
Nel 1990, in seguito ad un’inchiesta per il Messaggero pubblica con Longanesi Alle radici della buona tavola. Dall’esperienza russa, nel 2001, deriva il romanzo Non ti alzerai dalla neve, Aragno editore, con cui nell’anno 2002 ottiene il Premio Napoli. Nel 2003 vince il Premio Teramo con il racconto inedito Il sesto senso del capitalismo. Nel 2006, pubblica per l’editore Avagliano il romanzo Nero Giubileo, un noir con un’anima grottesca, parabola sarcastica sul nostro tempo. Nel 2013, con l’editore Betelgeuse, Le ceneri di Ovidio, sugli ultimi giorni di esilio del poeta. Ha scritto radiodrammi ed è stato autore per la Rai di numerose inchieste televisive (Tv 7, AZ, ecc.) E’ stato collaboratore di Repubblica. Lascia un manoscritto inedito, romanzo storico ambientato tra Italia e Cile durante e dopo il Golpe di Pinochet. Si spegne a Roma nel 2018.

sul sito, a quattro anni dalla scomparsa: La Russia di Dido Sacchettoni 

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