proposto da Alessandro Russo
.
Solo da qualche giorno si è reso disponibile il video YouTube della presentazione del 22 maggio al Teatro Manzoni (leggi qui), cui ho assistito traendone conoscenze e stimoli nuovi sulla vita di un grande dell’800, di cui come molti avevo una conoscenza distorta dalla lettura scolastica de “I promessi sposi”. Dopo la presentazione non mi sono spinto fino a propormi di rileggere il gran romanzo, ma il libro di Eleonora Mazzoni, quello sì, l’ho comprato quella sera al Teatro e letto con molto piacere.
Del video, a parte le cose interessanti che dice d’Autrice, ho particolarmente apprezzato gli interventi di Paolo Di Paolo (scrittore e giornalista di cui leggiamo spesso articoli su la Repubblica) e di Filippo La Porta, critico letterario).
In occasione del 150esimo anniversario della scomparsa di Alessandro Manzoni, al Teatro Manzoni di Roma per Scrittori in scena, Eleonora Mazzoni presenta il suo libro Il cuore è un guazzabuglio. Vita e capolavoro del rivoluzionario Manzoni edito da Einaudi.
Intervengono sul palco con l’autrice lo scrittore Paolo Di Paolo e il giornalista e saggista Filippo La Porta. Letture dell’attore Giorgio Marchesi.
Un Manzoni trasgressivo, lontano dalla figura impolverata e un po’ bigotta che purtroppo a volte si spiega a scuola. Un Manzoni prima uomo e poi scrittore che Eleonora Mazzoni racconta intrecciando le pagine de I promessi sposi con una biografia costellata di slanci arditi, delusioni cocenti e brucianti amori. Il Manzoni, sempre chiamato con l’articolo a precedere il cognome, che immaginiamo da studenti è un uomo perennemente di mezza età, dallo sguardo grave e un po’ assente, simile a quello ritratto da Francesco Hayez in uno dei suoi dipinti più celebri. Un uomo che difficilmente riesce a ispirare simpatia, così come difficilmente può ispirarla il suo capolavoro, I promessi sposi, che da adolescenti svogliati sorbiamo come una medicina amara da ingerire perché «fa bene». Ma, leggendo con attenzione le milleottocento lettere che ci ha lasciato e le testimonianze di familiari e amici, Manzoni risulta molto diverso da così. Conversatore ironico e affabile, all’avanguardia su tutto, animato da un ardente fuoco politico, da giovane fu ribelle e libertino, rimanendo inquieto per tutta l’esistenza. Anzi, una volta diventato scrittore, Alessandro, chiamiamolo per nome adesso, riversò la propria inquietudine nella sua opera, come pochi altri hanno saputo fare. I promessi sposi riflette, infatti, tutte le passioni che hanno agitato una vita avventurosa e piena di tumulti emotivi: l’abbandono materno, l’assenza di un padre, il travaglio spirituale, la lotta civile per un’Italia unita e libera dall’oppressore straniero. Un grande romanzo popolare, attraversato da uno spirito indomito, capace di penetrare gli esseri umani e il loro cuore. E di scuotere ancora oggi la nostra anima.
Eleonora Mazzoni, dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna con il professor Ezio Raimondi e il diploma di recitazione presso la Scuola di Teatro di Alessandra Galante Garrone, fino al 2010 lavora come attrice per teatro, cinema e tv. Ha pubblicato Le difettose (Einaudi, 2012), Gli ipocriti (Chiarelettere, 2015), In becco alla cicogna! (Biglia Blu, 2016) e La testa sul tuo petto. Sulle tracce di San Giovanni (San Paolo, 2016).
Alcuni suoi racconti e scritti sono apparsi in diverse antologie. Scrive soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione. Dal 2022 è la direttrice artistica del Festival culturale Caterina Sforza di Forlí. L’anticonformista.
Dirette da Alessandro Vaccari, SCRITTORI IN SCENA e MANZONI IDEE, da un’idea di Carlo Alighiero, sono le proposte culturali del Manzoni di Roma, storico teatro del quartiere Prati, nuovo punto di riferimento per i lettori e gli autori.
.
.