Scrittori

Manzoni nella mia vita

di Pasquale Scarpati

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Come il dott. John Nash (1), fin dalla giovinezza, veniva accompagnato da persone immaginarie, così Manzoni mi ha accompagnato fin dalla prima adolescenza se non dall’infanzia. Il “Cinque maggio” (mandato a memoria) con le sue… varianti della prima strofa, si perde nella notte dei miei tempi; poi arrivò “Marzo 1821” ed i due cori dell’Adelchi: Dagli atri muscosi…” e Sparsa le trecce morbide…” e financo la “Pentecoste” (tutti a memoria).

In V ginnasio studiando i Promessi Sposi, il nostro professore non solo non saltò alcun capitolo (anche quelli diciamo prettamente di storia, a dire la verità un po’… barbosi: Ripamonti ecc ecc) ma ci fece imparare a memoria anche “L’Addio ai monti”, pagina sublime ed ancora attuale – laddove si parla di coloro che devono, e sottolineo devono, lasciare il suolo natìo – fino alla fine del capitolo interessato (l’ottavo). E poiché noi alunni protestavano in quanto era… prosa, lui asserì che era pura poesia, anzi ce lo divise in versi.
Il gran Romanzo, più che sviscerare, ce lo fece spolpare, come si spolpa con i denti un osso di pollo affondando i denti anche sulla cartilagine, inzaccherandosi, e poi ci si lecca le dita, a cominciare dall’introduzione: “L’historia si può veramente deffinire…”  e commentammo anche quella!
Che noia! – Dicemmo e pensammo: che barba!

Con il passare del tempo, invece ho scoperto… che nel romanzo vi sono realtà, situazioni, persone che, nel bene e nel male, esistono sempre e da sempre e che l’Autore non senza ironia ama sottolineare. Si agisce sempre alla stessa maniera, ovviamente rapportandosi al tempo in cui agiscono i personaggi e in cui vive l’autore, per cui sostanzialmente, ma soltanto attraverso un’attenta lettura, si possono cogliere i tratti salienti della società di ogni tempo, del suo modo di essere e del suo modo di pensare.

Ma qualcuno, forse preso dall’entusiasmo, forse ubriacato o frastornato dal gran rumore, cerca di avocare a sé o, per meglio dire, strumentalizzare anche Alessandro Manzoni che è nel novero dei Grandi. Ma i Grandi non possono essere né strumentalizzati ne monopolizzati, proprio perché Grandi.
In questi giorni molti si sono sbizzarriti nel tirare Manzoni per la giacca. Chi lo vuole cattolico ma poco favorevole al potere temporale dei papi, chi patriota, chi addirittura di sinistra perché parla della povera gente.
Manzoni era un acuto osservatore. Un uomo con tre “p”: preciso, puntuale, pignolo (forse un po’ troppo); attento e scrupoloso (amministratore, tra l’altro, oculato e preciso di Brusuglio); cattolico convinto. Di quella convinzione non imposta con il battesimo e “la dottrina”. Essa nasceva dalla maturità e quindi nella consapevolezza (un po’ come quando il padrino o madrina di cresima si scelgono da adulti). Raccontava i meriti della Chiesa come altri si ostinavano e si ostinano a raccontarne i demeriti.
È, a mio avviso, una discussione oziosa perché se pensiamo che di ciascuno di noi, pur nel breve arco della nostra storia, si può dire bene e si può dire male, figuriamoci della Chiesa in 2000 anni di storia e non co-stretta, come noi, in un angusto ambito! Altri lo vogliono patriota.
Più che patriota, in senso stretto, era simpatizzante della causa italiana. Non manifestava né l’acredine politica di Dante né lo slancio infuocato del Foscolo, né era … garibaldino. Seguiva gli eventi in modo pragmatico con una certa moderazione.

A noi, studenti, dissero che Lui, attraverso il malcostume e mal governo della dominazione spagnola del XVII secolo, voleva sottolineare il mal governo austriaco o straniero (in realtà quello austriaco era uno degli migliori ed efficienti governi del tempo in Italia specie se paragonato a quello di altri Stati della Penisola). Non credo che quello fosse il Suo obiettivo; se tale fosse stato tale, il cosiddetto “cattivo governo austriaco” avrebbe censurato il romanzo.
Ma quel governo era ritenuto cattivo per le stesse ragioni per cui a suo tempo Roma, da qualcuno, era considerata “ladrona” e i “meridionali”, in toto, nullafacenti e parassiti. Quando invece… e qui sarebbe lungo elencare ma, se mi inoltrassi in ciò, uscirei dal… seminato.

Pertanto ciò che angosciava i lombardi e forse anche il benestante Manzoni era l’imposizione delle tasse e soprattutto essi non sopportavano che gli introiti prendessero la strada per… Vienna: li avrebbero voluto spendere solo e soltanto per se stessi!
Analogie della storia! Essa a volte o spesso si ripete: basta scavare un pochino. Ma per scavare ci vogliono gli strumenti adatti, altrimenti si rischia non solo di non venire a capo di nulla ma anche e soprattutto di… farsi male!

A tal proposito non so se i Promessi Sposi siano ancora letti e commentati. E se non lo sono, secondo me, bisogna chiedere e chiedersi il perché. Dico non so.
Giorni addietro, infatti, chiacchieravo con uno studente del 5° anno di una scuola secondaria di secondo grado (oggi così si dice).
Gli ho chiesto: “Dove siete arrivati in Dante?”
Mi ha guardato, sorpreso: “Dante!?”.
Ho visto che faceva uno sforzo di memoria: “Me sa tanto che lo abbiamo fatto due anni fa?” – mi ha risposto.
Immediatamente, come san Paolo sulla via di Damasco, sono stato folgorato ma amaramente per me: “Ma, allora, la Divina Commedia non la studiate?” E lui lapidario: “No”.
Sono stato preso in …contropiede! Sono rimasto senza parole: spiazzato! Poi ho pensato: “E se per caso questo ragazzo si avvia sulla strada dell’insegnamento letterario? E se, un domani, in TV sentirà, in un contesto, la parola “contrappasso” ci farà caso e si andrà a documentare? (oppure, come il noto ministro consulterà la Treccani). Magari penserà ad un nuovo… strumento musicale dove la “b”  si è trasformata in “p”! O, come è più probabile, non ci darà peso?”.
Ma forse sono io che non sono più al passo con i tempi.
In compenso mi consolo: il buon Alessandro mi tiene nel novero dei suoi “dieci “lettori e Pasquale è contento.


Note della Redazione

(1) – John Forbes Nash, Jr. (1928 –2015) è stato un matematico ed economista statunitense.
Tra i matematici più brillanti e originali del Novecento, ha rivoluzionato l’economia con i suoi studi di matematica applicata alla teoria dei giochi, ricevendo il Premio Nobel per l’economia nel 1994.
Nel 1959 inizia a soffrire di schizofrenia che a lungo deve curare in ospedali psichiatrici. Dopo il 1970 la sua salute comincia a migliorare permettendogli di tornare al lavoro accademico a metà anni 80. La sua malattia e il recupero sono raccontati nel libro di Sylvia Nasar Il genio dei numeri del 1998 e successivamente nel film (liberamente ispirato al libro) A Beautiful Mind del 2001 diretto da Ron Howard, in cui Nash viene interpretato dall’attore Russell Crowe. (da Wikipedia , ibidem)

Alla ricerca di immagini per illustrare l’articolo di Pasquale siamo stati sinceramente stupiti della quantità di edizioni del gran romanzo di Manzoni; in particolare delle riduzioni semplificate (a “strisce”, o a fumetti), che vengono indicate per i principianti della lingua (bambini e stranieri). ovviamente com il limite di semplificare la trama all’essenziale e di perdere la sontuosa ricchezza linguistica del romanzo, oltre alla profondità dei personaggi e dell’ambientazione; ma ci sembra comunque un’opera meritoria. Si buttano dei semi… qualcuno germoglierà!
Ne riportiamo qui di seguito qualcuno. Il libro in formato .pdf  (edito dalla provincia di Bergamo) è di libera fruizione, scaricabile in rete! È l’ultima immagine di questo articolo, da cui sono tratte alcune strisce.

I Promessi Sposi ai minimi termini: con attività Copertina flessibile – Stampa grande, 7 ottobre 2021
di Valentina Milazzo (Autore), Alida Pintus (Illustratore)
Il romanzo di Alessandro Manzoni sulle avventure dei giovani Renzo e Lucia è raccontato “ai minimi termini” con linguaggio semplice e periodi brevi, ad alta leggibilità. Il testo è stato ideato per i lettori della scuola secondaria di secondo grado con difficoltà di apprendimento o disabilità: la comprensione del testo è agevolata dalla presenza di immagini moderne, accattivanti, da poter colorare. In fondo a ciascuna delle dieci parti che compongono il testo si trovano esercizi e attività per la verifica e il consolidamento. L’indice riporta la corrispondenza di ciascuna parte con i capitoli del romanzo originale.
Età di lettura: a partire dai 6 anni.

I promessi sposi. Edizione semplificata e facilitata – Copertina flessibile – 1 ottobre 2022
di Elena Mazzarella (Autore), Alan Pona (a cura di), Giulia Stefanini (a cura di)

1 Comment

1 Comments

  1. Maria Candida Conte

    27 Maggio 2023 at 12:26

    Caro amico Pasquale Scarpati,
    rallegramenti vivissimi per il tuo splendido articolo. Ho insegnato italiano per 36 anni e fatto non so quante ripetizioni estive di letteratura italiana, anche a Ponza. Non mi prolungo…
    Come studente, avresti goduto della mia stima, della mia simpatia…
    “L’unica speranza per uno studente è trovare un buon insegnante d’italiano…” – così affermava Vittorio Sgarbi, nel 2019, nel suo libro: Diario di una capra.
    Ai posteri, l’ardua sentenza…
    Ti auguro ogni bene e, con tanta commossa nostalgia, buon San Silverio.
    Maria Conte, ponzese doc, padovana d’adozione
    Buon San Silverio anche agli Amici della Redazione e grazie.

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