Confino Politico

Ponza, primo ‘Viaggio della memoria’ con l’Anppia

di Luisa Guarino

 

Ponza ha ospitato lo scorso fine settimana il primo “Viaggio della Memoria” organizzato dall’Anppia nazionale, Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, al quale hanno partecipato circa sessanta persone provenienti dalle federazioni di tutta Italia.

L’isola è stata colonia confinaria dal 1928 al 1939, e circa 2000 oppositori del regime fascista vi sono stati relegati: tra questi i più importanti antifascisti italiani, tra i quali Umberto Terracini (presidente della Costituente) e Sandro Pertini, per fare solo due esempi.
La tre giorni si è aperta con un percorso che ha illustrato il dispositivo del confino politico, a cura di Umberto Migliaccio, presidente dell’associazione “Le strade nella Storia”, cui sono seguiti due momenti istituzionali. Alla presenza del sindaco di Ponza Francesco Ambrosino, dell’assessore alla cultura Giuseppina Aversano e del presidente Anppia Spartaco Geppetti sono state deposte alcune corone commemorative: una alla lapide che si trova all’ingresso dei cosiddetti Cameroni di Via Roma, in cui alloggiavano i confinati; altre due al cimitero, sulla stele che rievoca gli antifascisti morti per la durissima detenzione, e sul monumento che ricorda i cittadini libici prigionieri sull’isola durante il conflitto italo-turco del 1911.

Nel suo intervento il presidente dell’Anppia Geppetti ha sottolineato l’impegno dell’associazione nel mantenere viva la memoria di quegli anni, dei crimini commessi dalla dittatura fascista, soprattutto attraverso la trasmissione degli ideali dell’antifascismo alle nuove generazioni: Ponza è un luogo della memoria centrale per la storia civile del nostro Paese. Anche il sindaco di Ponza Ambrosino si è detto concorde, e ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione comunale per la realizzazione all’interno dei Cameroni di un Archivio storico e Centro studi che abbia anche uno spazio espositivo, per la
valorizzazione di quella stagione infausta, tuttavia centrale nella storia e nell’identità dell’isola e dell’intero Paese.

Il secondo giorno, a cura di Rosanna Conte presidente del Cesdip, Centro studi e documentazione isole ponziane, si è svolto un percorso tra le stradine del centro storico di Ponza, nei luoghi che videro protagonisti Sandro Pertini, Pietro Nenni, Umberto Terracini, Mario Magri e tanti altri, focalizzando l’attenzione sulle pratiche dell’antifascismo durante il periodo di prigionia, e sulla grande solidarietà che nacque tra la popolazione ponzese e i confinati.

Ricordiamo tra l’altro che a Ponza vi furono molte donne perseguitate dal fascismo, e due di loro vennero inviate addirittura e paradossalmente al confino in Calabria.
Nel pomeriggio presso la sala consiliare è stato proiettato il documentario “Voci dal confino” della Todomodo Produzioni, che narra proprio le vicende ponzesi tra il 1928 e il 1939, a cui è seguito un dibattito sulla nascente rete dei Centri studi delle isole di confino. Anthony Santilli, referente dell’Archivio storico di Ventotene, ha quindi illustrato questo progetto, che prenderà corpo dal prossimo autunno.
Con questa bella e importante iniziativa, a distanza di tanti anni (l’ultima volta era stata nel 1987) Ponza “torna a ospitare l’Anppia, e riscopre da protagonista un aspetto fondamentale della propria storia e della storia del Paese: pagine centrali, che ne fanno uno dei territori in cui nascono i semi della Libertà, della Democrazia e della nostra Costituzione”, sottolineano gli organizzatori della manifestazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

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