Musica

Punk rock: energie distruttive e provocazioni violente (seconda parte)

Trascrizione a cura di Sandro Russo della presentazione di Alessandro Alfieri al Teatro Manzoni, del 22 marzo 2023

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Per la prima parte che include anche il video Youtube della presentazione di Alessandro Alfieri, guarda e leggi qui

 

Avevamo svolto solo la prima delle parole chiave che abbiamo scelta per questa presentazione del movimento punk:
1) – Violenza. Prenderemo ora in considerazione  le altre due:
2) – Truffa (o inganno)
3) – Infantilismo

Malcom McLaren e Vivienne Westwood nel 1973

È al 430 di King’s Road a Londra che una giovane Vivienne Westwood insieme al compagno di allora Malcom McLaren pensano di utilizzare una banda rock creata per l’occasione, per fare pubblicità al nuovo negozio. Entrambi molto svegli e ben inseriti nel mondo della controcultura giovanile della Londra di quegli anni.
Il negozio di King’s Road (“Sex” era stato solo uno dei nomi dei tanti sperimentati prima di raggiungere il successo) diventò la mecca degli adepti del movimento e la fucina di idee della moda punk (1).
La Westwood, già componente della banda delle Riot Girl, diventerà in seguito una delle creatrici di moda più apprezzate di Inghilterra e nel mondo (è morta nel dicembre 2022 poco all’età di 81 anni), la stylist (quando ancora non si capiva bene cosa la parola indicasse) che introdusse il degli abiti di epoche passate (soprattutto XVII e XVIII secolo) e molti degli elementi che successivamente caratterizzarono il modo di “vestire punk”.
Malcom McLaren, all’epoca suo compagno, era agente e curatore di immagine nel mondo del rock, ben a dentro alla tendenza iconoclasta della cultura contemporanea, Nel 1972 McLaren si recò negli Stati Uniti a New York City per un viaggio d’affari, e lì fece la conoscenza del gruppo glam punk dei New York Dolls.
Le storie congiunte della coppia  Westwood-McLaren rispondono ai due interrogativi cruciali se il punk sia nato in America o in Inghilterra e da dove sono usciti fuori i Sex Pistols.

Solo a distanza di qualche anno dall’esplosione del fenomeno Sex Pistols, soprattutto grazie al film già citato di Julien Temple [del 1980,  cfr. nella prima parte, in nota 3): Sex PistolsLa grande truffa del rock’n’roll], divenne evidente che la proposizione del gruppo era stata sostanzialmente programmata per una finalità abbastanza banale: lanciare e fare pubblicità a un Sex shop [cfr. anche saggio di Raffaele Alberto Ventura in nota (2)].

La truffa c’era stata, in effetti, ma soprattutto c’era la volontà di farla durare, di perpetuarla nel tempo.
Di fatto le circostanze in cui avvenne il lancio dei Sex Pistols da possibile truffa intercettarono la voglia giovanile alla trasgressione e rottura; di qui le magliette blasfeme, l’iconoclastia, le affermazioni “Nulla ha più senso”, “No Future”… In definitiva uno dei filoni collaterali della cultura pop.

A ben vedere i germi del punk nacquero in America e furono trasferiti oltre-oceano da Malcom McLaren trovando fertile terreno di attecchimento nella Inghilterra degli anni ’70 in piena crisi. La generazione del dopoguerra si era rimboccata le maniche; i giovani della nuova generazione rispondono alla crisi economica con il nichilismo.
La tradizione musicale americana del glam-rock (al punk molto affine) si sviluppa in USA (i New York Dolls nascono del 1971 e subiscono un re-styling nel 1975); prosegue con i Ramones (vedi in seguito), Alice Cooper e trova un suo geniale interprete in David Bowie [leggi e ascolta quiqui e qui – un ricordo in occasione della sua morte e due suoi brani].

New York Dolls – Personality Crisis

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Il gruppo guida del punk americano east coast – New York per la precisione – sono i Ramones (3). Una diversa coniugazione del punk: sempre sul versante nichilista, ma abolizione dell’enfasi, così importante per i Sex Pistols, musicisti quasi immobili sul palco, un modo di vestire che si ispira al ‘chiodo’, il giubotto di pelle nera con borchie reso famoso da Marlon Brando nel film Il selvaggio (László Benedek, 1953); il suono è potentemente ritmico, la melodia pressoché scomparsa, insieme con la perizia musicale: i Ramones “non sanno suonare”

RamonesI Wanna Be Sedated

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Ma torniamo in Inghilterra con una data di rilievo: il 4 maggio del 1979 si insedia il primo governo Thatcher; Sid Vicious è morto, i Sex Pistols si sono sciolti. A dicembre del ’79 esce il secondo album dei Clash, London Calling, un ‘doppio’ contenente 19 brani che entra nella storia del rock e sfonda anche sul mercato americano. Se finora il punk si era disinteressato alla politica con i Clash il rifiuto del modello di società thatcheriano si fa opposizione dura e violenta.

Dal punto di vista musicale il disco presenta una notevole complessità compositiva e mescolanza dei generi: sebbene non vi siano ravvisabili canzoni classificabili come puro punk, vi sono pezzi ska, insieme a brani pop; altri generi in cui spazia l’album sono il reggae, il rockabilly, il rhythm and blues, il jazz.

La copertina del vinile di London Calling, poi ripresa dalle successive edizioni su CD, è celebre per la fotografia di Paul Simonon che spacca il basso sul palco e per la grafica che riprende il primo album di Elvis Presley

London Calling compare nella lista dei 500 migliori album mai usciti secondo la rivista Rolling Stone alla posizione numero 8, ed è considerato sempre da Rolling Stone come il migliore album degli anni ottanta, essendo uscito per il mercato statunitense nel gennaio del 1980 (da Wikipedia).

The Clash – London Calling

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Per chiudere sul proteiforme mondo del punk dobbiamo parlare anche dell’esperienza musicale californiana e per l’occasione introduciamo la terza parola guida di questa trattazione: Infantilismo, che sarebbe meglio tradotto come attitudine al “cazzeggio”. Teatro di questa ulteriore declinazione del punk sono le assolate spiagge della California, S. Francisco, Los Angeles. Non impegno politico, men che meno ‘rivoluzionario’ e di qualsivoglia attenzione al ‘sociale’, ma sovvertimento infantilistico dell’ordine e ripudio della serietà.

L’ultimo brano della serie cui ben su adatta una citazione di Theodor Adorno con un severo giudizio su questo tipo di musica [dal saggio “Il carattere di feticcio della musica e la regressione nell’ascolto” – 1938]: “Insieme con lo sport e col cinema, la musica di massa e il nuovo tipo d’ascolto contribuiscono a rendere impossibile l’evasione dalla struttura infantilistica. È una malattia a carattere permanente. La peculiarità specifica del nuovo modo d’ascolto consiste nello schernire masochisticamente il proprio desiderio di una felicità perduta, o nel compromettere il proprio anelito alla felicità rinculando in un’infanzia che è altrettanto irraggiungibile quanto la felicità stessa”.

Green Day – Basket Case, con una specie di parodia musicale del film “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (Miloš Forman, 1975).

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Per completezza di presentazione prepongo altri tre pezzi: un “assolo” di Sid Vicious (da un “classico”, success0 mondiale di Frank Sinatra) e due gruppi.

My Way, di Sid Vicious

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I Rancid sono un gruppo musicale punk rock statunitense, formatosi a Berkeley, California, nel 1991. Nati inizialmente come pura street punk band, nel corso degli anni hanno spaziato mescolando sottogeneri diversi come ska punk, hardcore punk, pop punk e reggae.

Rancid – Bloodclot

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I NOFX sono un gruppo musicale punk rock, nato nel 1983 a Los Angeles, California.
La band si ispira fortemente ai gruppi punk statunitensi quali Ramones, Misfits, Bad Religion e Rich Kids on LSD. I loro testi trattano generalmente di politica, società, sottocultura punk, razzismo, industria della musica e di religione spesso usando molta ironia e doppi sensi (info sulle ultime due band da Wikipedia).

NOFX- Leave It Alone

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Note (a cura del trascrittore)

(1) –  Nel 1971 la Westwood apre il suo primo negozio assieme a Malcolm McLaren, Let it Rock (“Dacci dentro”), al 430 di King’s Road di Londra. Il negozio vende abiti da teddy boy, ispirati al passato, che esprimono la cultura giovanile e ribelle, proponendo indumenti neri di pelle e cerniere di impronta motociclista. La stilista, con i suoi abiti, rappresenta il momento di svolta e di rinascita della creatività inglese, usando in modo sarcastico i simboli della società britannica e la sua moda tradizionale. Il negozio in seguito cambia nome, seguendo l’evoluzione stilistica di Vivienne: nel 1972 diventa Too fast to live too young to die (“Troppo veloce per vivere, troppo giovane per morire”); nel 1974 Sex (“Sesso”), a causa dello stile sexy e feticista; successivamente Seditionaries (“Sedizionari”) e, infine, World’s End (“La fine del mondo”), rimasto fino ad oggi e conosciuto per la celebre insegna con l’orologio che gira al contrario.

(2) – Raffaele Alberto Ventura, Teoria della classe disagiata, minimum fax, Roma 2017, pp. 262, “ Raffaele Alberto Ventura, Teoria della classe disagiata, minimum fax, Roma 2017, pp. 262. “Ventura racconta anche, in maniera affascinante, come il doppio gioco rappresentato dall’esplosione del punk rock riveli come il mercato sia riuscito ad essere anche anti-mercato, e come il grande capitale riesca a possedere anche chi è contro il grande capitale stesso, come funziona ormai abitualmente tra grandi major ed etichette cosiddette indie, indipendenti: “Capitalismo e anti-capitalismo sono stretti in un abbraccio irrisolvibile” (dalla scheda del libro).

(3) – I Ramones sono stati un gruppo musicale punk rock statunitense formatosi a Forest Hills, nel Queens (New York), intorno al marzo 1974. Il gruppo fu fra i fondatori del movimento punk rock newyorkese e uno dei più influenti gruppi del genere

(4) – Theodor W. Adorno, Über den Fetischcharakter in der Musik und die Regression des Hörens, in Die Zeitschrift für Sozialforschung, 1938, pp. 321–355

 

[Punk rock: energie distruttive e provocazioni violente (seconda parte) – Fine]

1 Comment

1 Comments

  1. Sandro Russo

    8 Aprile 2023 at 14:04

    Due note acide, dopo aver ultimato con grande fatica la trascrizione della presentazione di Alessandro Alfieri (immagino che lui, da musicista, abbia sofferto altrettanto, se non di più).
    Mi sembra che le performance di questi gruppi, segnatamente di quelli che non sanno suonare e neanche conoscono la musica, siano fenomeni estemporanei (non da tramandare ai posteri) che vivono nel “qui e ora”, nell’attimo in cui la confusione e il rumore ottundono i sensi del loro (strafatti) ascoltatori.
    Un secondo punto che non ho potuto fare a meno di notare, è che le orecchie e l’intelligenza del povero Adorno furono preservati da simili eccessi. Il suo “severo giudizio” (nel finale dell’articolo) è in un saggio del 1939, prima che questi ragazzi nascessero, quindi averlo citato è un classico lapsus freudiano del buon Alfieri, che ha un bel dire di voler analizzare il fenomeno punk dal punto di vista sociologico. In questo punto si è tradito!

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