di Amelia Ciarnella
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Per alcune persone le vacanze all’estero sono diventate una vera e propria fissazione. Se non le fanno all’estero, pare gli manchi qualcosa, come fosse un “alimento” indispensabile per poter vivere. Raramente se ne privano.
Ho due amiche romane che sono proprio “malate” di vacanze all’estero. Ogni anno già dall’inizio della primavera cominciano a programmare il nuovo viaggio, con tutto l’itinerario completo da fare, esplorare e godere: Paese, luogo da visitare, albergo dove sostare, dormire e mangiare. Tutto prenotato e preparato molto tempo prima.
Ogni anno si recano in un Paese diverso e sebbene a volte ne tornino con piccoli disturbi di salute, pure non si arrendono mai e continuano a viaggiare.
Così facendo hanno visitato moltissimi Paesi anche molto lontani come quelli dell’Africa, l’Australia e Dubai, territorio arabo pieno di petrolio e grandi ricchezze, ma anche di regole da rispettare. In particolare le donne non possono esagerare con scollature, minigonne e grandi effusioni di abbracci e baci in pubblico. Pena la galera anche per i vacanzieri! Poi c’è l’Egitto con la valle dei Re: necropoli dove sono sepolti i Faraoni, compreso Tutankhamon il più importante di tutti, salito al trono a nove anni e morto a diciotto. Tomba che per poterla raggiungere si deve attraversare un tunnel basso e stretto, in fila indiana, quasi piegati in due (poco consigliato ai claustrofobici). In questi posti sotterranei si possono trovare climi pesanti e umidi con aria difficile da respirare. Ed è proprio là che a volte si rischia di prendere qualche malanno. Ma la curiosità è talmente grande da superare ogni timore e si va avanti lo stesso per vedere, scoprire e sapere tutto fino in fondo.
Alcuni anni fa queste mie amiche si recarono in America. L’organizzatore guidò i gitanti in una foresta che costeggiava un fiume dove c’erano infiniti alberi con cartelli che indicavano la strada da seguire sia in entrata che in uscita. I cartelli si dovevano assolutamente rispettare. Nessuno doveva distrarsi o allontanarsi, per non rischiare di perdersi. La foresta era molto vasta e stracolma di alberi alti e folti sui quali erano stati affissi anche altri cartelli dove c’era scritto che la foresta era piena di serpenti velenosi per cui chi voleva rimanere sano e al sicuro non si doveva isolare e distanziare dal gruppo: “turista informato mezzo salvato!”.
Ma pericoli a parte, forse perché l’ignoto e l’avventura attirano molto di più, fatto sta che, sebbene le mie amiche siano italianissime, sono più curiose di conoscere l’estero che la nostra bella Italia.
Ovviamente sanno benissimo che ho idee opposte alle loro, ma ci vogliamo bene lo stesso. Per me le città italiane piene di storia sono più importanti e significative di ogni altra. Le splendide spiagge disseminate ovunque davanti a tutte quelle regioni che costeggiano il mare. Le spettacolari colline in cima alle quali sorgono a volte alcuni caratteristici paesini, in uno dei quali, Campodimele (Latina), pare vivano le persone più longeve d’Italia. Sarà forse che di lassù, specie d’estate, oltre al magnifico panorama, si respira un’aria fresca e salubre che farà vivere più a lungo!
La nostra Italia non la cambierei con nessun’altra nazione al mondo, perché bellissima! E sono in molti quelli che ce la invidiano. Non per nulla è stata definita “Il Giardino d’Europa” per la sua posizione geografica che permette la coltivazione di qualunque pianta e fiore di ogni tipo. In più, basta spostarsi sulla Riviera Ligure, detta anche Riviera dei Fiori, con il suo clima temperato e mite, dove l’inverno sembra sempre primavera e i fiori sono in continua fioritura. Quello, secondo me, sarebbe proprio il posto ideale dove abitare e vivere.
E ancora, dall’altra parte d’Italia c’è “quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, fra due catene non interrotte di monti..!”.
E chi non lo ricorda, l’incipit del romanzo del Manzoni. Così bello e descrittivo. Che mentre lo ricordi e lo reciti dentro di te ti sembra di vedere come in un sogno l’intera zona, compreso il lago, anche se non lo hai mai visto.
L’Italia è piena di luoghi fantastici come la laguna veneta, la costiera amalfitana, l’insuperabile Sicilia con il suo “Comandante Etna” che, brontolando di continuo, domina e controlla tutta la vallata e se qualcosa non gli va giù esplode e distrugge tutto ciò che incontra sul suo percorso: alberi, boschi, casolari e ville di qualunque persona anche “importante”. Lui non guarda in faccia nessuno! Poi, quando arriva a Catania, si “tuffa” in mare, si rinfresca, gli passano i “fumi” e si calma.
La nostra Italia è meravigliosa in ogni suo angolo! Basterebbe soltanto conoscerla tutta, nei minimi particolari, scegliere il posto che piace di più e trascorrere là, le proprie vacanze. All’estero si dovrebbe andare soltanto per motivi di lavoro, oppure per imparare le lingue, poiché le lingue si imparano bene soltanto sul posto.
L’unico consiglio che io darei è sempre quello di vaccinarsi prima di partire, poiché la prudenza non è mai troppa.