Rosanna Conte
Come negli anni precedenti, il CeSDIP-APS, Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane-Associazione di promozione sociale, sta svolgendo la sua attività di divulgazione e formazione presso l’Istituto Tecnico Turistico “Filangieri” di Ponza, che è iniziata già nel 2018, anno della sua istituzione, con il coinvolgimento dei ragazzi nelle mostre e nei convegni che ha organizzato, e che già dallo scorso anno si è ampliata toccando anche argomenti non storici. A ottobre gli alunni di quinta avevano già seguito lezioni sul confino politico ed insieme alla terza e alla quarta avevano percorso le strade della colonia confinaria di Ponza come momento di riflessione collegata alla mostra Il treno dei mille. Non vi abbiamo dimenticati, allestita a scuola. Venerdì, il discorso è stato ripreso. Hanno avuto la possibilità di ripercorrere la mostra tenuta in concomitanza col convegno A cent’anni dalla Marcia su Roma: una riflessione tra fascismo e antifascismo e attraverso le parole dei confinati, riportate nei singoli pannelli, hanno approfondito il tema della violenza e dell’uso che ne fece il fascismo anche nell’ambito di una misura amministrativa e non penale quale era dichiato il confino politico.
Ieri mattina, sabato, la terza e la quarta hanno ripercorso, in un’abile lezione tenuta da Assunta Conte, la storia della nostra isola dal XVI secolo fino alla colonizzazione avvenuta nel XVIII secolo attraverso lo scorrere di slide che riportavano piante della nostra isola e disegni dell’epoca.
Alle 11,30 tutta la scuola ha partecipato all’incontro su “Gli stili di vita” condotto da Silverio Guarino, ematologo impegnato in azioni di volontariato e socio del CeSDIP-APS. Si è parlato di cosa fare per una vita sana in cui il connubio mente-corpo possa svilupparsi e convivere armoniosamente. Una discussione su come vivono i ragazzi quotidianamente, dalle modalità di alimentarsi, al sonno, all’attività fisica, alle amicizie, allo studio alla capacità di avere un hobby e così via.
Indubbiamente il tema ha suscitato interesse negli alunni che di certo rifletteranno nel rispondere al questionario che dovranno compilare a casa e sul quale si discuterà in un altro incontro stabilito fra un mese quando saranno loro a parlare, più del dottor Guarino.
Queste attività sono solo una parte di quelle previste per questo anno scolastico 2022-2023 e costituiscono un aspetto molto importante della funzione che il Centro Studi e Documentazione isole Ponziane-APS svolge sull’isola. Ricordiamo che organizza anche mostre foto-documentarie e convegni sulla storia delle nostre comunità isolane invitando sempre personalità accademiche o comunque specializzate che possano ricostruire il contesto storico generale aggiornato in cui inserire le nostre vicende locali.
Il suo operato, che si sviluppa partendo dalla ricerca negli archivi, ha consentito di entrare in partenariato con l’ANPPIA, Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, nella gestione dell’Archivio Storico Comunale che necessita assolutamente di un intervento di recupero. Un impegno importante perché l’inaccessibilità a questa parte del patrimonio ponzese danneggia la ricerca e gli studi su Ponza e si spera che l’Amministrazione comunale acceleri al più presto i lavori in atto nei cameroni per consentire, tramite una società archivistica specializzata, già da tempo individuata, lo spostamento dei documenti in un ambiente in cui si possa cominciare a sistemarli dopo averli adeguatamente spolverizzati. Un lavoro specialistico che non può essere affidato a semplici volontari e che una volta terminato consentirà a tutti gli studiosi di consultare i documenti secondo le regole previste per l’accesso agli archivi. E non sono pochi gli storici che da tempo aspettano di poter accedere alla documentazione che permette la ricostruzione di molta parte della storia dell’ultimo secolo e mezzo della nostra isola. Ma ancora di più penso ai ragazzi che, accostandosi alle fonti della loro storia, potrebbero acquisire la consapevolezza di esserne parte. Aprire al pubblico l’archivio storico comunale, dopo averlo recuperato e messo al sicuro, al di là della grande valenza culturale, sarebbe una grande conquista per l’isola che avrebbe modo di impadronirsi della memoria della propria comunità.
silverio lamonica1
26 Febbraio 2023 at 10:39
Plaudo a queste iniziative nella scuola di Ponza e, spero, che ce ne siano altre a tutti i livelli e gradi.
Per quanto riguarda l’archivio comunale, ritengo che la situazione sia davvero drammatica. Temo, purtroppo, che i documenti della seconda metà dell’Ottocento (quelli precedenti furono incendiati dai galeotti liberati da Pisacane) siano ormai ridotti in polvere. Dico ciò con cognizione di causa, in base ad una amara esperienza fatta ben dieci anni fa. Nell’aprire il plico contenente alcuni documenti della seconda metà dell’Ottocento …..
Per saperne di più, prego il lettore di aprire questo file https://www.ponzaracconta.it/2013/07/12/topi-darchivio/
Rosanna Conte
26 Febbraio 2023 at 13:51
Sappiamo come siano delicati i documenti di archivio quando sono stati già sistemati e curati, figuriamoci quando giacciono in abbandono da decenni. E’ per questo che solo gli esperti del settore possono metterci mano e l’Amministrazione ha promesso di affidare ad una società di archvisti la raccolta dei documenti, la spolverizzazione – che si effettua con un macchinario specifico- e la prima sistemazione in scaffalatura. Non sappiamo quanto del nostro patrimonio sia andato perduto e quanto potrebbe perdersene ancora se non verranno rispettate le regole. Speriamo che si concludano presto i lavori nel camerone Siberia dove i documenti potrebbero essere sistemati provvisoriamente nella prima fase d’intervento degli archivisti.