di Rosanna Conte
Domenica ci saranno le primarie Pd aperte ai cittadini che non siano necessariamente iscritti al partito, ma che guardano ad esso come possibile referente politico.
Bisogna scegliere il Segretario, cioè la persona che darà la direzione verso cui incamminarsi e le modalità operative che possono aprire a un nuovo rapporto con i cittadini. Già, perché il Pd viene da anni di perdita di voti e da anni di perdita della bussola che avrebbe dovuto indicare una direzione sicura. Sottolineare che il Pd è un partito più di centro che di sinistra è importante per gli esiti successivi. Tuttavia chi domenica andrà a votare, potrà dire la sua su come vorrebbe un partito di opposizione a questa destra.
Domenica anche a Ponza ci sarà il gazebo delle primarie. Sarà collocato a Sant’Antonio e chi vorrà potrà recarvisi dalle 8.00 alle 20.00 con la tessera elettorale, un documento di identità e 2 € .
Considerato l’esito delle recentissime regionali e considerate le riflessioni emerse su Ponza Racconta, non credo che, per modo di dire, ci sia folla. A Ventotene è nato di recente un circolo locale e forse lì ci sarà un po’ di gente, ma a Ponza non esiste nessun riferimento al partito ed è molto probabile che la votazione vada deserta.
Tra il disinteresse generale e la mancanza di comunicazione credo che informare possa essere pur sempre utile. Ci sarà da scegliere fra Stefano Bonaccini, pienamente inserito nell’establishment del partito, e Elly Schlein, esterna, che proviene dai movimenti. Il primo ha già incassato nei circoli territoriali un ampio sostegno da parte degli iscritti, ma se il PD vuole allargare la sua base elettorale deve relazionarsi anche con le idee di chi, non essendo iscritto, sarebbe disposto a votarlo. Per cui andare a votare per le primarie può essere un primo passo per dare un minimo di contributo alla direzione di un partito che potrebbe corrispondere alle proprie aspettative, un atto di volontà per coloro che non votano perché non trovano al di fuori della destra o del centro-destra un partito di riferimento.
Non so se queste primarie possano migliorare il Pd nel senso che possano esprimere valori chiari, definiti e non imbastarditi, siano essi di centro o di centro-sinistra (non credo che potrà esprimere i valori di una sinistra pura). Si spera che possa recuperare una linea di opposizione valida per far funzionare la nostra democrazia che con i livelli di astensionismo attuali rischia molto.
Paolo Iannuccelli
25 Febbraio 2023 at 06:27
Le primarie di domenica rappresentano un momento di fondamentale importanza per il Partito Democratico. Si affrontano Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, due candidati dalle storie diverse ma provenienti dalla stessa regione – Emilia – dove la qualità della vita è, a mio avviso, la migliore in Europa. Ho letto con interesse l’intervento sul sito di Rosanna, sicuramente preparata in politica. La sua analisi è condivisibile, molti uomini di sinistra si sentono smarriti davanti a notevoli insuccessi elettorali ed eterne divisioni, conflittualità esagerata tra le correnti, anche a Ponza i risultati elettorali recenti lo hanno dimostrato. Il Partito Democratico non ha sull’isola una sede e nemmeno un segretario politico. Perché si sono persi milioni di voti? Il partito e i pochi militanti rimasti non sono stati in grado di seguire con partecipazione attiva ed attenzione le giuste lotte del proletariato, degli studenti e di tante categorie disagiate, deboli e oppresse. E’ mancata da parte del PD la presenza costante sui territori, a stretto contatto con tutti. Il Partito Democratico riunisce diverse anime: comunista, cattolico-sociale, socialista, ecologista (in piccola parte). Mi farebbe piacere vedere uomini e donne ispirati da alti valori impegnati nella difesa dei più deboli, persone che mettono le competenze al centro della loro esistenza. Persone inserite nella società, capaci di coglierne i bisogni e trasformarli in progetti innovativi. Tutti insieme si può fare la differenza in una società confusa e smarrita da crisi e guerre, facendo tesoro dell’esperienza e della storia che può fornire insegnamenti interessanti. Guardiamo avanti ma non dimentichiamoci di un glorioso passato, di conquiste a favore della classe lavoratrice, di un’Italia trasformata in meglio da lotte che hanno garantito equità, diritti civili e sviluppo economico. Ora è stato tutto cancellato in un mondo dove prevale il precariato, lo sfruttamento e l’individualismo sfrenato.
vincenzo
25 Febbraio 2023 at 09:24
Caro Paolo, il PD è un partito liberista non c’entra niente con i proletari, i lavoratori, i disoccupati ecc.
Nessuna di queste classi sociali può credere nella farsa delle primarie, come forma democratica per contribuire al cambiamento di un partito di carta non certo di lotta.