di Silverio Tomao
Cari Amici di Ponza Racconta, pur essendo un lettore poco assiduo di Ponza Racconta (ed ancor di più un episodico autore), tuttavia mi piace ogni tanto collegarmi, sia per avere aggiornamenti sulla vita dell’isola sia per leggere i numerosi e disparati contributi editoriali che vengono proposti, spesso interessanti a tal punto da indurmi a fare degli approfondimenti sul web ed in libreria (Grazie Sandro per il suggerimento “ La lezione del grande vecchio” oppure per il contributo di Paolo Rumiz “ La montagna è vita e sogno” , grazie soprattutto perché le tue numerose proposte provengono quasi sempre da un quotidiano che per scelta non leggo più da oltre 10 anni). Negli ultimi giorni ho seguito con interesse le discussioni ed i pareri, condivisi e discordanti, su alcuni topics del momento (ad es. guerra in Ucraina e derivati….), oltre alle sempre utili segnalazioni su argomenti più correlati alla dimensione locale dell’isola (vedi presentazione dell’ennesimo ottimo libro di Emilio Iodice ). Temevo che si sarebbe discusso ad oltranza sugli splendori e miserie del Festival di Sanremo ma, almeno fino ad adesso, ciò non si è verificato. Ulteriore nota di merito di Ponza Racconta.
Tuttavia, e devo dire che un po’ mi dispiace, sono rimasto sconcertato per la completa assenza di notizie e commenti sull’esito delle elezioni regionali. Sembrerebbe quasi che Ponza sia un’isola campana (politicamente) e non un comune della Regione Lazio. Le elezioni per il rinnovo amministrativo di una Regione comportano per un quinquennio provvedimenti, atti ed indirizzi politici che impattano fortemente sulla realtà politica, economica, culturale e socio economica dei territori amministrati. Trasporti, Sanità, Edilizia, Concessioni balneari e demaniali, Turismo , Ambiente, etc…sono i temi sui quali le isole Pontine si confrontano da sempre, troppo spesso con esiti sfavorevoli, con la Regione Lazio. Mi meraviglio pertanto di questo silenzio su Ponza Racconta, silenzio che trovo sconcertante, discutibile e non attento verso i lettori.
Mi ha molto colpito il dato delle preferenze accordate dai cittadini ponzesi ai 2 grandi schieramenti. La lista di Centro Destra (Rocca Presidente ha ottenuto a Ponza un consenso molto più elevato rispetto alla media della Provincia e della Regione: 82,02% (Ponza) vs. il 67,51% (Prov) ed il 53,88% (Regione). Solo il Comune di San Felice Circeo ha espresso un risultato migliore (84,79%).
La lista di Sinistra (D’Amato Presidente) ha ottenuto a Ponza un consenso ridicolo rispetto alla media della Provincia e della Regione: 7.9 % (Ponza) vs. il 22,70% (Prov) ed il 33,50% (Regione).
Nell’isola di Ventotene i risultati elettorali sono stati ben diversi, abbastanza in linea con quelli complessivi della Provincia e della Regione.
Ma c’è di più: il consenso del 7,9% espresso a Ponza per le liste a sostegno di D’Amato è in assoluto il più basso tra tutti i comuni della Provincia di Latina. Ed è l’unico inferiore alla soglia simbolica del 10%. Vi segnalo che la lista di Donatella Bianchi ha ottenuto a Ponza un consenso presso che identico a quello raggiunto a livello Regionale.
Io credo che questi dati siano tali da meritare un commento ed un confronto di idee, soprattutto alla luce delle scelte che il nuovo Consiglio Regionale andrà ad adottare nei prossimi anni e delle attese dei cittadini di Ponza .
Ma anche per capire il perché di un risultato elettorale così distante da quanto invece si è verificato negli altri comuni della medesima Provincia e nella amica/rivale isola di Ventotene.
E credo che sia proprio Ponza Racconta a doversi far carico di un’iniziativa di discussione in merito a quanto da me espresso, con maggior priorità rispetto al Riecco il titanic.
Per chiarezza: io non ho votato a Roma in quanto ho contratto l’influenza australiana, in una forma molto severa, che mi blocca a casa da ben 7 giorni. Tuttavia, a scanso di equivoci, ci tengo a precisare di non essere assolutamente insoddisfatto per l’esito elettorale, tutt’altro, per motivi che qui sarebbe troppo lungo commentare.
Silverio Tomeo
17 Febbraio 2023 at 07:19
Forse bisognerebbe guardare dritti il volto di Medusa senza lasciarsi pietrificare, ascoltare il canto delle Sirene senza lasciarsene ammaliare. Intesi come i volti demoniaci del potere. Deculturalizzazione di massa, atomizzazione e disgregazione sociale, individualismo neoliberale, subalternità culturale alla destra più razzista, populismi senza popolo, disvalori legati al culto del denaro e dello status sociale, ormai dilagano. Sull’isola, a quanto pare, in maniera eccessiva e scoraggiante. Ognuno si prenda le sue responsabilità, nel suo piccolo, nel proprio dello stile di vita. Ci si chieda come ricostruire una comunità solidale, orgogliosa, resistente ai miti più volgari del moderno e della sua crisi. È stata definita permacrisis la crisi permanente aggravata e sovradeterminata dal COVID e poi da una guerra nel cuore dell’Europa diventata già guerra globale per procura tra potenze nucleari ed economiche. Crisi della politica, della democrazia, della soggettività riformatrice e progressista, questo è il paesaggio di macerie che dilaga.
Silverio Tomeo
vincenzo
17 Febbraio 2023 at 13:46
Oggi dal dentista una signora si lamentava. Dei professori che non invogliavano i ragazzi a restare sull’isola, ad iscriversi all’Istituto Turistico. Si chiedeva: “Ma se una famiglia non può seguire il figlio in continente che fa?”. Un’altra signora suggeriva alla prima: “Ma ci sono le case famiglia, i collegi”. Certo ci sono soluzioni ma sono costose. “Mio marito prende 1200 euro al mese e abbiamo avuto bollette della luce di 500 euro. Non possiamo permetterci di mandarli fuori i nostri figli e poi, se nessuno si inscrive al Turistico che facciamo? Chiudiamo anche quella scuola?”
La stessa signora poi ha parlato dell’oculista che non c’è sul Poliambulatorio: “Possiamo portare i nostri vecchi a Formia a fare una visita specialistica.” Un’altra signora: “Se per questo non c’è neanche un pediatra, non si può fare una radiografia”. Una signora entrata da poco dice: “D’accordo manca tutto, hanno lasciato un comune disastrato, non hanno mai fatto niente sul Comune, ma questi sono arrivati da poco, lasciamoli lavorare, poi giudichiamo!”
Siccome il dentista era in ritardo sulla tabella degli appuntamenti presi, la saletta d’aspetto si è riempita e la discussione si è arricchita di pareri diversi ma che sintetizzandoli dicevano: “A Ponza i residenti sono sempre di meno: e meno siamo, meno contiamo”.
Che si resta a fare d’inverno a Ponza?
Uscito dal dentista sono andato da Ricciolino a comprare una rivista.
Ricciolino quest’anno ha riaperto la sua edicola ma nessuno se n’è accorto. Ricciolino ha acquistato una nuova edicola, più spaziosa, ma resta deserta. Per sua fortuna Ricciolino ha l’altro mestiere che rimane una certezza.
Dobbiamo ringraziare il proprietario del bar Tripoli che sta aperto tutta la settimana rinunciando anche alla sua giornata libera. C’è una Pizzeria in piazza e poi Il Bar e il Pub su a Le Forna, continuano a resistere.
Chi pensa ai residenti. Quale politica pensa ai residenti per incentivarli a restare in questo mortorio, per farla sentire programmaticamente protetta?
A Ponza hanno votato solo il 24,33%.
Se diciamo che la gente non crede più in questa democrazia qualcuno si scandalizza?
Ma di questo 24%, l’82% che si è recato alle urne ha votato centro destra.
Uomini di maggioranza e di opposizione portavano candidati di centro destra.
Ha vinto anche a Ponza il Partito della Meloni. Fratelli d’Italia portato dal consigliere delegato ai lavori pubblici Danilo D’Amico, dall’Assessore all’urbanistica Giuseppe Mazzella, dalla consigliera delegata al personale e contenziosi Maria Sandolo. Tiero candidato alla Regione di Fratelli d’Italia è stato l’unico a venire a fare promesse elettorali a Le Forna. Il Sindaco portava Lega. Non so chi della maggioranza portava Forza Italia ma sicuramente ne conosco qualcuno della minoranza.
Che riflessioni possiamo fare?
Che la nostra Amministrazione comunale adesso ha la Regione Lazio con un presidente amico e dei candidati votati ed eletti e il Governo amico.
Il Comune di Ponza non dovrebbe essere aiutato nel portare avanti una politica per l’isola?