proposta da Sandro Romano
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Giorgio Gaber, “cantautore non allineato”, per la sua singolarissima ironia che spesso e volentieri, sfociava in un sarcasmo imbarazzante non solo per chi era preso chiaramente di mira (in alcuni casi faceva il nome delle sue “vittime”), ma anche per chi proponeva i suoi spettacoli. Gaber fu sistematicamente censurato ed emarginato dalla tv, tanto che scelse di-/fu costretto a- lasciarla definitivamente, per il teatro.
Con il brano “Il Conformista” Gaber raggiunge l’apice del dileggio verso una classe politica da lui profondamente disprezzata perché considerata opportunista e colma di contraddizioni.
Fin dall’inizio della canzone, l’autore descrive con una pungente satira lo squallido personaggio del voltagabbana opportunista che non si fa scrupolo a cambiare casacca politica, pensiero ed azioni pur di raggiungere i suoi obiettivi, sfruttando a suo favore il pensiero del momento.
Ma il messaggio di Gaber in conclusione si fa ancora più critico di quanto possa sembrare in un primo momento. Infatti tutto fila liscio fino alla fine del brano quando, in poche parole, lascia intendere che il vero problema non è tanto il singolo intrallazzatore ‘conformista’, ma il contesto sociale in cui si muove. Insomma il conformista, opportunista per mestiere e convenienza, “oramai somiglia molto a tutti noi”, come dire che ad adeguarsi ai tempi, per ottenere di più e meglio, non è solo l’idea del singolo, ma soprattutto l’aspirazione della massa guidata dai suoi discutibili ideali.
Pertanto, sono le stesse ideologie politiche ad essersi “opportunamente conformate” alla storia corrente. Con esse tutti noi: “Uomini nuovi” con ideali nuovi dove tutto è allineato al pensiero dominante che soffoca le diversità, elimina il confronto ed annienta la ricchezza del pensiero libero.
Una brutta storia magicamente prevista e cantata oltre venti anni fa da Giorgio Gaber (1939-2003). Da ascoltare con attenzione fino alla fine per coglierne ogni sfumatura e previsione.
Il Conformista – Album “Gaber 96/97” – Autore Giorgio Gaber. Caricato da “Fondazione Gaber” (2019); registrato al Teatro di Cesena nel 1996.
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