di Sandro Vitiello
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Scrivere di Agostino Straulino significa ricordare la grande storia della vela italiana.
E’ stato il più grande sulle barche a vela ed è stato un grande anche come ammiraglio della Marina Militare italiana.
Di lui si ricordano le vittoriose medaglie alle olimpiadi e i successi nei campionati del mondo nella classe Star.
E’ stato per circa un anno – tra il 64 e il 65 – comandante della nave scuola Amerigo Vespucci ed è passata alla storia l’uscita a vele spiegate della nave dal porto di Taranto attraverso il canale navigabile.
Meno nota è l’analoga impresa ad Helsinki quando, nel 65, arrivò in visita con la più bella nave italiana nella capitale finlandese.
Era un ospite illustre perché in quelle acque nel ’52 aveva vinto una medaglia olimpica. I giornalisti lo ricordavano bene e gli dedicarono la dovuta attenzione. Al termine di un incontro con la stampa ebbe a dichiarare che avrebbe ripetuto l’impresa di Taranto, uscire dal porto solo con l’ausilio delle vele spiegate.
Chi conosceva e capiva qualcosa di navigazione a vela considerò quella affermazione come una boutade che non avrebbe avuto seguito.
Il porto di Helsinki era complicato da muoversi senza l’ausilio, per una nave così grande, dei motori o anche dei rimorchiatori d’appoggio.
Sta di fatto che la mattina dell’evento un numero enorme di persone era presente nell’area del porto per osservare l’impresa. Le autorità portuali, a scanso di problemi, avevano predisposto la presenza discreta di due rimorchiatori. I giornalisti c’erano tutti.
Ovviamente l’equipaggio dell’Amerigo Vespucci era tutto presente ai posti di manovra e sul ponte di comando qualche preoccupazione serpeggiava tra i collaboratori dell’ammiraglio.
Eppure lui seppe aspettare il momento giusto e la nave, come guidata da una forza superiore, uscì dal porto a vele alzate senza avere nessun problema.
L’uomo che aveva vinto la medaglia d’oro alle olimpiadi del 52 nelle acque finlandesi aveva dato ancora una volta una grande lezione di maestria e di passione per il mare.
Straulino è morto nel 2004 che aveva più di 90 anni. Le sue spoglie sono tornate nell’isola di Lussino, in Croazia, dove era nato.
Imparò da bambino ad andare in barca a vela; gli era necessario per andare a scuola.
Di sé disse: «Sulla mia isola sono venuto al mondo e cresciuto. Là ho capito il mare e il mare mi ha accolto tra i suoi abitanti. Là ho conosciuto il vento e l’ho fatto diventare mio amico».
La cronaca completa dell’impresa di Helsinki la trovate sul sito Sportmemory al link
1965. Agostino Straulino e l’impresa di Helsinki.