di Enzo Di Fazio
Viviamo un tempo di grandi difficoltà, un tempo dove se pensiamo al futuro l’atteggiamento istintivo della mente vede solo incertezze e negatività. E non sono solo gli anziani ad essere pessimisti, pur avendo vissuto e superato tempi bui e di privazioni, sono anche tanti i giovani disorientati, confusi, fragili, poco reattivi e incapaci di disegnarsi un futuro… anche perché il mondo politico non riesce a dare risposte ai loro interrogativi e alle loro aspirazioni .
Con una pandemia che, cambiandoci lo stile di vita, ci ha fatto capire quanti labili siano le certezze e con una guerra in corso nel cuore d’Europa che, insidiando la pace e la libertà, indebolisce tutti quei valori ad essi legati che parevano non poter essere più messi in discussione, non è facile sperare in un mondo migliore. Ma dobbiamo sforzarci di farlo, senza perdere la speranza di continuare a sognare
E la forza per trovare la capacità di superare le difficoltà del momento e credere in un futuro migliore ci può venire dalle innovazioni, dalle invenzioni, dalle idee che pur hanno la forza di venir fuori ed imporsi all’attenzione del mondo perché come insegna Einstein le crisi portano progressi e la creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura
Si sta svolgendo in questi giorni a Torino la Italian Tech Week, il più grande appuntamento italiano sulla tecnologia che riunisce le menti più brillanti della scena tech internazionale per parlare di innovazione e nuove tendenze
Ne parlo perchè ieri, comprando Repubblica, mi è stato consegnato il corposo supplemento IT (Italian Technology) che vi era allegato. Titolo accattivante “Il futuro migliora”, sottotitolo “Le storie, le idee e le tecnologie protagoniste della Italian Tech Week 2022”.
Mi ha colpito l’articolo di presentazione di Riccardo Luna “Ottimisti e razionali” per i messaggi positivi che trasmette senza nascondere le difficoltà di questo nostro tempo, dove la pandemia prima, e l’inflazione, la guerra e la crisi energetica che ne è derivata dopo, stanno tagliando le gambe alla speranza e ai sogni.
(cliccare sull’immagine per ingrandire)
Un passaggio dell’articolo
Giuliano Amato nel suo ultimo discorso di giudice della Corte Costituzionale ha detto, fra le altre cose, che lascia un mondo molto peggiore di nove anni fa. “Il mondo è cambiato non in meglio” ha detto.
E’ facile essere d’accordo con Giuliano Amato, ma in realtà quella affermazione non è esatta. Guarda alle cose che non vanno, che sono tante e rilevanti (in testa ci metterei la sottovalutazione degli effetti dei cambiamenti climatici per esempio). Ma se uno guarda invece i dati fondamentali nel lungo periodo, per molti versi il mondo continua a progredire. Penso all’aspettativa di vita, alla mortalità infantile, alla povertà assoluta, all’istruzione di base. Si tratta di passi avanti fondamentali resi possibili dalla scienza, dall’innovazione e dalla tecnologia.
e più avanti
Il mondo, da questo punto di vista sta molto meglio di prima. Dirlo non non vuol dire supportare l’affermazione “va tutto bene”, perché non va tutto bene: ma anche il contrario “va tutto male” non solo è falso, è dannoso. Pregiudica la nostra capacità di costruire un futuro migliore.
Consiglio di leggerlo sperando che provochi negli altri le stesse impressioni positive che ne ho tratto io.
Al di là delle esperienze tecnologiche e dei successi di tanti giovani eccellenti, di portata sicuramente eccezionale, è lo spirito di avventura e la volontà di scommettere sulle proprie idee e sulle proprie forze che possono fare la differenza in un mondo difficile come l’attuale.
Lo prova la testimonianza di Vittoria Zanetti, fondatrice e direttrice della catena di ristorazione Poke House, che racconta sul palco di Italian Tech Week difficoltà e riscossa della sua creazione durante il periodo della pandemia e che, in un breve video, propongo a corredo dell’articolo come esempio di riscatto e resilienza.
(cliccare sul link per accedere al video)
Tea Forte
30 Settembre 2022 at 14:08
Come non essere d’accordo con quanto affermato e sostenuto da Enzo Di Fazio. L’abbattimento, la voglia di non reagire, la delusione sono pronti ad aggredirci e a spegnere le nostre energie. Ma è proprio quando tutto va in salita, è proprio lì che “incomincia la vita”, parafrasando una nota canzone di Venditti. La storia ci insegna che, nei momenti di difficoltà, sono emerse le grandi forze e i grandi uomini che hanno permesso il recupero di valori solidi e veri. Vico parlava di “corsi e ricorsi” perché dalle vicende ripetute della storia si possa trarre insegnamento per agire meglio e correggere gli errori inevitabili alla finitezza del genere umano. E allora forza giovani, forza noi, forza tutti: il futuro lo scopriremo solo vivendo.