Defunti

A Le Forna ci ha lasciato Benedetto Aprea

di Sandro Vitiello

 

Questa mattina, poco prima dell’alba, se ne è andato, nella sua casa a Cala Caparra, Benedetto Aprea.
Per la mia famiglia era il “compare Benedetto”.

A Ponza siamo quasi tutti imparentati ma, se non bastasse, ci aggiungiamo pure i legami ulteriori tipo quello del padrino di battesimo o di cresima. Il compare Benedetto aveva cresimato mio fratello Silverio.

Aveva quasi 98 anni e da quando aveva preso il Covid l’anno scorso non si era più ripreso completamente.
La sua mente lucida, che andava a pescare nella memoria antica della nostra piccola comunità solo negli ultimi giorni si era annebbiata.
Perché Benedetto amava ricordare e aveva il piacere di raccontare.

Nei giorni successivi ai festeggiamenti dei cento anni di mio padre, nel 2011, c’è stato un via-vai di parenti ed amici che non avevano potuto essere presenti alla festa in piazza. Uno di questi pomeriggi eravamo intorno al tavolo in cortile insieme a lui e ad Ernesto Prudente che era ritornato volentieri a trovare mio padre.
Potete immaginare il piacere di ascoltare persone -mio padre, Ernesto e Benedetto- che avevano il piacere di raccontare storie antiche.

Di Benedetto aveva fatto un ritratto molto bello Giuseppe Mazzella nel 2017, con una lunga intervista su questo sito. Era ancora viva la moglie, Maria Vitiello.

Benedetto è stato oltre che un valente marinaio anche un appassionato custode delle tradizioni ponzesi per quanto riguarda l’agricoltura e soprattutto la coltivazione della vite. Testimone lasciato in buone mani al figlio Peppino.

A Peppino, a Rita e a tutta la sua famiglia il saluto mio personale e quello della redazione di Ponza Racconta.

I funerali ci saranno domani alle 16.30 nella chiesa di Le Forna.

 

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