di Francesco De Luca
Ho ricevuto in dono il libro ‘Fiori d’ Euphorbia’. Me lo ha regalato Silveria Aroma. Autrice di altri libri. Questo è una raccolta di poesie.
E’ difficile per me disquisire di poesia perché essa ha natura passionale. L’universo poetico nasce e cresce nell’intimo della persona. Ad esso ci si può avvicinare empaticamente, ossia, se c’è una corrispondenza di sentimenti.
La poesia però si esprime in versi, e questi sono parole e, combinate insieme, danno forma a concetti, ad immagini. A qualcosa cioè che è permeata da razionalità.
La critica letteraria si muove in questo ambito e, facendo relazioni, scoprendo riscontri, dà vita ad una valutazione letteraria.
A me questo processo è interdetto perché manco di strumenti critici. A me può fare da supporto soltanto l’empatia. Ed è quella che mi fa affermare che Silveria ha una verace vena poetica. E noi Ponzesi dovremmo essere fieri di avere fra di noi una poetessa. Anzi, lo siamo già.
Gli spunti poetici che ho individuato e che mi avvincono sono: la sua isola, la natura che prorompe da essa, la malinconia per la perdita, e la conseguente solitudine.
A conferma di ciò vi sottopongo una sua poesia (tratta dalla raccolta):
Scrivo
Sopravvivo
alle caramelle velenose che la vita
regala a caso nei giorni banali.
Rifuggo
il desiderio di cedere
alla sconfitta dolce che ci fa morti ancor vivi.
Conservo
il bello dei giorni e la luce di certe notti
in taccuini segreti e foto mai scattate.
Perdono
il mio essere umana,
venero la bellezza quando incombe,
ricordo d’essere null’altro che un petalo
viola che odora di mare
cielo che vola via,
e scrivo.
Come potete appurare
– Non c’è bisogno di conoscere il segreto mondo del poeta per capirla;
– Parla come tutti noi. Parla di noi isolani;
– Noi, figli dell’uomo, la sentiamo vicina, ne percepiamo il respiro.
Silveria Aroma non ha messaggi ‘sociali’ da propagandare, e nemmeno sentimenti di difficile distinzione, raffigura la vita nella sua complessità dolce e acidula, suadente e scabrosa. Dice di sé e di noi. Del mondo e della sua terra. Lo dice con delicatezza e determinazione.
Altre poesie proporrò in futuro, a dimostrazione che il poeta dice a noi quello che noi non sappiamo esprimere. Non per il gusto egoistico di esternare l’intimo bensì per indurci a guardarci dentro, e crescere.
Silveria Aroma coltiva un fiore. Il suo profumo ci circuisce e ci ammalia. Godiamocelo e ringraziamola del dono.
Maria Conte
16 Agosto 2022 at 21:10
Ho imparato a stimare e a voler bene, sino a diventarne amica, senza conoscerci, a questa giovane donna, attraverso le foto ed i suoi scritti su Ponzaracconta. Ho avuto il privilegio di avere in dono le sue poesie, che mi ha portato appena sono arrivata, una settimana fa. Amo già di mio la poesia più che la prosa: dà sensazioni e sentimenti immediati. I versi di Silveria hanno confermato in me questa convinzione: semplicità, passione, vitalità isolana, desiderio di appagamento naturale nella ricerca delle cose semplici eppure indispensabili, nostalgia di ciò che non possiamo più avere… ed altro ancora… danno al lettore un senso di malinconica e struggente pace. Leggere per credere.
All’amica poetessa, auguri e rallegramenti. Scrivi ancora, Silveria. Per te, per noi, per tutti. La BELLEZZA (arte, poesia, natura…) salverà il mondo.
Un abbraccio da Maria Conte