Amministrazione comunale

Alienazione aree relitte del patrimonio comunale e schede per il Pnrr

la Redazione

Ad inizio dell’appena trascorso mese di luglio in bella evidenza sul sito del Comune è stato pubblicato il seguente Avviso: richiesta alienazione area relitta appartenente al patrimonio comunale (vedi primo .pdf allegato). In sostanza i cittadini o le società interessate potevano fare richiesta, fino al 31 luglio, di acquistare aree relitte di proprietà pubblica.

Nonostante la stagione estiva, l’avviso ha suscitato interesse, ma anche parecchie perplessità e correlate domande. Tanto che siamo stati coinvolti con commenti e dubbi, giunti privatamente, che passiamo all’Amministrazione proponente l’Avviso, con l’auspicio di adeguati chiarimenti.

La prima osservazione riguarda il termine ‘aree relitte’, che tradotto starebbe per aree residuali, quindi presumibilmente non intere particelle, ma parti di particelle, ovvero spazi di piccole/piccolissime dimensioni. Tuttavia l’Avviso non definisce in alcun modo né una esatta definizione delle aree che si potrebbero acquistare, né la loro dimensione massima, e neppure se si tratta di aree relitte stradali (come in genere avviene in questi casi) o addirittura beni immobili o cosa altro. Una tale genericità ha fatto sorgere dubbi: qualsiasi bene comunale potrebbe con questa modalità essere acquistato da un privato o da una società?

Anche perché l’Avviso cita aree relitte eventualmente occupate, quindi non esiste neppure il vincolo di avere già in utilizzo l’area per chiederne l’acquisto, né tanto meno dover dimostrare che l’area da acquistare debba essere funzionale ad un’altra proprietà adiacente già posseduta.

A conferma dei dubbi c’è il fac-simile allegato all’Avviso che richiede l’indicazione di foglio e particella dell’area/e che si intende/intendono acquisire.
Diventa perciò ovvio ipotizzare che possano essere acquistate aree anche di una certa consistenza, quindi non residuali.
Come a dire che il Comune, con un banale Avviso e a trattativa privata potrebbe vendere il Semaforo della Guardia o l’area ex- Samip o parti di essa?

Ricordiamo a proposito del cosiddetto comparto 13 (l’area ex-Samip) che fu acquistato dal Comune di Ponza, agli inizi degli anni ’90, con un finanziamento della Regione Lazio, proprio per evitare che quella zona fosse oggetto di speculazione, magari da parte di soggetti non del tutto cristallini.  Tra l’altro la Regione nella delibera con cui concedeva il finanziamento pose anche dei vincoli nel suo utilizzo e nella cubatura realizzabile.

Altra perplessità. Il Comune preventivamente ha chiesto ai cittadini quali sono le aree di loro interesse per avviare un’azione conoscitiva sul territorio e poi intende predisporre una delibera di giunta per “l’approvazione dell’elenco aggiornato degli immobili non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali suscettibili di valorizzazione o alienazione …..”. Ma non dovrebbe essere il Comune a dover già conoscere quali sono i propri beni che eventualmente non sono essenziali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali?
E poi che succede? Il Comune prima vuole conosce chi siano gli eventuali acquirenti e poi stabilisce se l’area è vendibile o no, prezzo compreso?

Il proposto procedimento appare pertanto, come ci è stato fatto notare da più di una persona, piuttosto opaco. Viene perciò da chiedere: che fine hanno fatto alcuni principi cardine della Pubblica Amministrazione, trasparenza e imparzialità?

Terza perplessità. Perché la nuova Amministrazione a pochi giorni dal suo insediamento si è precipitata a pubblicare un avviso così particolare, quando la legge esiste dal 2008?
In sostanza qual è l’obiettivo vero di questo Avviso?


Secondo argomento su cui si chiedono chiarimenti

Con la delibera di giunta 141 del 30 luglio (vedi secondo .pdf allegato), sono state approvate le nuove schede per la richiesta dei finanziamenti del Pnrr che spettano a Ponza, pari ad un importo di euro 14.503.100,00 (quattordicimilioni e mezzo di euro, sono una gran bella cifra), tuttavia come siano state ripartite queste somme ai cittadini non è dato sapere.

Il sindaco Ferraiuolo nel suo saluto di fine mandato, a proposito del suddetto finanziamento, aveva genericamente fatto riferimento alla avvenuta presentazione di schede progettuali per l’efficientamento energetico (rifacimento della pubblica illuminazione di tutta l’isola), alla mobilità sostenibile e alla gestione del ciclo per lo smaltimento dei rifiuti. Senza che tuttavia la suddivisone degli importi tra questi tre macro-segmenti o altri elementi conoscitivi fossero esplicitati.

La nuova Amministrazione, che all’atto del suo insediamento ha dichiarato che tutto il suo operato sarà alla luce del sole e reso pubblico passo per passo, ha ritenuto di effettuare delle variazioni alle schede già presentate, ma dette nuove schede non sono allegate alla delibera di giunta, né alcun comunicato è stato predisposto.
Quindi poco si sapeva, ancor meno si sa adesso.

Trattandosi di cifre molto rilevanti che andranno ad impattare sulla vivibilità dell’isola negli anni a venire, ed essendo soldi pubblici, sarebbe più che auspicabile che le schede presentate dall’Amministrazione Ferraiuolo e le nuove modifiche fossero rese pubbliche, magari solo schematicamente.

Auspichiamo che le perplessità dei cittadini possano ottenere adeguate precisazioni.

 

Primo allegato .pdf: Alienazione aree relitte luglio 2022
Secondo allegato .pdfVERBALE DI DELIBERAZIONE 141. 30.07.2022.

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