Segnalate dalla Redazione
dall’edizione odierna de Il Messaggero una notizia cattiva e una buona.
La prima riguarda l’alta concentrazione di microplastiche rinvenute tra Gaeta, Ponza e il Circeo. Tra gli inquinanti le microfibre sintetiche derivanti unicamente dal lavaggio in lavatrice di tutti i tessuti sintetici, dai vestiti all’arredo della casa a tutto il resto di cui facciamo uso quotidiano.
Sull’argomento leggi anche Come è profondo il mare, pubblicato il 28 luglio 2017
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Microplastiche. Da “Il Messaggero” del 24 luglio 2022. pag. 39
La notizia buona è che su Ventotene ha cominciato a nidificare la berta minore, evento che viene considerato eccezionale visto che si tratta di una specie pelagica, come la berta maggiore, che deposita un solo uovo all’anno.
Sulle berte e i loro viaggi migratori leggi Il canto delle berte, articolo, corredato di un bel video, pubblicato il 15 settembre 2015
Il Messaggero. Domenica 24 luglio. Berta minore. pag. 38
La Redazione
25 Luglio 2022 at 07:14
Un bell’articolo dedicato alle Berte è stato pubblicato sul sito nell’agosto 2016, ripreso dalla rivista InNatura (n°4/2016):
https://www.ponzaracconta.it/2016/08/30/e-la-berta-volava-e-cantava-dalla-rivista-in-natura/
Le caratteristiche riportate, nell’articolo e dalle altre fonti consultate, fanno propendere per l’attribuzione alla specie Berta maggiore (Calonectris diomedea) la numerosa colonia presente a Ponza. Le berte le conoscono bene i pescatori, e anche gli abitué della pesca a totani (notturna, classicamente poco al largo della zona del faro della Guardia – Scarrupata). A Ponza sono conosciute come “i parlanti” per il caratteristico verso, simile al pianto di un bambino o al grugnito di un maiale (il verso è diverso tra il maschio e la femmina della specie).
Ma per tornare al punto, non abbiamo mai trovato un raffronto tra la Berta maggiore (Calonectris diomedea) e la Berta minore (Puffinus yeolkouan), di cui si fa menzione nell’articolo del Messaggero. Della prima Wikipedia riporta un’apertura alare di quasi un metro, mentre la Berta minore, in che cosa si differenzia precisamente dall’altra?
Giriamo la domanda ai nostri esperti.
Per il verso delle berte, guarda e ascolta qui:
https://www.ponzaracconta.it/2012/08/16/la-serata-del-10-agosto-per-il-faro-della-guardia-3-il-video-dapertura/
Gaia De Luca
25 Luglio 2022 at 08:51
Ringrazio Enzo per la segnalazione di questo articolo che, a sua volta, richiama altri articoli sulle berte. Mi è stato chiesto nell’occasione quali siano le differenze tra le due berte e quali delle due nidifica a Ponza. Rispondo volentieri.
La differenza tra le due specie oltre alla dimensione (la berta minore è più piccola come si evince dal nome) è nella colorazione del piumaggio. La berta minore ha un contrasto più evidente tra il ventre di colore bianco e il dorso molto scuro. La berta maggiore ha il dorso un po’ più chiaro di colore grigio. Anche il becco è differente: la berta maggiore ha il becco più massiccio di colore giallo mentre la minore ha il becco un po’ più snello di colore nero. In volo, sul mare queste differenze in realtà sono difficili da vedere, molto spesso la luce e il controluce fanno risultare tutto più scuro. Quindi per poterle riconoscere quando sono sul mare bisogna far affidamento su altri dettagli ovvero la modalità di volo. La berta maggiore ha un volo lento, battiti d’ala leggeri e ampi mentre la berta minore ha un volo molto più frenetico e veloce. Un’altra differenza è il canto, ognuna ha delle vocalizzazioni specifiche.
A Ponza, per il momento sono state viste e sentite solo le berte maggiori. La minore già da tempo si sapeva che era presente a Ventotene come anche a Palmarola e Zannone ma non si era mai riusciti a trovare un nido.
Biagio Vitiello
25 Luglio 2022 at 09:07
Per la mia esperienza diretta delle berte a Ponza, posso dire che questa scorsa primavera, di notte, alla Parata, non ho sentito alcun canto di berte. Cosa può significare?
Secondo il mio modesto parere le berte vengono cacciate e scacciate dai numerosissimi gabbiani, che in gruppo aggrediscono perfino il falco pellegrino. Dell’eccessiva presenza dei gabbiani e dei danni che arrecano, nessuno parla.
Gradiremmo qui a Ponza – dal Comune o anche attraverso il Sito – degli aggiornamenti periodici dei Progetti Lifeponderat (costi e risultati nei diversi campi di applicazione, inclusi quelli della protezione della fauna e della flora autoctone)
Sandro Romano
25 Luglio 2022 at 09:15
I successi di Ventotene in campo naturalistico non sono casuali e hanno un valore aggiunto perché nessuno dei veri artefici di questi importanti risultati, come ad esempio la schiusa delle uova di Caretta caretta sulla spiaggia di Cala Nave, se ne prende i meriti.
Certo è che a Ventotene c’è quella cultura naturalistica che a Ponza manca, quel modo di amare il proprio scoglio senza saccheggiarlo dei tesori naturali e delle eccellenze faunistiche.
La differenza c’è e si nota.
Saremo mai all’altezza della piccola Isola?