Usi e Costumi

Personaggi? No, grazie

di Francesco De Luca

 

In estate le pagine di Ponzaracconta ospitano ricordi di ponzesi in età e, in più, ricordi di  ponzesi in versione turistica giacché, risiedendo in continente, tengono fissa in mente l’immagine dell’isola della loro fanciullezza (anni ‘50 e ‘60).

In essi i luoghi sono ammantati dalla bellezza della rimembranza e le figure umane riportate nelle rievocazioni sono espresse a tinte forti, con comportamenti lustrati dal tempo passato e sentimenti nitidi e specchiati. Ponza figura come l’isola dalla vita semplice e lineare e i  Ponzesi come amabili ospiti dal sorriso schietto e cordiale. In altre parole Ponza appare una cartolina illustrata e i Ponzesi spiriti a tinte amabili, come figurine da album.

La verità era tutt’altro, e il ricordo edulcorato e mellifluo non penso che aiuti a prendere coscienza dello stato attuale della società isolana, della realtà geo-fisica dell’isola e della necessità di provvedere alla sua stabilità ecosistemica.

Non si ha bisogno di puntellarsi su personaggi, né si ha bisogno di evocare paradisi artificiali. La realtà era ed è più confusa, più contorta, più precaria. La gente è formata da persone, non da personaggi.

Dico questo affinché la visione dell’isola e della sua comunità sia realistica. L’estate non è la dimensione ‘unica’ in cui vive Ponza; il turismo non copre tutto l’anno; i rapporti economici non sono quelli dominanti nella comunità ponzese; gli scambi sociali non sono corredati sempre dal sorriso, anche perché non sono occasionali né fugaci.

Lasciarsi abbacinare dalla superficialità delle relazioni intessute nel periodo estivo, dalla loro asetticità è un errore da lasciare agli ospiti estivi. Possono essere compresi ma non condivisibili.

E’ più salutare, a mio avviso, fondarsi sulla permalosità dei compaesani, la loro diffidenza e arretratezza, perché queste qualità vanno educate e dunque impongono approcci guardinghi e avveduti.

A costo di apparire impopolare preferisco la scabrosità del mio vicino di casa alla falsa condiscendenza. Meglio rimanere rudi e autentici che permeabili e ambigui.

I personaggi appartengono alle ‘macchiette’, le persone alla realtà.

 

Ndr: l’immagine di copertina (Totò, tipica macchietta napoletana), scelta dalla Redazione, è presa dal web

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