di Luciana Figini
J-Hope è uno dei componenti della band coreana BTS, la più famosa band di K-pop (Korean Pop) al mondo e di cui avevo già ampiamente parlato in un mio articolo del 23 gennaio 2022 (Fenomeno BTS).
Quest’anno ha festeggiato il nono anno di attività con un album antologico che comprende i pezzi più famosi del passato e alcuni inediti.
Intanto diversi concerti si sono tenuti in Corea e negli Stati Uniti.
Inutile dire che i biglietti sono andati venduti immediatamente.
Subito dopo l’uscita dell’album ed i concerti i componenti del gruppo hanno annunciato che la band si sarebbe presa un periodo di riposo dopo nove anni di attività ininterrotta (anche durante il lockdown la band ha continuato a scrivere nuovi pezzi e a tenere continui concerti on line).
I fan ovviamente sono andati nel panico, ma subito sono stati rincuorati dalla notizia che, a breve, sarebbero usciti gli album “solisti” dei componenti dei BTS.
Anche se i BTS cantano e ballano insieme sul palco, ognuno di loro ha uno stile diverso.
Ci sono i tre rappers (rap line); RM, Suga e, appunto, J-Hope e ci sono i quattro vocalist (Jin, Jimin, V e Jungkook).
Pur avendo raggiunto il successo mondiale attraverso la fusione delle diverse abilità canore e di ballo, ognuno dei componenti ha una personalità propria molto forte.
J-Hope è un grande rapper ed un incredibile ballerino ed ha sempre avuto un carattere molto solare e amichevole, meritandosi il soprannome di “Sunshine” da parte degli altri componenti della band e da parte dei fan.
Nei video J-Hope sorride o ride quasi sempre, è sempre pronto a dare una mano e a portare una ventata di ottimismo nel gruppo.
Nei suoi video musicali questo tratto caratteriale è evidente.
Eccovene un esempio:
Ecco il motivo per cui molti fan (me compresa) sono rimasti colpiti dal brano “More” e dal video musicale che lo accompagna.
J-Hope sarà il primo tra i componenti dei BTS a debuttare con un album “solo” e “More” è il primo brano presentato al pubblico.
Il video presenta un’atmosfera un po’ inquietante e surreale ed inizia con una misteriosa scatola (l’album solo si chiama “Jack in the Box”) consegnata a J-Hope.
Il trucco dell’artista è simile a quello dei cantanti dark degli anni ottanta e subito capiamo che il caro e simpatico “Sunshine” qui non c’entra più nulla.
J-Hope ci mostra il suo lato più oscuro, un lato della sua personalità che è sempre esistito (soprattutto nei brani rap) ma che era stato un po’ messo da parte per fare spazio alla leggerezza.
La musica poi è una splendida combinazione di rock, grunge e hip hop.
Il ritmo ti cattura fin dal primo momento e non ti lascia fino alla fine.
Il brano “More” (“di più”) parla di quanto J-Hope sia arrivato lontano, ma anche di quanto voglia fare ancora (“di più”) per sviluppare e migliorare le sue capacità e per esprimersi compiutamente.
Il desiderio è anche quello di esplorare maggiormente il proprio lato oscuro e di produrre altra musica, più personale e interiore.
La nuova traccia ha immediatamente infiammato i social media e ha scatenato una frenesia su You Tube: il video ha avuto più di 10 milioni di visualizzazioni in pochi giorni dall’uscita.
Personalmente trovo che il video sia un piccolo capolavoro – mi ricorda certi video un po’ misteriosi degli anni ottanta come “The Riddle” di Nick Kershaw (dove la scatola era a forma di punto di domanda).
Il brano musicale è notevole (non scordiamoci che J-Hope è tra i principali produttori dei brani dei BTS) e l’introduzione di una parte rock e grunge è davvero piacevole e inaspettata.
Buon ascolto.