Editoriale

Epicrisi 380. Piccolo mondo frale

di Francesco De Luca

Questo ‘inizio’ preannuncia che si finirà per parlare di catastrofi, disfatte, di miserie naturali e umane. Questo perché il Sito, nella settimana, ha accolto articoli  preoccupati sull’andamento degli eventi che dicono di come il futuro, quello immediato e quello lontano, si preannunci pieno di brutte sorprese. Ponza non fa eccezione!
E invece no, la nostra isoletta sembra fuori dall’andamento generale. Appare sospesa, in attesa. Di cosa? In attesa che lo scorrere della vita isolana prenda la sua direzione. Sua dico, e non una direzione quale che sia.

Dico questo perché la nuova Amministrazione sembra che stia rodando una strategia operativa di nuova fattura. Benefica a mio avviso. Una strategia che cerca soluzioni insieme alla popolazione, con la quale sta avviando un dialogo schietto.
Benefica ho detto, perché tante volte ci si è lamentati su queste pagine aeree dello scollamento che si ingenerava non appena una compagine politica prendeva possesso del Comune. Una sorta di muro si instaurava. Chi steve ’a dinto e chi steve ’a fore.

L’estate è in pieno godimento e nulla deve guastare il suo procedere, ma non è sciocco prevedere che sarà un’estate dall’economia poco florida. Perché i motivi per lesinare vacanze, consumi e divertimenti ce ne sono in abbondanza, e il turismo isolano ne risentirà. Ma se l’autunno sarà dedicato a riflettere sul decorso estivo… forse… se ne trarranno benefici futuri. In termini di auto-valutazione, nel senso che si potranno auto-analizzare i comportamenti commerciali, e riuscire da noi a valutare l’offerta e il resoconto annuale.

E’ piccolo il nostro mondo ed è anche fragile. Epperciò è deleterio scambiarsi accuse, così come sentirsi esautorati da responsabilità.

Di responsabilità ce ne vuole sempre di più perché la sua influenza (personale, collettiva, universale) si è allargata a dismisura: niente e nessuno ne è esente. Con ciò voglio ribadire come anche la sfera ambientale (naturale) interagisca con l’operato umano.
Cosa comporta? Comporta che il mondo dipende da noi, dal nostro uso, dalle nostre intromissioni. Così come da noi dipende il futuro dell’isola.

Ormai Ponzaracconta ribadisce questi concetti in tutti i modi possibili.

Le informazioni spicciole le impone la cronaca:
Notizie dalla stampa online: podismo a Ponza e Parco del Circeo;
Addio a Settimio;
Correre con la SLA;
L’Elba, la Sardegna, Favignana, Ponza quattro mete per l’estate;

Sapore apporta la riflessione politica in generale:
Cosa ci attende?;
Dovrebbe andare tutto bene;
Il riscaldamento del nostro mare;
Il punto sulla pesca;

Di un certo tenore sono le considerazioni culturali:
La conferenza degli Animali;
Il Conformista, il film di Bertolucci con J.L. Trintignant;
Francesco Cordella, da Ponza al Campania Teatro Festival;
Il pesce e la pesca al tempo dei romani;
Le peschiere romane a Santa Marinella;
La Russia di Dido Sacchettoni;

Fra di esse, quelle letterarie:
Simenon in viaggio fra le nostre isole;
L’angolo di Lianella;
La posta dei lettori. I sogni di Laura Pagliai;
L’impegno di “Madrigale per Lucia”;
Ponza raccontata da Paolo (11). “U surecillo”;

Gli auspici mettono friccico:
Restauro … o sostituzione?
Tornerà attivo il molo Vespucci?
Ischia, l’isola in uno scrigno. Il nuovo numero de “Il Continente”;

Gli auguri  sono sempre bene accetti:
Salvatore Aprea o l’arte come forma di memoria;

E i ricordi ? Riscaldano il cuore :
Una canzone per la domenica;

Alcuni flash, per deturpare le visioni:
Un acquerello datato;
Un temporale mai visto;

La poesia, come gran finale:
Cose messe a capo, di Teresa Sansoni;

Una lettura varia quella che propone Ponzaracconta. Non banale, non piccata. Chi scrive spera che si susciti interesse nel lettore. Non conformismo.

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