di Maria Conte
Agli amici della Redazione, a quelli di Ponza, a tutta la mia isola auguri di ogni bene. Ricordatevi delle nostre tradizioni in occasione della grande festa dell’Ascensione, seconda Pasqua, domani.
Mettete oggi, in un catino, con non molta acqua, petali multicolori di rose, foglie e rametti delle nostre erbe profumate, aggiungete qualche spiga di grano, segno di abbondanza. Lasciate il tutto sino a domattina: dopo la vostra igiene personale, aspergetevi il viso con l’acqua profumata del catino, fatevi un segno di croce e recitate 3 Gloria Patri…
I nostri nonni, a Pasqua, conservavano un casatiello per questa solennità, chiamata appunto “seconda Pasqua”. Allora i casatielli, avvolti in un panno bianco di tela, resistevano a lungo al tempo: dava loro questa possibilità la sugna, ‘a ‘nzogna.., usata nella loro preparazione pasquale, e non con le contraffazioni odierne con olio, margarina, burro ecc.
Buona Ascensione.
Luisa Guarino
29 Maggio 2022 at 19:55
Da brava cugina… di mia cugina Maria, anche io seguo alcune tradizioni ponzesi cui sono particolarmente legata: e i fiori per l’Ascensione sono tra queste. Però mi piace cambiare e innovare: così tutti gli anni scelgo fiori e colori diversi. Ieri ad esempio nell’acqua messa in un catino blu che ricorda il mare, ho lasciato cadere solo ginestre (poche, quelle trovate nel centro di Latina) e soprattutto erbe profumate: nel caso specifico menta, finocchietto e lemongrass. Una composizione minimalista e bicromatica, profumatissima vi assicuro: il prossimo anno, se Dio vuole, penserò a una scelta diversa. Quello che conta è rinnovare con amore il gesto che è stato di mia nonna e di mia madre