Ricevuto in Redazione, inviato da Danilo D’Amico, responsabile della campagna elettorale
Ecco un sunto della presentazione della nostra lista “Cambiamo il Vento”.
Nella giornata del 24 maggio, presso il Ristorante da Ciro a Cala Caparra, il candidato sindaco Francesco Ambrosino ha presentato la lista “Cambiamo il Vento”.
Di fronte ad un’ampia platea, di ponzesi speranzosi e ottimisti verso questa bella squadra, abbiamo presentato non solo i candidati, ma anche il programma.
Ognuno dei candidati ha dato il suo contributo, dimostrando grinta, passione e competenza.
Franco Ambrosino, raccogliendo le domande di tutti, ha risposto ad ogni intervento dal pubblico con precisione e sincerità. Vasto è il programma e tutto è da ricostruire. Siamo all’anno zero per Ponza. Resta ovvio che i grandi progetti verranno portati avanti, ma la parola d’ordine di questa squadra è “concretezza”.
Abbiamo spiegato che è nostra intenzione concentrarci su obiettivi e programmi raggiungibili nel breve periodo. Senza raccontare bugie. Verità, anche se scomoda. I ponzesi hanno il diritto di sentirla.
L’isola di Ponza deve tornare ad essere pulita e ordinata. I cittadini ponzesi devono poter essere orgogliosi di vivere in questo territorio. L’isola ecologica, la raccolta differenziata e il decoro urbano sono le basi da cui partire.
I Lavori Pubblici saranno il veicolo che riporterà dignità ai cittadini. Rifacimento del manto stradale, illuminazione pubblica, allaccio alla rete fognaria e manutenzione degli edifici pubblici saranno le priorità assolute.
Su Acqua Latina, il candidato sindaco ha chiaramente esposto la nostra volontà a imporre il rispetto verso l’isola e i suoi abitanti. L’ente deve rispettare i protocolli firmati e sarà compito della futura amministrazione far sì che ciò avvenga. Ammodernamento del Depuratore del Giancos, già in pieno disservizio, e creazione di un altro depuratore per Le Forna. L’isola è una sola e tutte le sue zone devono essere coperte.
Sul Dissalatore è stata fatta chiarezza. La realizzazione del “provvisorio” a Cala dell’Acqua non inficerà in nessun modo sul lavoro degli operatori turistici di zona. Peccato per l’Ordinanza del Sindaco Ferraiuolo che chiude la cala fino al 18 giugno, con evidente danno economico per i suddetti operatori.
Si è ragionato poi sul “definitivo” e su dove installarlo. Non verranno coinvolte, in nessun modo, le cale a fruizione turistica. Il candidato sindaco Ambrosino ha poi assicurato che varrà, quando sarà il momento, convocata una conferenza di servizi e tutti i cittadini verranno coinvolti nelle scelte amministrative. Non è intenzione di questa squadra lavorare allo scuro della popolazione che dovrà rappresentare.
Si è ragionato sul PAI. Oltre ad aver ricordato chi fu ad aver permesso, in cambio di un finanziamento di 6,5 milioni di euro, la dichiarazione di pericolo per il 98% del periplo isolano, ci si è concentrati sulle future soluzioni. È nostra intenzione utilizzare tutti i canali politici di cui la squadra dispone per mitigare sempre più il PAI. Il nostro primo pensiero va ovviamente a Chiaia di Luna, per la quale il nostro avversario si arroga ingiustificatamente il merito della sua provvisoria apertura. Subito dopo non possiamo non pensare a Le Forna e a tutte le sue discese al mare. Lo sviluppo di Le Forna deve ripartire proprio dalla tutela della sua risorsa primaria: l’accessibilità alle Cale.
Molti altri sono stati gli interventi, dimostrando la chiara visione a 360° delle problematiche isolane e la loro soluzione.
Una serata piena anche di commozione. Toccante il ricordo dovuto ad un grande uomo che ci ha lasciato: Giosuè Coppa, il Cancelliere. Franco Ambrosino, visibilmente commosso, ha ricordato l’ex Vicesindaco in un lungo applauso della folla.
Abbiamo concluso la serata in un bellissimo momento di socialità e convivialità dando appuntamento a tutti per la giornata di domani. Alle ore 19.30, sul piazzale della chiesa si terrà il nostro secondo comizio pubblico.
In definitiva è stato l’inizio che ci aspettavamo. Tra i ponzesi c’è tanta voglia di cambiamento, rabbia per un passato amministrativo disastroso che stenta a scomparire, e fiducia in un futuro che si prospetta finalmente degno di questa popolazione, abituata a non aspettarsi nulla dai politici di sempre.