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Una foto racconta… (49). Finding Mike Vitiello (*)

di Sandro Russo

Da parte del sito c’è sempre stato molto interesse per gli emigrati ponzesi ovunque nel mondo. In questi anni abbiamo avuto contatti con numerose persone, soprattutto del continente americano, Nord e Sud America. Di prima, seconda o terza generazione, rispetto all’emigrazione. Abbiamo ospitato loro scritti, qualche volta le storie dei nonni o bisnonni che si mossero da Ponza in cerca di fortuna. Con alcuni di loro siamo diventati amici attraverso la corrispondenza.

Stavolta l’occasione è stata appunto una foto, inviata da Biagio Vitiello, di un suo lontano parente – Mike Vitiello -, che in questi giorni è stato in visita a Ponza.
Scattata la curiosità, si stabilisce un contatto via whatsapp e poi per telefono e si fa conoscenza con Mike (classe 1947), che parla benissimo italiano e vive nel Delaware…

La foto – dal titolo Nurture (Nutrire) – è pubblicata sul numero di giugno di una bella rivista, la Delawere Beach life (2).
Rappresenta un bluebird (3), un uccello piuttosto diffuso in nord-America, fotografato da Mike nel giardino di casa. Suo anche il testo di accompagnamento alla foto, in cui descrive l’andirivieni di mamma bluebird a procurarsi i vermi per nutrire uno dopo l’altro i piccoli fino a che questi non diventano autonomi, in grado di farlo da soli.

Per nostra conoscenza e curiosità, queste le tappe fondamentali della vita di Mike Vitiello  – è ben difficile condensare una vita in un quarto d’ora di telefonata – ma una volta stabilito il contatto potrà ben raccontarci in futuro quel che ritiene importante e meritevole di condivisione con i lettori di Ponzaracconta.

Mike è nato a Tunisi da una famiglia, si può dire, un po’ giramondo. Già il padre era nato negli Stati Uniti dove risiedeva il nonno che nel 1922 decise di tornare perché si erano aperte delle potenzialità di lavoro a La Galite. Perciò Mike era nato a Tunisi (la madre era siciliana, di Erice); la sua prima lingua quindi, oltre all’italiano dei genitori è stato il francese. L’espulsione dei coloni dalla Galite e dalla Tunisia (di cui ben conosciamo dal sito le vicende e  la storia – Ndr) portò al trasferimento dei francesi in varie zone della Francia (anche molti italiani si trapiantarono a Le Lavandou, sulla costa sud); gli italiani, tra cui il padre di Mike con la famiglia, furono mandati in un campo di rimpatrio a Caserta, dove rimasero alcuni mesi. Poi la famiglia scelse di trasferirsi altrove: prima a Roma, poi a Parigi. Il giovane Mike andò a continuare di studi di Legge a Montpellier, con saltuari incontri con la famiglia e viaggi insieme. Erano gli anni intorno al 1965. Dopo un viaggio di Mike a Detroit (Michigan) dove viveva il fratello del padre, per esplorare le possibilità di stabilirsi in America, fu deciso di fare il gran salto: partì prima il padre, poi Mike con la madre, più tardi nello stesso anno. Il primo lavoro fu come insegnante di lingue alla Berlitz School.
Alla fine degli anni ’70. Per Mike si pose il dilemma: per restare cittadino americano doveva dare l’assenso all’arruolamento, altrimenti sarebbe tornato in Italia. Decise di restare americano e partecipò alla guerra nel Vietnam nel 1969-’70.
Al ritorno coltivò diversi interessi e relativi studi: prima in Michigan, poi in New Jersey; ha lavorato nel campo informatico (advanced technology) e delle sue applicazioni all’ecologia. Ha poi differenziato i suoi interessi approfondendo il campo delle discipline comportamentali (organization of human resources) di cui è stato docente presso una Università privata di Hoboken, New Jersey (lo Stevens Institute of Technology).
Mike vive da 12 anni con la famiglia nello stato del Delaware e con il pensionamento può dedicare più tempo ai suoi interessi tra cui la natura e la fotografia.
La biografia è per forza di cose sommaria e incompleta: diamo appuntamento a Mike Vitiello per raccontarci di più e meglio su queste pagine.


Note

(*) – Il titoloScoprendo Forrester (Finding Forrester) è un film del 2000 diretto da Gus Van Sant, con Sean Connery e Rob Brown.

2) – Delaware Beach Life is the only glossy full-color magazine based in Delaware’s coastal area, and the only one focused on the area’s unique surroundings, issues and lifestyle. It is a regional lifestyle magazine, one that defines the culture for those who live it every day — and for those who wish they could. It is independently and locally owned. Eight issues are published each year, from April through the Winter (del Magazine escono otto numeri in un anno; da aprile fino all’inizio dell’inverno. La foto di copertina della rivista non è di Mike Vitiello (ha tenuto a specificare – NdA).
Il periodico è di libera consultazione e si può sfogliare al linkhttps://www.delawarebeachlife.com/

(3) – Bluebird – uccello blu: non risulta un nome comune italiano tranne Sialia, genere di uccelli della famiglia dei Turdidi. Si tratta di uno dei pochi generi di turdidi che vive nel continente americano, dove è considerato simbolo di ottimismo e di felicità. L’azzurrino orientale (Sialia sialis) è l’uccello simbolo dello Stato di New York. Il piumaggio è di colore azzurro o azzurro-rossastro. L’unica apprezzabile differenza tra gli individui dei due sessi è il colore meno brillante delle piume nelle femmine (fonte: Wikipedia).

1 Comment

1 Comments

  1. Emilio Iodice

    24 Maggio 2022 at 08:34

    Grazie per aver pubblicato la bellissima foto che Mike Vitiello include nel suo sito e nelle sue pubblicazioni. La sua storia rappresenta l’anima degli immigrati in America e in altre parti del mondo. Persone in cerca di pace, libertà, sicurezza e la possibilità di utilizzare i propri talenti. Mike è uno di questi. Come altri che hanno radici a Ponza, Mike rappresenta quelle qualità che sono simboliche della nostra magnifica isola: amore per la natura, amore per la libertà, amore per la bellezza e amore per l’uomo con tutti i suoi difetti e contraddizioni. Il lavoro di Mike è emblematico della persona che cerca la verità nella realtà e la esibisce come parte della mano della natura come artista. Spero che Mike abbia trovato quello che cercava quando è arrivato in America e stia realizzando un sogno di libertà di espressione e di apertura dell’anima che molti trovano nella terra del latte e del miele.

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