di Francesco De Luca
Nessuno possiede l’ ‘opinione pubblica’ giacché essa, in quanto ‘pubblica’ appartiene ad un gruppo sociale, ad una comunità, ad una categoria sociale. In quanto tale non può essere chiusa nell’ambito di un solo pensiero, di una cerchia ristretta. Non è privata, e dunque circola fra la gente, è partecipata da persone, attraverso lo scambio orale, quello cartaceo, quello mediatico.
L’opinione pubblica si costruisce mediante gli apporti di tanti. Tanti pensieri, narrazioni, congetture, giudizi, si toccano, si confrontano. Per una dinamica interna propria, essi si elidono, si strutturano, prendono forma. L’opinione pubblica diviene possesso di tutti, e con tale forza quantitativa diviene un potere sociale. Il quarto potere (legislativo, esecutivo, giudiziario).
Non nascondo che la mia attiva partecipazione a questo Sito abbia avuto e abbia tuttora il suo presupposto nel mio convincimento che il suo contenuto (espresso negli articoli) favorisca fra i Ponzesi l’opinione pubblica… Che è importante, perché dimostra che nel paese circola un convincimento partecipato, che ha un suo intendimento, un suo traguardo.
Tutta questa chiacchierata, di cui mi scuso se per i lettori è una ovvietà, mira a far da premessa al mio proposito di scrivere articoli che diano vigore all’ ‘opinione pubblica ponzese’.
Ordunque, di cosa parlerò oggi? Prendo lo spunto da una frase di Giovanni Falcone che dice: la memoria sia utile per conoscere e cercare la verità.
L’illustre giudice si sofferma su diversi concetti. Anzitutto: la memoria. E’ importante ricordare il passato del nostro Comune. Non il passato lontano, non quello storico, bensì quello che ha determinato la situazione attuale.
Quella socio-culturale e quella economica affondano le loro basi sugli ultimi decenni. Di cui si conoscono le circostanze, i personaggi, le decisioni assunte e le implicazioni.
Occorre inserire le situazioni problematiche attuali nel loro giusto contesto (circostanze – personaggi – decisioni – implicazioni) affinché non ci si faccia imbrogliare dalle sparate elettorali.
Quando ho scritto (qualche giorno fa) ‘ cca se ioche ‘a ffa male ‘ volevo sottolineare che le liste elettorali si confrontano e duellano (com’è normale), ma che il tutto non riversi malori e malefatte sui ponzesi. Perché è convincimento appurato che le Amministrazioni passano ma i danni restano, al paese e ai paesani.
Non sono in grado di insegnare nulla a nessuno, ma ho esperienza per avvertire che, pur nella confusione attuale, c’è la possibilità che la scelta elettorale sia oculata. Perché la memoria aiuta. Per cosa? Per conoscere e cercare la verità, suggerisce Falcone. Io tralascerei la verità, che è concetto non a portata di mano, e punterei sul ‘senso comune’. Gli obbrobri che hanno devastato la nostra isola gridano tuttora vendetta. E avvertono che altri non se ne facciano.