riceviamo in Redazione da Giuseppe Mazzella di Rurillo e pubblichiamo
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Su segnalazione di Giuseppe Mazzella di Rurillo riportiamo l’ “Appello per Procida, capitale della Cultura 2022” pubblicato sulla pagina facebook del professore Raffaele Porta della Federico II. I firmatari dell’appello sono abituali frequentatori dell’isola da decenni e vogliono condividere la loro preoccupazione con tutti, procidani e non, che abbiano a cuore la valorizzazione e conservazione della cultura dell’isola, perché i ricchi investimenti previsti nei progetti che hanno consentito all’isola di vincere il bando vengano utilizzati nella giusta direzione.
La preoccupazione degli intellettuali che hanno firmato, rimarcando prima di tutto il loro amore per Procida, non sembra essere peregrina, vista l’evidente situazione, che potrebbe essere deflagrante, di avere una grandissima disponibilità economica, uno spazio limitato, una massa di persone decisamente enorme e limiti temporali ristretti. Essi giudicano insufficienti i 44 progetti approvati per realizzare quel recupero, rafforzamento e valorizzazione delle tante ricchezze culturali di Procida e propongono un “Comitato Consultivo e di Garanzia, costituito da personalità locali nazionali ed internazionali di indiscusso valore per le loro specifiche competenze e motivate da un autentico e disinteressato amore per l’Isola, che sia in grado di vigilare e dare impulso al Piano Strategico da redigere e realizzare”.
Qui di seguito riportiamo la pagina Facebook di Raffaele Porta.
Riporto la versione integrale di un “APPELLO PER PROCIDA, CAPITALE DELLA CULTURA 2022” e i nominativi dei proponenti.
Chi intende aderire all’Appello può inviare una mail a: [email protected] indicando il proprio nome, cognome e qualifica
Appello per Procida, Capitale della Cultura 2022
I sottoscrittori del presente appello intendono rivolgersi alle autorità politiche ed istituzionali, sia locali che metropolitane e regionali, per manifestare, insieme alla grande soddisfazione del prestigioso riconoscimento ricevuto dal Governo nazionale, anche la loro motivata preoccupazione che l’assegnazione del titolo di Capitale della Cultura 2022 possa esaurirsi in una semplice operazione di marketing turistico e che non rappresenti una reale occasione per salvaguardare e valorizzare le specifiche ricchezze dell’isola.
La nostra preoccupazione si basa sulle caratteristiche topografiche e storiche di Procida che la rendono profondamente diversa non solo dalle altre due isole del golfo di Napoli, ma anche da altre comunità nazionali ed internazionali note per la loro vocazione culturale. Basti ricordare che Procida è un’isola di appena 4 Kmq, per il 90% piatta e, pertanto, visitabile da tutti in tutti i suoi siti facilmente in bicicletta, grazie a semplici moto e autoveicoli elettrici, ed anche a piedi. Luogo ideale, quindi, per un turismo specificamente “ecosostenibile”. Inoltre, seppure di dimensioni estremamente limitate, Procida ospita ben 11mila residenti di 47 diverse nazionalità, un numero che diventa almeno il triplo nel periodo primaverile ed estivo. Solo nel 2021 (anno caratterizzato peraltro dalla pandemia) Procida ha registrato oltre 250mila sbarchi (si tenga presente che l’isola è ancora priva di un pronto soccorso di primo intervento in specialità quali l’ortopedia e la pediatria).
Ma, seppure di dimensioni estremamente limitate, Procida possiede ben tre porticcioli: il primo fondamentalmente approdo di traghetti ed aliscafi provenienti dalla terraferma e porto turistico per grandi imbarcazioni (la Marina Grande), il secondo dedicato esclusivamente all’ormeggio di barche da diporto (la Chiaiolella), mentre il terzo (la Corricella) è un antico borgo di pescatori costellato di case colorate, di botteghe di Maestri d’ascia e di depositi di reti ed altro materiale presenti sulla banchina; esso ospita oggi solo piccole imbarcazioni da diporto, restando al contempo depositario delle tradizionali barche da pesca dell’isola (le cianciole).
Un’ampia porzione del mare che bagna Procida è parte del Parco Marino denominato “Parco di Nettuno”, uno specchio d’acqua ricco di Posidonia oceanica che è stato creato per proteggere e preservare la flora e la fauna marina.
Vivara, un’isola nell’isola, immersa nel verde e totalmente disabitata, ne rappresenta l’assoluta incontaminazione.
Sull’unica sommità di Procida (la Terra Murata) è presente un antico borgo che circonda un palazzo cinquecentesco (il Palazzo d’Avalos), sede dei governatori di Procida fino al ‘700 divenuto poi uno dei Palazzi Reali dei Borbone che lo trasformarono, nel 1830, in un carcere che è continuato ad esistere fino al 1988 e che è attualmente oggetto di un recupero solo parziale.
Per non parlare, infine, degli “orti procidani”, famosi in tutto il mondo per i tipici limoni giganti che producono, dei “vefi procidani”, caratteristici balconi coperti da volte ad arco policentrico di derivazione araba, delle “grancie”, eredità dell’antica toponomastica procidana e, infine, di tutti i racconti, leggende e manifestazioni storico-culturali di cui Procida è espressione (la “Graziella”, i “Misteri del Venerdì Santo”, l’”Isola di Arturo”, etc.).
Ma come è possibile, ci siamo chiesti, non cogliere l’occasione della nomina di Procida a Capitale della Cultura per preservare e valorizzare tutta questa ricchezza? Sono forse sufficienti a tal fine i 44 progetti ed i 150 eventi previsti dal programma ufficiale? E’ davvero bene indirizzata la spesa dei cospicui finanziamenti (circa 20 milioni di euro) messi a bilancio dagli Enti locali (Regione Campania in massima parte) e dal Ministero di competenza?
La nostra risposta è decisamente “no”.
Perché troppa poca attenzione è stata dedicata alla “salvaguardia ed alla valorizzazione” delle indubbie ricchezze dell’isola. Secondo noi è necessario, anzi indispensabile (e siamo convinti che si è ancora in tempo) procedere con urgenza a redigere in proposito un vero e proprio “Piano Strategico” dell’isola, un programma di cose sia concrete che immateriali da progettare ed iniziare a realizzare, indirizzato alla protezione ed al recupero dei beni di Procida e ad un suo complessivo sviluppo “sostenibile”.
Un programma corredato di piani particolareggiati che ne prevedano per ogni sua specifica “particolarità” (Marina, Terra Murata, Chiaiolella, Corricella, Olmo, Cottimo, Vivara etc.) tempi e modalità di possibili specifici recuperi e migliorie. Un programma ampiamente partecipato dalla cittadinanza attraverso proposte e suggerimenti avanzati in forma organizzata e trasparente.
Noi riteniamo, inoltre, utile che le istituzioni competenti, amministrazione comunale in primis, si dotino di un Comitato Consultivo e di Garanzia, costituito da personalità locali nazionali ed internazionali di indiscusso valore per le loro specifiche competenze e motivate da un autentico e disinteressato amore per l’Isola, che sia in grado di vigilare e dare impulso al Piano Strategico da redigere e realizzare.
Vengono citati di seguito solo alcuni capitoli del Piano, finora individuati, che riguardano :
– un target turistico di tipo “ecologico e culturale” con iniziative ed eventi programmati nel corso dell’intero anno;
– un sistema integrato e differenziato di accoglienza (hotel de charme, alberghi, pensioni, b&bs, ostelli, agriturimi, case vacanze);
– potenziamento del Pronto Soccorso di primo intervento;
– un rilancio di tipo cooperativistico (mediante finanziamenti e agevolazioni fiscali) dei settori della marineria, della pesca e della nautica;
– una transizione ecologica con piano di trasporti che limiti l’uso di veicoli privati mediante: a) piccoli autobus elettrici con frequenza ogni 5 minuti in grado di raggiungere i diversi angoli dell’isola; b) cooperative di servizi differenziati di taxi; c) parcheggi di interscambio sulla terraferma riservati innanzitutto ai residenti e ai turisti;
– messa in sicurezza di tutti i costoni tufacei e delle spiagge.
– una definizione del numero e della localizzazione e tipologia degli esercizi commerciali e di svago nelle varie aree dell’isola;
– una rivitalizzazione del Parco Marino protetto (Regno di Nettuno);
– una valorizzazione internazionale di eventi tradizionali (Graziella, Premi Elsa Morante e Concetta Barra, Festival del Cinema, Venerdì Santo e Misteri);
– Terra Murata (Palazzo d’Avalos, Conservatorio delle orfane, Convento domenicano, Abbazia di San Michele): a) valorizzazione delle attuali “summer school” e attivazione di nuove scuole di formazione professionale in settori specifici (nautica; pesca; maestri d’ascia; artigianato; gastronomia; organizzazione di eventi ed esposizioni artistiche tradizionali); b) creazione di un unico Museo civico dell’isola (settori: Storia, Archeologia, Repubblica Partenopea, Mare, Graziella, Misteri, Carcere);
– individuazione di piccole e medie sedi congressuali;
– realizzazione di percorsi gastronomici tipici;
Lanciamo questo appello innanzitutto ai cittadini di Procida, indipendentemente dalle loro convinzioni politiche, ma anche a quanti amano quest’isola indipendentemente dalla loro residenza. Coloro che sono interessati a sottoscrivere l’appello sono invitati ad inviare una mail a [email protected], scrivendo nell’oggetto ADERISCO e nel testo il loro NOME E COGNOME e PROFESSIONE.
ADRIANA BUFFARDI (sindacalista e già assessora regione Campania),
OLIVIER BUTZBACH (docente, Univ. Campania Luigi Vanvitelli),
MELINA CAPPELLI (docente, Univ. Napoli Federico II)
PAOLA CARRETTA (dirigente scolastico, Napoli)
ARCANGELO CESARANO (docente, Univ. Napoli Federico II),
NATALIA D’ESPOSITO (dirigente PA),
ALBERTO DI DONATO (docente emerito, Univ. Napoli Federico II),
LUIGI FINELLI (docente, Univ. Napoli Federico II),
PAOLO GIUGLIANO (sindacalista CGIL),
PAOLA IZZO (docente, Univ. Napoli Federico II),
ELIO MARCIANO (docente, Univ. Napoli Federico II)
FRANCO ANTONIO MARINIELLO (docente, Univ. Napoli, Federico II),
PAOLA MASSA (docente, Istituto Diano di Pozzuoli),
LUIGI NAPPA (artista)
MATTEO PALUMBO (docente, Univ. Napoli Federico II)
RAFFAELE PORTA (docente, Univ. Napoli Federico II),
ANTONIO SACCONE (docente, Univ. Napoli Federico II),
ROSARIO STORNAIUOLO (già Presidente Federconsumatori)
MADDALENA TRAVERSO (docente, Liceo Genovesi Napoli)
GUIDO TROMBETTI (docente emerito, Univ. Napoli Federico II),
VERA VALITUTTO (dirigente, Ministero Beni Culturali)
#procidacapitaleitalianadellacultura2022