di Luisa Guarino
.
I miei gusti musicali, tranne qualche eccezione, sono di carattere nazional/ popolare: inoltre mi piace cavalcare l’attualità.
Ritengo quindi ‘indispensabile’ prima che sia troppo tardi scrivere qualcosa della 72a edizione del recente Festival di Sanremo, che si è conclusa due settimane fa con la vittoria di “Brividi” cantata dalla coppia Mahmood – Blanco, peraltro super-favoriti della vigilia. Loro hanno vinto, quindi non mi sembra necessario parlarne. Preferisco al contrario soffermarmi su Tananai, artista milanese di 26 anni, arrivato ultimo con il brano “Sesso occasionale” (che non ha proprio niente né di hot né di pruriginoso, a parte il titolo), che sta spopolando nelle classifiche dei vari social, con accessi record su Spotify.
Intanto l’analogia con Vasco Rossi, penultimo al XXXIII Festival nel 1983 con “Vita spericolata” sorge spontanea, e ci auguriamo possa anche essere benaugurale per questo giovane cantante. Quello che per ora sappiamo di lui, al secolo Alberto Cotta Camusino, è che è arrivato sul palcoscenico più famoso della musica italiana passando per il contesto di Sanremo Giovani, che quest’anno per la prima volta concedeva ai primi tre classificati di entrare direttamente a far parte dei big in gara. Davanti a lui si è classificato Yuman, mentre al terzo posto è arrivato Matteo Romano.
Tananai ha già registrato nel 2019 un album con lo pseudonimo di Not for Us, e diversi singoli. Ma cosa significa il suo curioso nome d’arte? In realtà il primo a chiamarlo in questo modo è stato il nonno: quel nomignolo infatti fa parte della tradizione del dialetto milanese e significa “piccola peste”.
Oggi quella vivacità si è trasformata in grande forza comunicativa e ha fatto conquistare a Tananai simpatia e affetto da parte di fan di ogni età. E nel frattempo il suo prossimo concerto è già sold out: c’è solo da sperare che l’effetto Sanremo duri il più a lungo possibile.
Di “Sesso occasionale” il giovane cantante è anche autore, insieme a Simonetta e Raina, e a un altro giovane artista, figlio e nipote d’arte: Paolo Antonacci, figlio del grande Biagio e nipote del grandissimo Gianni Morandi, anche lui quest’anno sul palco sanremese, a distanza… solo di qualche decennio. Testo e musica sono alquanto strampalati, con un pizzico di Buscaglione (“Baby ritorna da me e metti via quella pistola. Baby ma dai cosa c’è, quell’altra non mi è mai piaciuta” che è il tormentone-refrain del brano) e due volte l’espressione “e la testa in alto mare”, richiamo irresistibile per chi è nato su un’isola.
Un altro passaggio invece recita “… troviamoci una casa, e non finiamoci più nel sesso occasionale… “: il che spiega il titolo.
Che bravi ragazzi in fondo, Tananai e gli altri come lui che non hanno vinto Sanremo 2022.