di Antonino Feola (Bixio)
Ci eravamo quasi riusciti. Dov’è finita quella comunità così unità?
Ricordo che, se la trasferta della partita di calcio era lontana, partivamo con la nave.
Mi alzavo alle 4 in piena notte, andavo a tirare giù dal letto le coperte a Nazareno, Pasqualino, Gianluca; Ottavio era già pronto sulle scale, anche Giuseppe Barrosc e il Rosso a Calacaparra e Peppe di Guido sempre pronti.
Si andava fuori come una sfida all’isolamento: esistevamo anche noi!
Dove siamo finiti? Dove sono quei Ponzesi che hanno insegnato a navigare e a pescare a tutti nel Mediterraneo?
Costruivano le cupole, le parracine, coltivavano l’arida terra, avevano grandi valori e dignità.
Ora d’estate l’isola diventa terra di combattimento per tutti e d’inverno un deserto. Siamo sulla buona strada per diventare una colonia e a chi rimarrà non resterà che andare a prendere le valigie alla punta del molo ai nuovi padroni.