di Giuseppe Mazzella
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Venti anni fa moriva a Roma il pittore e poeta Libero Magnoni Bosi. Aveva 96 anni. Una vita feconda di opere, un maestro dell’acquarello del novecento italiano. Autodidatta, ha immortalato, prima del turismo di massa, contrade del Lazio e della Liguria, ferme nelle antiche atmosfere. Paesaggi solenni, atmosfere incantate, marine serene e sbrilluccicanti immerse nel silenzio. Sin dal 1946 fu a Ponza varie volte, realizzando decine di quadri, alcuni dei quali sono oggi patrimonio dei ponzesi.
Per ricordarlo, e per sottolineare il legame che aveva con Ponza, propongo una sua composizione poetica inedita del 1956 che racconta di un’isola ancora ferma nel mito, riflesso in quello dirimpettaio del Circeo.
NOTTE ISOLANA
di Libero Magnoni
Stanotte il cielo è limpido
e la luna illumina l’isola.
Leggero questo vento del sud
muove le piccole onde
nelle assonnate calanche.
E tu, vento, che dici?
che mormori stanotte
sulle creste del mare?
Quali storie racconti
alle pietrose orecchie delle rupi?
Tu, libero, che susciti
improvvise musiche
e le intrecci a ignorate
nascoste vene d’amore.
Affido a te, vento del sud,
che spiri su Capo Circeo,
un mio segreto pensiero.
Recalo tu a chi sai.
Isola di Ponza, 1956
NdR: altri scritti su Libero Magnoni Bosi pubblicati sul sito
– Libero Magno Bosi. Un pittore stregato da Ponza di Giuseppe Mazzella
– Libero e Minatia di Claudia Polla Mazzulli
– La Posta dei Lettori. Cristina Vanarelli e l’isola bella a cura della Redazione