di Silverio Lamonica
Con questa domanda, forse intesa da alcuni come provocatoria, ma per me retorica, avevo concluso il mio commento all’articolo Chiaia di Luna, ora qualcuno pagherà (leggi qui)
Immediata è stata la replica molto articolata, di Luigi M. Dies, un concittadino noleggiatore di barche, il quale esercita questa sua attività con tanto impegno e professionalità, doti comuni agli esponenti dell’intera categoria isolana, insostituibile. Grazie a loro, il turista può godere appieno delle nostre invidiabili bellezze panoramiche e bagnarsi nelle limpide acque del nostro arcipelago.
La mia domanda, ripeto, era retorica e per me ha una risposta scontata:
A nessuno giova tener chiusa la spiaggia di Chiaia di Luna
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Non giova soprattutto al turista che vorrebbe sdraiarsi al sole o tuffarsi in quel suggestivo angolo paradisiaco, unico al mondo.
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Non giova a noi isolani, per gli stessi motivi, oltre al fatto che oggi disponiamo di un solo arenile raggiungibile via terra: Giancos.
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Non giova alla variegata categoria degli operatori economici: albergatori, affittacamere, ristoratori, baristi, commercianti vari … perché quella spiaggia aperta, arricchirebbe notevolmente l’offerta turistica della nostra isola e i nostri graditi ospiti sarebbero invogliati a restare su questa stupenda isola qualche giorno in più.
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Non giova ai noleggiatori di barche, perché il turista – se si trattiene qualche giorno in più – oltre ad avere la possibilità di andare a Frontone, potrebbe fare anche il giro dell’isola e recarsi non solo a Palmarola, ma magari pure a Zannone. Quindi ci sarebbe una possibilità maggiore di lavoro per i nostri ottimi barcaioli.
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Non giova all’ Ente comunale, perché la sua riapertura ne rafforzerebbe l’immagine e il prestigio, oltre ad assicurare un maggior introito per le casse comunali.
Ora – secondo me – bisogna far tesoro di questa indagine della Corte dei Conti e della severissima relazione della Guardia di Finanza (la cui azione encomiabile ed insostituibile tende a salvaguardare gli interessi della nostra economia e quindi di tutti noi) e accelerare i tempi della riapertura di questa incantevole spiaggia. Se manca qualche parere di qualche Autorità preposta, spetta al Sindaco sollecitare. Se sono in corso indagini tecniche, spetta sempre al sindaco vigilare affinché siano effettuate con la massima cura e nel più breve tempo possibile. A tale proposito dobbiamo considerare che i finanziamenti disponibili per il restauro del Tunnel di Chiaia di Luna e il ripascimento della spiaggia, potrebbero non bastare, qualora l’appalto e l’inizio dei lavori dovessero protrarsi troppo a lungo.
Questa è un’occasione che non va sprecata e che deve trovare tutti concordi!