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Considero l’autunno una stagione ‘necessaria’, anche se non mi piace, come del resto l’inverno. Ed è ‘necessaria’ più che mai per Ponza: serve a riprendere fiato, dopo un’estate sempre più intensa e movimentata, a riposarsi un po’, a fare un minimo di bilanci, a guardarsi intorno. Perché dopo l’inverno bisognerà prepararsi tutti di gran lena a una nuova ‘stagione’: ora però correre non serve proprio, e l’isola può illanguidirsi in colori e ritmi diversi. Forse è più una sensazione psicologica che realtà, perché comunque di gente indaffarata ce n’è tutto l’anno… vabbè, però l’estate è un’altra cosa, specie se è lunga come quella 2021.
Parte e si dipana soprattutto su argomenti che riguardano la nostra isola la trasvolata sulla settimana appena trascorsa, a cominciare dai nuovi riconoscimenti in campo poetico del nostro Alfredo Scotti; Franco De Luca invece pone ancora una volta al centro dell’attenzione il libro “Liberazione” di Emilio Iodice. Mentre ci colpisce dritto al cuore, in senso buono naturalmente, Enzo Di Fazio con le sue “Quattro chiacchiere con Cristoforo e Silverio“ che parla dei nostri fari, e in particolare di quello della Guardia, facendoci tornare a sperare. Assolutamente autunnale, e malinconico quanto basta, Franco De Luca con il suo “Cadono foglie… e gioco col morto“: l’uomo giusto con il pensiero giusto.
Ci sollecita e ci fa riflettere tutti “Di cosa parliamo quando diciamo ‘Identità di luogo’ (Place identity)“ di Sandro Russo: l’input arriva da una giovane studentessa che vuole preparare la sua tesi di laurea in “Design, comunicazione visiva” proprio su Ponza, e dice di aver trovato nel nostro sito tanti spunti e informazioni. Per ‘place identity’ – spiega Beatrice – s’intende un’identità visiva che possa rispecchiare l’anima del luogo. Sandro analizza i termini e mette in evidenza due parole da cui partire, bellezza e appartenenza: non è poco per un inizio.
Oltre a Ponza, anche Ventotene ha il suo bello spazio nelle notizie della settimana, con “L’appello delle comunità religiose per la sostenibilità“ della Rete italiana per il dialogo euro-mediterraneo, che si è svolto appunto sull’isola nei giorni scorsi; ma soprattutto con una serie di servizi che riguardano l’80° anniversario del Manifesto di Ventotene, l’evento “Lettere dal carcere di Santo Stefano“ che si è svolto all’Archivio di Stato di Latina, e i lavori per l’ex carcere, tutti tratti dal quotidiano Latina Oggi.
Ma non mancano altri temi interessanti in questi giorni di metà ottobre. Tra essi spicca “Vita e morte di una Mata Hari antifascista“ di Fabio Lambertucci, che ci fa conoscere una singolare e avventurosa figura, Laura D’Oriano, che secondo il regime spiava i sommergibili italiani per conto degli Alleati: unica donna fatta fucilare dal fascismo nel 1934.
Da esperto e appassionato di cinema qual è, Tano Pirrone invece segnala un servizio da Il Foglio sulla XVI Festa del Cinema in corso a Roma.
La poesia tradotta da Silverio Lamonica “Il ritorno dell’uomo di mare“ ci riporta a situazioni, circostanze e sentimenti ben conosciuti dalla popolazione ponzese, specie quella femminile: peccato non poter inquadrare meglio la sua autrice, Charmaine Chircop, “poetessa forse canadese” in un contesto storico: sarà dell’800, del ‘900?
“Sospesi tra la storia e il presente” ci mantiene invece Patrizia Maccotta con una nuova tappa di “Una foto racconta… Il tempo a Saepinum“, l’attuale Sepino, in Molise, ricco di resti archeologici e di tante altre bellezze.
Ma l’andamento lento di questi giorni proprio ieri registra un brusco balzo: la notizia della scomparsa del leggendario Ciccio Nero (lo ricorderemo sempre così) fa in pochi secondi il giro dell’isola, e con il web raggiunge tutto il mondo. Chiunque sia stato a Ponza lo ha conosciuto o ne ha sentito parlare. E’ stato una figura di assoluto spicco nel panorama ponzese, dove è arrivato decine di anni fa da Napoli: imprenditore ‘autodidatta’, ha costruito dal nulla un impero insieme alla sua grande famiglia.
E appare simbolica la sua scomparsa proprio lontano dall’estate, dalla sua confusione e dai suoi colori, con le barche e i motoscafi che solcano il mare e il suo pontile affollato. Aggiungo a quelle di Ponzaracconta le mie condoglianze più sentite a tutti i suoi cari.