Ambiente e Natura

Le grandi scelte (seconda parte)

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

Per la prima parte, leggi qui

Nel 1963 – quando si era alla svolta di centro-sinistra per la nuova politica economica voluta dai socialisti del PSI – due economisti di area socialista, Giorgio Fuà e Paolo Sylos-Labini scrissero un libro oggi completamente dimenticato. Si intitolava semplicemente “Idee per la Programmazione Economica”.
In tema di urbanistica Fuà e Sylos-Labini affermano: “L’obiettivo fondamentale della politica urbanistica è di tradurre sul territorio i programmi economici. La Programmazione Economica e la Pianificazione Urbanistica non rappresentano due fasi separabili sotto il profilo operativo ma sono due aspetti di un unico processo”. Ho citato questa espressione centinaia di volte. Forse la spiegazione del fallimento della pianificazione territoriale è di averla divisa dalla programmazione economica così che il cambiamento dei Governi in tema di politica economica fino all’adozione dei governi di centro-destra del “liberismo puro” ha cancellato completamente la “Programmazione”.
Disgiunta dall’Economia, la Pianificazione – trasferita in competenze frastagliate alle Regioni, alle Province ed ai Comuni – è stata vista come il “divieto a costruire” e quindi un freno al “lasciar fare, lasciar passare”.
L’abusivismo edilizio, permanendo un regime vincolistico, è stato la “regola economica” premiata dai “condoni edilizi” che da strumenti eccezionali sono diventati ordinari.
La “pianificazione virtuosa” auspicata dalla prof.ssa Ilia Delizia con un richiamo all’art. 9 della Costituzione – la difesa del paesaggio – prendendo atto di una “crisi strutturale” dell’isola d’Ischia può avvenire solo se la si lega ad una “nuova Programmazione Economica” che è inevitabile per l’attuazione del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza nell’ambito degli aiuti europei di 209 miliardi di euro per i prossimi sei anni a seguito della pandemia del Covid 19.
È questo il tema centrale de IL CONTINENTE.

Ne IL CONTINENTE non viene mai usata l’espressione “le opinioni degli autori non impegnano la rivista” perché ogni opinione è assolutamente condivisa dalla direzione essendo comune l’obiettivo di imporre la Pianificazione Territoriale all’isola d’Ischia. Da oltre 50 anni c’è un’assenza; una mancata applicazione delle leggi ambientali sia da parte dello Stato sia da parte della Regione in una babele istituzionale e legislativa con un enorme scaricabarile di responsabilità.
Aveva ragione Ugo La Malfa quando affermava che l’Italia è il Paese dove la “responsabilità collegiale finisce sempre in una irresponsabilità collettiva”.

Non solo abbiamo bisogno di “pianificazione territoriale” ma la chiediamo anche “virtuosa” con uno “sviluppo sostenibile”. Da qui la condivisione di un Parco Naturalistico e Scientifico nell’area dei terremoti di Casamicciola e Lacco Ameno; la nostra assoluta contrarietà a mega-opere come il mega-depuratore a Casamicciola-Lacco Ameno dopo 50 anni dal fallimento del Progetto Speciale n. 3 della Cassa per il Mezzogiorno; un fermo NO alla deturpazione del paesaggio del Borgo di Celsa con il mega-parcheggio.

Ma non finisce qui se vogliamo avviare uno “sviluppo sostenibile”. Ci sono altri temi.
C’è una “finanza di territorio” da attuare in piena trasparenza. L’agenzia nazionale pubblica per l’attrazione degli investimenti Invitalia è arrivata dopo il terremoto di Casamicciola per “consulenze” al Commissario di Governo per la Ricostruzione, il prefetto in pensione Carlo Schilardi – compito improprio – e non è arrivata per “fare chiarezza” e partecipazione diretta nel capitale di rischio nel più complicato intervento di riqualificazione urbana e rilancio economico del complesso e dell’area del Pio Monte della Misericordia di Casamicciola. La sua “mission” era ed è soprattutto questa!
Infine ci pare assurdo che si possa attuare una “Ricostruzione” di Casamicciola e Lacco Ameno dopo il terremoto del 21 agosto 2017 con “ordinanze commissariali” con “contributi per danni lievi e danni pesanti” senza un “Piano Urbanistico Generale” con modalità e tempi di attuazione e soprattutto scelte di sicurezza ambientale e destinazione economica. §Il lungo ed articolato intervento degli ingegneri Giuseppe Conte e Antuono Castagna su IL CONTINENTE è di una chiarezza esemplare.

Cercheremo di scrivere sulle “Grandi Scelte” per realizzare una nuova alba e non vivere un malinconico tramonto.
Lord Keynes è l’economista di riferimento: l’intervento “regolatore” ed “investitore” dello Stato nella azione politica che ha tempi brevi perché nel tempo lungo “saremo tutti morti”.
Proprio a Keynes ed ai confronti di oggi immerso nella realtà locale è dedicato il mio saggio “Al Tempo di Keynes! Insieme a “Carrozzone al Sud” in cui sono delineate le direttive sulle quali si muove l’intero IL CONTINENTE [su questo sito un articolo in tre puntate su “Attualità delle politiche keynesiane”: (1), (2), (3)].

Franco Borgogna nella “Buona Notizia” che ha scritto nell’ultimo numero della Rivista – cioè il successo del nostro turismo nautico – ha usato un inciso che racchiude un Programma: “È necessario che gli Enti Pubblici decidano di avere un ruolo attivo in tutti i segmenti dell’attività economica. Essi devono essere i “regolatori” del mercato e dello sviluppo economico. Non si tratta di “ surrogare” la libera iniziativa ma di offrire ad essa il miglior “quadro di riferimento” possibile”.

IL CONTINENTE ha una perfetta integrazione interdisciplinare come se fosse fatto da una sola persona – era la lezione fondamentale di Lamberto Sechi, mitico “direttore che non scriveva”, del mitico mensile poi settimanale “Panorama” degli anni ’60 che è il mio modello di giornalismo di riflessione.
Le Opinioni degli Autori esprimono l’indirizzo dell’intero Giornale.

IL CONTINENTE nell’inviare le proprie note di “agenzia” ai giornali scritti e telematici mentre chiede la “pubblicazione/diffusione” come di rito NON chiede alla pubblicazione che ospita la notizia o il commento la condivisione di quella Direzione o Redazione così come NON si sente obbligato a condividere l’indirizzo editoriale del quotidiano o del sito web che lo ospita.

Ringrazio IL DISPARI QUOTIDIANO, che ha pubblicato molti commenti de IL CONTINENTE, ed i siti web www.ischianews.com e www.ponzaracconta.it dove i frequentatori del web possono trovare non solo gli interventi del direttore e di alcuni collaboratori ma anche i cinque numeri completi ove volessero completamente abbandonare la fedeltà al giornale stampato a cui peraltro io stesso resto profondamente legato.

Lo schieramento politico di sinistra
IL CONTINENTE è un giornale schierato
. Ritengo ancora attuale – oggi molto più di ieri al tempo in cui fu scritto nel 1952 – uno, forse il principale, dei dodici punti della prefazione ai “cicli storici ed economici” del mio Maestro, prof. Giuseppe Palomba, Ordinario di Economia Politica alla Facoltà di Economia e Commercio di Napoli per oltre trent’anni anni e Maestro di più generazioni, secondo il quale: “la Storia va da destra verso sinistra e che qualsiasi movimento in senso contrario è destinato a fallire perché antistorico”.
Non so se oggi – per il “caso italiano di una democrazia “sospesa” con un Primo Ministro che non viene dal mondo dei partiti, che sono in piena crisi di identità, ma da quello delle banche centrali, il prof. Mario Draghi, con un’ampia esperienza nelle politiche economiche e finanziarie in momenti di crisi del capitalismo – il filosofo libertario spagnolo José Ortega y Gasset (1883-1955) ripeterebbe la sua celebre espressione che “destra e sinistra sono termini da imbecilli”.

José Ortega y Gasset

Ortega y Gasset si riferiva probabilmente alle due estreme ma la “destra” si dà nuovi valori o dà nuove tinte ai vecchi così il nazionalismo passa al sovranismo contro l’europeismo che pare essere espressione di una “nuova sinistra”, assolutamente impensabile 50 anni fa.
In Italia oggi – anche per effetto delle leggi elettorali – nessun “partito” in Parlamento definisce se stesso “socialista o comunista”. Solo un “gruppo” – quello del PD-Partito Democratico – usa il termine “partito”.
La più avanzata “sinistra possibile” in Italia è una sinistra keynesiana e comincia ad un certo punto “entro” questi partiti o movimenti che fanno uso di un linguaggio nuovo estraneo alla storia della Sinistra.
L’ex-premier Giuseppe Conte, eletto via internet leader del “nuovo” Movimento 5 stelle usa un linguaggio per indicare un “movimento” completamente nuovo. Anche il simbolo nuovo del M5S è nuovo. C’è un “rosso” intorno al cerchio ed una data quella del 2050 della “transizione ecologica” cioè una data lontana trent’anni da oggi. È un enigma più che un simbolo.


Fra trent’anni il neo-leader Giuseppe Conte avrà 86 anni. Come vivranno due o tre generazioni? Quanti lavoreranno? Che tipo di “sviluppo sostenibile avremo in questo “tempo lungo”? È una politica opposta al “tempo breve” di Keynes.
Ma dopo la “sospensione” la democrazia repubblicana dovrà avere una nuova legge elettorale inseparabile dalle “riforme strutturali” imposte dall’Unione Europea per un quadro omogeneo almeno con la Francia e la Germania, alleati inseparabili.
Questi scenari nazionali hanno effetti locali. Si trasferiscono alle nostre Regioni, Province di secondo livello. Comuni, con le nuove leggi elettorali.

IL CONTINENTE si schiera nella “sinistra keynesiana” ma non la individua in un partito o movimento attualmente sulla scena nazionale e locale. Il cammino è questo.

Casamicciola, 2 ottobre 2021


Bibliografia essenziale

Giuseppe Palomba – L’Espansione Capitalista – Napoli – Giannini Editore; 1968
Giorgio Fuà – Paolo Sylos-Labini – Idee per la Programmazione Economica – Laterza Bari; 1963
David Caute – Le Sinistre in Europa – Milano – Il Saggiatore; 1966
Giuseppe Mazzella – Da Ischia, sul filo del rasoio – Editoriale Ischia 1986 -“ Ischia, mai come Cuma”
Giuseppe Mazzella – Ischia, luci e ombre sullo Sviluppo – OSIS 2010
Giuseppe Mazzella – Ischia, la pianificazione mancata – OSIS 2012
Giuseppe Mazzella – I sei secondi che sconvolsero Ischia – Il Continente 2017
Ernesto Somma e Francesco Di Nola – L’agenzia per lo sviluppo del Mezzogiorno del 2018. Il caso INVITALIA da “Il risveglio del Mezzogiorno” a cura di Giuseppe Coco e Amedeo Lepore Editori – Laterza-Bari; 2018
Giuseppe Mazzella – Unità Politica dell’isola d’Ischia – Strategie per la Ricostruzione ed il Rilancio Economico dopo la lunga notte l’alba. Da IL CONTINENTE- Anno III n. 2 / 2019
IL CONTINENTE – Ischia, alba o tramonto? – Anno IV-V n.1-3 / 2021

Immagine di copertina. Il Frontespizio del “Il Continente” del gennaio-marzo 2019

[Le grandi scelte (seconda parte) – Fine]

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