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Sabato sera è stata finalmente consegnata la pergamena in cui l’Amministrazione comunale attribuiva la cittadinanza onoraria a Gigi Proietti.
Deliberata all’unanimità nel Consiglio Comunale del 24 maggio 2019, la cerimonia di consegna, prima per impegni dell’attore, poi per l’imperversare del Covid e infine per la morte del grande uomo di spettacolo, avvenuta il 2 novembre 2020, è stata continuamente spostata in avanti.
Finalmente sabato abbiamo potuto assistere alla consegna da parte dell’Amministrazione comunale, nella persona del sindaco, Francesco Ferraiuolo, alla famiglia di Gigi Proietti: Sagitta Alter, sua compagna di una vita (60 anni insieme) e la figlia Susanna. Assente l’altra figlia, Carlotta, per motivi di lavoro.
La sala consiliare era piena di persone che con la loro presenza hanno voluto rendere omaggio a un personaggio pubblico di così grande portata, amato dal pubblico e legato a Ponza da circa cinquant’anni.
Hanno parlato della sua rilevanza artistica e del contributo dato al panorama dell’arte italiana dello spettacolo i professori Donata Carelli, che ha illustrato l’apprendistato di studio di Proietti fin dagli anni della sperimentazione teatrale degli anni ’60 in Abruzzo e a Roma, e Gennaro Colangelo, che ha raccontato gli ultimi dieci anni di attività dell’artista, diventato ormai il più amato attore italiano insieme ad Alberto Sordi. II giovane attore Emmanuel Casaburi gli ha reso omaggio interpretando in maniera autonoma brevi testi rappresentativi della carriera del grande uomo di spettacolo.
Sulla pergamena che il sindaco Ferraiuolo ha letto al momento della consegna spiccano le motivazioni che hanno determinato la sua accoglienza onoraria nella comunità ponzese:
“Per l’esemplare affetto ed attaccamento alla comunità ponzese dimostrati anche con la disinteressata partecipazione umana ed il contributo artistico personale oltre al chiarissimo merito nei campi dello spettacolo e della cultura, in cui miete indiscussi successi perfino oltre i confini italiani, come attore, cantante, poeta, regista e maestro del teatro, che fa di lui una persona che l’Amministrazione comunale è vivamente onorata di avere tra i componenti della propria cittadinanza
Sagitta e Susanna, cordiali, sorridenti, hanno mostrato una sincera risposta di affetto che, pur non esplicandosi con le parole, è promanata dal loro sguardo.
Del resto la cerimonia non attribuiva un premio, a cui sicuramente hanno fatto l’abitudine, ma voleva stigmatizzare un rapporto affettivo di stima e ammirazione che ha favorito una relazione fra i presenti sull’onda del sentimento.
E la testimonianza di Silverio Lamonica, quelle inviate da Silverio Corvisieri e Giovanni Hausmann, nonché quella di Giuseppe Mazzella che con grande impegno ha curato l’organizzazione dell’evento individuando e raccordando la presenza dei partecipanti, hanno testimoniato la sensibilità della comunità ponzese, consapevole di avere in comune con un così grande personaggio l’amore per l’isola.