di Martina Carannante
Il 16 luglio si festeggia la Madonna del Carmine o la Madonna del Monte Carmelo; protettrice dei carmelitani.
‘A Madonn’ ‘u Carmene è per lo più una festività del sud Italia dove numerosi sono i nomi come Carmela, Carmelo o Carmine; il culto della Madonna del Carmine è molto forte nei paesi spagnoli, in particolare catalani, è probabilmente questa la spiegazione di questo forte legame con il sud Italia in quanto ex regno borbonico.
Anche dalle nostre parti, forse perché molto vicini a Napoli e Salerno dove ci sono due importanti santuari legati alla Madonna del Carmine, questi nomi e questo culto sono molto praticati; a Terracina viene festeggiata tale ricorrenza come festa dei pescatori e del vecchio quartiere della marina o borgo Pio (fonte: https://www.visitlazio.com/web/evento/festa-della-madonna-del-carmine-a-terracina/).
Nel nostro piccolo, a Ponza, ricordiamo la Madonna del Carmine nella zona della Parata dove c’è una piccola edicola ad essa dedicata.
Non si sanno effettivamente le origini certe legate a questo culto isolano, ma sicuramente qualche devoto ha posto un quadretto con l’immagine della Madonna tra le case di Punta Parata per devozione e protezione ed ogni anno seppur con una piccola festa di quartiere si rendeva omaggio alla Madonna.
Chi si occupava che nel giorno ad essa dedicato andasse tutto liscio erano i coniugi Rispoli (Antonietta e Salvatore) che addobbavamo la piccola edicola votiva e con i vicini organizzavano la ricorrenza; quest’anno è stato il figlio di Antonietta e Salvatore Rispoli (Biagio Rispoli ex maresciallo della municipale isolana) ad occuparsi dell’organizzazione del piccolo evento.
Un bel mazzo di fiori posto davanti l’immagine della Madonna, le sedie disposte per il rosario e perché no una bella nocchettata per festeggiare.
La tradizione non deve essere persa, commenta Biagio e qualche isolano di fb, e fin quando ci saranno persone che si batteranno per questo, sicuramente ciò non accadrà.
L’edicola votiva nelle scalette del Giudicato
L’edicola votiva in via Corridoio
Nota
Nella ricorrenza del 2019 lo stesso argomento è stato trattato nel Blog Frammenti di Ponza, di Francesca Iacono – leggi qui – da cui sono tratte le foto
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Appendice al Commento di Rosanna Conte (cfr)
Napoli. Facciata della Basilica del Carmine Maggiore
Martina Carannante
16 Luglio 2021 at 21:48
E’ bello come da un piccolo articolo possano uscire tanti bei punti di discussione e conoscenza. Poco fa, addirittura, tramite una telefonata da parte del dott. Biagio Vitiello ho appreso che il culto della Madonna del Carmine era praticato anche nella zona nord dell’isola; Biagio che è appassionato di Storia e storie dell’isola ha scoperto qualche anno fa che alla zona del “Pantano” – tra Scarfisso e Forna Chiesa, per intenderci – c’era fino agli anni ’40 una cappellina votiva con una lucina, visibile sino a Palmarola; i pescatori torresi prima, divenuti ponzesi poi, erano devoti a tale immagine sacra, usavano quella lucina come segnale per calare le reti ed i mestieri da pesca. Le fondamenta poco solide hanno fatto si che la cappellina crollasse a seguito di uno smottamento e si perdessero le tracce di questo culto isolano, che però potrebbe ravvivarsi anche grazie al racconto del dottore e alla volontà di ripristinare il lontano culto.
Rosanna Conte
16 Luglio 2021 at 21:55
La devozione alla Madonna del Carmine è molto sentita a Napoli. Il mercoledì è il giorno della settimana dedicato a lei e i devoti vanno alla basilica a piazza del Carmine per partecipare alla messa. Il 16 luglio è una grande festa e non solo per il quartiere. La sera a migliaia i napoletani si riversano nel piazzale antistante il santuario e la festa si chiude con i fuochi che simulano l’incendio del campanile.
La chiesa del Carmine è un centro mariano importante situato nei pressi del porto e, dati i legami plurisecolari fra Ponza e Napoli, deve essere stata una devozione di facile importazione.
Le radici della devozione ponzese per la Madonna della Civita affondano nell’Ottocento, ma quelle della Madonna del Carmine presumo che siano più antiche. A Ischia, ci sono chiese a lei dedicata in diversi comuni come Barano, Serrara Fontana, la zona di Cartaromana e la devozione risale almeno al Seicento.
Una immagine della basilica del Carmine, a Napoli è stata annessa all’articolo di base (Ndr)
Achille Vitiello
17 Luglio 2021 at 22:32
Á l’isola della Galita p’a Maronn’ ’u Carmene non si andava à mare.
Ho ben conosciuto Aniello Sandolo; sua figlia vi à scritto.
Sono andato à scuola con lui à la Galita. Aveva un fratello che si chiamava Americo. Se ne sono presto andati à Tabarka.
Saluti et amitiés à tous à Ponza
Achille
Commento di venerdì 16 luglio 2021; h 20 circa
Nota della Redazione.
Achille Vitiello è l’Autore del libro su La Galite pubblicato sul sito qualche anno fa, a puntate, a cura di Biagio Vitiello. Qui la presentazione dell’edizione inglese con una foto e una breve scheda.