Proposto e tradotto da Silverio Lamonica
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Per la ricorrenza del Natale ho scelto un componimento di Théophile Gautier (1811 – 1872) poeta, scrittore, drammaturgo e critico d’arte. Il suo capolavoro è Capitan Fracassa. La Rai nel 1958 ne ricavò uno sceneggiato, i cui interpreti erano Arnoldo Foà, Lea Massari, Nando Gazzolo, Ubaldo Lai e altri, con la regia di Anton Giulio Majano.
Ma veniamo alla poesia, il cui titolo è:
Noël
Le ciel est noir, la terre est blanche ;
— Cloches, carillonnez gaîment ! —
Jésus est né ; — la Vierge penche
Sur lui son visage charmant.
Pas de courtines festonnées
Pour préserver l’enfant du froid ;
Rien que les toiles d’araignées
Qui pendent des poutres du toit.
Il tremble sur la paille fraîche,
Ce cher petit enfant Jésus,
Et pour l’échauffer dans sa crèche
L’âne et le bœuf soufflent dessus.
La neige au chaume coud ses franges,
Mais sur le toit s’ouvre le ciel
Et, tout en blanc, le chœur des anges
Chante aux bergers : « Noël ! Noël ! »
Recueil : Emaux et camées (1852)
E questa è la mia versione in lingua italiana:
NATALE
Nero è il cielo, bianca è la terra;
Campane, suonate festose! –
È nato Gesù; – la Vergine poggia
Su Lui il bel viso.
Non tende sfarzose
Proteggono il Bimbo dal freddo;
Ma tele di ragno e null’altro
Dalle travi del tetto pendenti.
Sulla gelida paglia tremante,
Sta il caro Bambino Gesù,
E a dare calore alla culla
Vi soffiano l’asino e il bue.
Ricuce la neve alla paglia le frange,
Ma sul tetto il cielo si apre
E nel candore il coro degli angeli
Canta ai pastori: “Natale! Natale!”
Dalla Raccolta “Smalti e Camei”
Immagini. Gli eventi della natività disegnati dal bambini. Ultimo disegno in basso, La fuga in Egitto