di Sandro Vitiello
E’ un’estate difficile per tutti.
E’ difficile per quanti vogliono godere di un giusto periodo di vacanze, casomai accompagnato dal piacere di visitare luoghi bellissimi come le nostre isole.
E’ difficile per quanti vivono di turismo sapendo che le linee guida del governo e delle istituzioni sanitarie vanno rispettate perchè contro il covid-19 non si può scherzare.
Ed è difficile anche per le istituzioni locali che devono far rispettare i protocolli di contenimento del virus e contemporaneamente cercare di aiutare gli operatori del turismo in questa difficile stagione.
Porta la data del 12 Agosto l’ordinanza n° 20 del comune di Ventotene che, di fatto, blocca l’accesso all’isola a quanti pensano di poter passare una giornata a Ventotene.
E’ fatto divieto assoluto alle persone singole e/o gruppi organizzati di accedere per ragioni di turismo sull’isola di Ventotene per una sola giornata.
E’ un divieto perentorio che non lascia spazio ad equivoci.
E’ del resto comprensibile; se si vuole controllare la grande massa di quanti si imbarcano verso le isole, soprattutto nei periodi di massima affluenza, è il caso di mettere qualche filtro prima ancora che questi si decidano a partire.
Certo si ridimensionano le attività di trasporto verso le isole, sicuramente avranno danno quanti realizzano ricavi dalla presenza di turisti “mordi e fuggi” ma quando pensiamo ad una realtà piccola come Ventotene o, più in grande Ponza, diventano comprensibili le ragioni del sindaco Santomauro e della sua amministrazione.
Sempre il comune di Ventotene in data odierna ha emesso un divieto -ordinanza 21- che proibisce tutte quelle attività sulla spiaggia o in prossimità del mare che da sempre sono il simbolo, dell’estate, dei giovani, del divertimento.
Non si potranno creare assembramenti o bivacchi, non si dovranno accendere falò, non si potrà ballare.
Essere giovani in questa strana estate del 2020 sarà molto dura.
Ci auguriamo che non si arrivi a restrizioni nord coreane: chi non è sposato non dovrà concedersi ai piaceri della carne.
Che non significa diventare vegetariani per legge, significa qualcosa di molto peggio.
Niente sesso, in Nord Corea.
Anche il comune di Ponza oggi ha prodotto un documento dai contenuti simili a quello di Ventotene.
A Ponza la scelta è stata dettata anche, da quanto ci è sembrato capire, dalla volontà di mettere sotto controllo luoghi come Frontone, da sempre ritrovo per eccellenza della movida ferragostana.
Che dire?
Vogliamo augurarci che tutte queste limitazioni ci aiutino a superare al meglio il tempo che stiamo vivendo e che ci insegnino ad apprezzare di più le tante cose scontate che oggi ci mancano.
Buon Ferragosto a tutti.