di Maria Conte
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Ogni anno ritorno, con il cuore e con la mente, al dolcissimo ricordo dell’adolescenza legato alla festività della Madonna delle Grazie, onorata nell’edicola posta sul molo Musco: un’immagine tenerissima della Vergine Maria che allatta il suo Bambino.
In questo giorno, gioiosa, appagante, desiderata, esplodeva la stagione balneare della “uagliunera” ponzese. A frotte, da Sant’Antonio agli Scotti, dalla Parata a Giancos, dal Corso… correvamo al molo per cimentarci nei tuffi dalla banchina, per correre sugli scogli della Caletta. Finalmente, iniziavano i bagni: il 2 luglio!
Con l’approvazione dei genitori e la protezione della Madonna. Nei giorni precedenti, bambini e adolescenti attorniavano davanti all’edicola un buon uomo, vecchierello, che faceva loro recitare preghiere e cantare canzoncine. Ricordo il suo aspetto fisico, ma ne ricordo solo il soprannome: Pacchiarotto. Se qualcuno ne sapesse, di lui, più di me…
Conosciuto, doveva esserlo! C’è addirittura una secca, a lui intitolata: ’a chiana ’i Pacchiarott’ sulla rotta Ponza – Cala d’Inferno; la conoscono quanti tra i ponzesi hanno avuto una barca a remi di legno, con la quale andare a Le Forna il 15 agosto.
Ricordo tutti i miei amici, presenti e assenti, di allora… a gruppi, invadevamo spiagge e angoli caratteristici: abbasci’u gran’; ’a Ponta Rossa; ’u Mamozio.
Ora, non abbiamo più nulla, o poco e mutato, di tutto ciò. Ma nessuno potrà togliere, a quanti lo conservano come me, il ricordo del 2 luglio.
Lo conferma il sorriso della Madonnina, che è ancora lì, da tanto, a proteggere i ponzesi, anche quando non La degnano di uno sguardo, passando sul molo.
Note
- Una interessante rassegna delle Madonnine di Ponza, su frammentidiponzablogspot.com da cui è stata tratta la foto dii copertina
- Molti interrogativi che Maria si pone su Pacchiarotto, possono trovare una risposta in questo scritto + video + canzuncella di Franco De Luca e Nino Picicco (N.d.R.)