di Francesco De Luca
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Non c’è un ‘luogo’ a Ponza dove potersi incontrare per scambiare opinioni che trattino di storia, di tradizione, di cronaca, di eventi.
Un luogo non soltanto ‘fisico’, giacché di questi ce ne sono, e suggestivi,. ma proprio per questo distraenti, non consoni alla riflessione intellettuale. I bar, ad esempio, mancano della discrezione necessaria e gli spazi aperti mancano del raccoglimento opportuno.
Quelli con funzioni espressamente specifiche, poi, non lasciano spaziare la mente con la dovuta libertà. Mi riferisco ai templi religiosi, o alle banchine, o ai ristoranti. In uno è d’obbligo la devozione, nell’altro la componente sportiva è debordante, nell’altro ancora il gusto è prevalente sulla mente.
Ne ho fatti di tentativi, nel mio passato professionale, per innalzare quattro pareti di solida dottrina, nutrite di letture, sostenute dal confronto, curate dalla curiosità intellettuale. Ricordo il ‘Centro di Lettura’ nella defunta Scuola Elementare del mio tempo, e poi l’apertura della Scuola per l’intero arco della giornata (all’epoca della istituzione della Scuola a Tempo Pieno), e infine gli
incontri Culturali, nell’inverno del 2012, in una sala da me strutturata nel fantomatico, sedicente museo.
C’e’ come una chiusura preventiva, oppositiva, nella comunità ponzese, a tutto quanto possa incentivare lettura, riflessione, incontro, scambio. C’è, e c’è stata nel tempo, con la Destra e la Sinistra, con amministratori ignoranti e amministratori laureati.
Detto così… beh… non c’è alcuna speranza, o meglio, non ci sarebbe nessuna possibilità.
E chi l’ha detto? Più le condizioni reali divengono proibitive più le condizioni immaginative rinvigoriscono. Chi avrebbe mai pensato che la statua di san Silverio avrebbe un giorno visto e benedetto la contrada di Cala Calacaparra? Non c’è precedente eppure s’è avverato nell’anno del Signore 2020. Pensate un po’ se fosse possibile fare incontrare la piccola Sofia e zi’ ’Ntunino in un ambiente adatto per tutte le età e per i diversi interessi. ’Ntunino, corroso dalla bile per l’inettitudine politica che vede imperante e Sofia con gli occhi avidi a chiedersi come valutare il caso d’essere nata in questa isola: “Sto in una fiaba che si compie? O in una realtà’ che si decompone?”