la Redazione
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Riceviamo di prima mattina, via whatsapp da Vincenzo Ambrosino, questa segnalazione dalla pagina Fb dell’opposizione consiliare – https://m.facebook.com/groups/1540436995968159?view=permalink&id=4202881493057016 – che riportiamo in chiaro per quanti non hanno accesso a Facebook
Lettera aperta al dott. Gennaro Di Fazio
Caro Gennaro Di Fazio,
sei un po’ il padre nobile dell’attuale maggioranza consiliare.
Perché hai la cultura politica di una grande scuola del passato e da decenni navighi nei mari della politica più o meno politicante. Con diverse fortune, come capita sempre.
Quella vecchia scuola ti ha insegnato, facendoti leggere il “18 Brumaio”, che quel signore con la folta barba bianca, che si chiamava Karl Marx, ricordava che “la Storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia e la seconda come farsa”.
La tragedia l’hai vissuta molti anni fa, tra il 1985 e il 1987, quando eri assessore alla sanità del Comune di Ponza, con Sindaco il compagno Silverio Lamonica.
In quel periodo era successo che, – casualmente – , il marittimo direttore di macchina Francesco Lamonica venisse assunto dalla Caremar.
Francesco era il fratello del Sindaco Silverio.
Apriti cielo !
Dal 1981 il compagno Enrico Berlinguer martellava sulla “questione morale”… e a Ponza una giunta con il Sindaco del Pci e assessori comunisti o “indipendenti di sinistra” scadeva nel clientelismo familiare, nella gestione del potere per il potere.
Ricordiamo che ci fu rissa nel Pci ponzese. La definitiva “resa dei conti” interna al Pci avvenne più tardi, con la dimissione-estromissione del compagno Sindaco Lamonica.
Ma quell’assunzione del fratello del Sindaco comportò le immediate dimissioni di Silverio Schiano assessore ai trasporti e di… Gennaro Di Fazio assessore alla sanità.
Questa, caro Gennaro, era la prima volta, quella della tragedia.
La farsa succede adesso, in questi giorni, perché al Comune di Ponza, sono stati assunti parenti stretti di un assessore e di un ex vicesindaco, e lo stesso ex vicesindaco è diventata dirigente del Comune.
Assunti con concorso, – potresti obiettarci severo… Regolari?
Ieri un’assunzione e subito le dimissioni di Gennaro Di Fazio.
Oggi tre assunzioni e altre amenità.
Ha scritto il prof. Franco De Luca su Ponza Racconta: “Chi approfitta del suo mandato amministrativo per favorire familiari e affini, offusca l’onore del suo mandato. Si era creduto che queste pecche appartenessero al passato, e invece…”.
Caro padre nobile Gennaro Di Fazio, ti dimetti come hai fatto allora?
Oppure sei come il gatto della poesia di Trilussa “Er compagno scompagno”:
“Fo er socialista quanno sto a diggiuno, ma quanno magno so’ conservatore”?
Leggeremo volentieri una tua risposta.
Franco Ambrosino, Giuseppe Feola, Maria Claudia Sandolo e Piero Vigorelli
Da Facebook “Gruppo Consiliare ‘Tutti per Ponza’” – del 16 giugno 2020
silverio lamonica1
17 Giugno 2020 at 11:26
L’amico Vigorelli mi ha tirato in ballo. Vorrei ricordare che nel breve periodo in cui fui sindaco, feci pressioni sulla Caremar, affinché assumesse il maggior numero di marinai ponzesi che avevano fatto la domanda e, beninteso, avessero pienamente i requisiti richiesti (…a parte il fatto che i marinai ponzesi sono i più bravi) e così l’equipaggio dell’aliscafo fu composto quasi esclusivamente da ponzesi, tranne l’ottimo comandante Altomare di Procida (quindi preferirono gli isolani).
Tra le domande ci fu anche quella di mio fratello Francesco che aveva un curriculum invidiabile a bordo di transatlantici, petroliere,navi mercantili come ufficiale di macchina. Dopo un po’ si accorse di essere “fuori luogo” e si dimise e al suo posto fu assunto un macchinista napoletano e così tutti vissero felici e contenti.
Abbiamo così chiarito una volta per tutte la storia e così nessuno si deve vergognare di nulla.
P. S. Nessuna domanda di assunzione al Comune di Ponza o di partecipazione a concorso bandito dallo stesso Comune mio fratello Francesco ha mai fatto quando il sottoscritto era sindaco.
silverio lamonica1
17 Giugno 2020 at 11:52
Dimenticavo… quello fu solo un pretesto per far cadere l’amministrazione: diversi assessori avevano la velleità impellente di fare il sindaco. Aspettare qualche anno, per loro, sarebbe stato qualcosa di terrificante e inaccettabile. I problemi urgenti che dovevano risolvere, non potevano assolutamente attendere!
Francesco De Luca
18 Giugno 2020 at 11:05
Chi approfitta del suo mandato
Ho scritto: ”chi approfitta del suo mandato amministrativo per favorire familiari e affini, offusca l’onore del mandato”. Mi riferivo al mandato degli Amministratori comunali attuali, di cui i familiari sono conosciuti così come gli affini, e l’offuscamento dell’onore personale non è parto mio bensì espresso dalla nostra Costituzione. E dunque non ritratto ma rinforzo l’affermazione.
La quale viene utilizzata dall’opposizione per raggiungere scopi estranei alle mie convinzioni e ai miei intendimenti.
L’ Amministrazione mandata a casa nel 2017 ha demeritato ampiamente nei confronti della comunità ponzese in quanto rappresentava la longa manus di consorterie che volevano impossessarsi dell’isola e del suo futuro per instradarli su binari economici favorevoli ai loro interessi. Quell’amministrazione doveva gettare le basi di una novella colonizzazione.
Il disegno si rivelò in tutta chiarezza e la popolazione designò come Amministratori un gruppo si isolani onesti, con volontà’ sincera di ridare ai Ponzesi le chiavi del proprio destino amministrativo e quindi anche esistenziale, dato che la comunità’ vive un disastroso spopolamento.
Questa Amministrazione, l’attuale, ha ancora il merito grande di credere nei Ponzesi, di stimarne la cultura, la vita, e di volerne il miglioramento.
Nessuna commistione con l’opposizione, nessun ammiccamento.
E i fatti denunciati? Quelli vanno evidenziati e deprecati. Di quelli c’è da vergognarsi. Affinché in questo ultimo periodo amministrativo si rimedi ai disastri con un’opera che veda tutti implicati, tutti di nuovo. Se c’è ancora una volontà d’unione.
È in questa direzione che vanno la mia riprovazione e il mio auspicio. Non verso l’opposizione.
Sandro Russo
18 Giugno 2020 at 12:12
Bravo Franco! Personalmente condivido e sottoscrivo ogni tua parola.
Molto spesso come Ponzaracconta siamo stati accusati di aver favorito la presente Amministrazione che ha mostrato ignavia e degenerazioni. Ma si tratta di deviazioni, appunto, da un cammino che poteva essere virtuoso. Ai critici chiedo: – Dove ci avrebbe portato la strada intrapresa da Vigorelli, viste le premesse?
A parlare col senno del poi sono tutti bravi!
Un’ultima cosa. Noto che quando gli fa comodo per sostenere le sue affermazioni, Vigorelli ci cita correttamente come “Ponzaracconta”; poi, quando deve buttarla in caciara, usa epiteti più o meno coloriti. Noi almeno su di lui non abbiamo mai cambiato idea!
Gennaro Di Fazio
18 Giugno 2020 at 21:17
È alquanto singolare che una lettera aperta, qual è questa, venga pubblicata non dagli Autori ma da un loro intermediario; per quale motivo? Ed inoltre, chi è stato a proporre tale modalità di pubblicazione? Cioè sono stati gli Autori che hanno chiesto di far intervenire l’intermediario oppure è stato quest’ultimo a chiedere agli Autori di pubblicarla a loro nome? In entrambi i casi non mi sono chiari i loro intenti. Va inoltre aggiunto che uno degli Autori di questa lettera, il sig. Piero Vigorelli, ha sempre definito questo sito “Ponza racconta balle”, pertanto risulta oltremodo strano che lo utilizzi dopo averlo tanto disprezzato; sito peraltro fondato anche dal sottoscritto, di cui sono fiero sia per tutto quello che esso ha prodotto che per ciò che ha rappresentato e rappresenta per la Comunità Isolana e non solo.
Fondato a febbraio del 2011, credo sia l’iniziativa culturale più longeva che si sia formata sull’Isola, nonché la più corposa nei suoi contenuti, grazie alle penne di centinaia di autori e la produzione di oltre 11.000 articoli pubblicati – sui più svariati argomenti – di cui alcuni di buon livello letterario, altri di alto contenuto emozionale, altri ancora di precisa testimonianza storica, oltre a tante foto e filmati d’epoca ed informazioni sulla vita sociale e politica dell’isola. Ma al di là di tutto ciò, la cosa più significativa è stata l’aver spinto la gente, con un incontro virtuale continuo di intelligenze e di passioni, ad andare a ricercare, tra gli scaffali e nei cassetti e a chiedere ad amici e a parenti, la storia e la cultura di Ponza e dei Ponzesi “prima che il tempo ne cancelli le tracce”.
In conclusione, mi sento di affermare che questo sito, nato da esigenze culturali e sentimentali, per quanti difetti possa avere, ha sicuramente il merito di destare emozioni e smuovere le coscienze, stimolando interessi e, forse chissà, anche imprimendo nuove speranze.
Pertanto la mia risposta a questa lettera aperta sarà effettuata solo quando essa sarà pubblicata con la sottoscrizione dei suoi autori e non tramite terzi così come è avvenuto.
Distinti saluti
Gennaro Di Fazio
vincenzo
19 Giugno 2020 at 08:11
Caro Gennaro io invio a Sandro Russo moltissimi contributi di vario tipo che hanno in comune una specificità: la politica dalla parte dei cittadini e il dissenso politico contro il potere liberista. Moltissimi articoli non vengono pubblicati da Sandro perché non li condivide, al contrario pubblica solo quelli che fanno “gioco” alla “sua linea editoriale”.
Evidentemente questa “Lettera Aperta” la riteneva utile: “il sito da te fondato sta prendendo le distanze dalla tua Amministrazione” perché ha tradito le aspettative. Il dissenso di Ponzaracconta nei confronti dell’amministrazione è palese in decine di articoli della redazione e addirittura ora si manifesta chiara in persone come Sandrone e Enzo che hanno o hanno avuto una delega amministrativa.
Tu caro Gennaro – non è la prima volta che ti nascondi dietro “a un dito” della forma, ma non capisci, o non vuoi capire che la gente proprio a te chiede molte risposte. Io personalmente, su questo sito ti ho inviato lettere aperte a cui non hai mai risposto, ma oggi – anche se non in modo diretto, ma lo si capisce anche nella scelta di pubblicare la lettera aperta dell’opposizione – ti chiede di prendere posizione anche la “tua Ponzaracconta” e ti chiede da che parte scegli di stare. Dalla parte della trasparenza, della coerenza politica, della politica progettuale, della politica partecipata o dalla parte del potere fine a se stesso?
Vedi Gennaro, i “vigorelliani” ti hanno chiamato “padre nobile” e ti hanno dato meriti politici, forse ti considerano l’unica loro controparte elettorale, ma secondo me per esserlo veramente devi cominciare a definire il tuo ruolo oggi per domani.