Ambiente e Natura

L’ex ‘Casa di caccia’ di Zannone. Lettera aperta su troppe parole in libertà

Riceviamo dall’Assessore Mimma Califano e pubblichiamo

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Nella giornata di ieri è stato pubblicato sulla pagina Facebook dall’Assessore Nocerino un post che riprendendo in parte una relazione dell’Arch Passariello (attuale responsabile del settore dei LL.PP. del Comune) “fa il punto” sul progetto per il restauro della cosiddetta “ex-casa di caccia” e sue pertinenze di Zannone (leggi qui o, in fondo pagina in formato .pdf per coloro che non possono accedere a Facebook – NdR)

Vediamo un po’ di questioni.
Il finanziamento di 1.909.222,98 – come dettagliatamente indicato dall’Arch. Passariello – fa parte di un più complessivo finanziamento di oltre 5 milioni di euro che questa amministrazione ha ottenuto dal Ministero dell’Interno in forza della legge 205/2017 che aveva come oggetto “Messa in sicurezza degli edifici e del territorio”. Per l’annualità 2019, il 6 marzo 2019 è stata resa nota la graduatoria.
Il comune di Ponza aveva presentato 4 progetti:
– la ristrutturazione della casa di Zannone (il cui possesso è stato definitivamente chiarito con una nota ufficiale del Parco nel novembre scorso);
– la ristrutturazione dell’archivio storico di via Roma, il cosiddetto “Bagno vecchio”, euro 527.235;
– la messa in sicurezza di Cala Gaetano, euro 1.231.505 ;
– il secondo stralcio di Cala Fonte, euro 1.490.207.

Il Ministero ha riconosciuto la validità di tutte e quattro le idee progettuali e concesso questo  finanziamento, rilevante sia per l’importo che per i  benefici che ne possono derivare al territorio.
Purtroppo finanziamenti di questa tipologia da una parte necessitano di gare molto complesse e lunghe, dall’altra concedono tempi molto ristretti. In una prima ipotesi erano previsti 8 mesi per arrivare almeno al bando di gara per l’affidamento dei lavori. Praticamente impossibile da fare (non solo per le scarse forze del Comune di Ponza), ma a livello nazionale. Tant’è che in collaborazione con altri Comuni della nostra zona (anche loro assegnatari di significativi finanziamenti), abbiamo fatto intervenire l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani – NdR) e poi, grazie al Senatore Calandrini, con un emendamento inserito nella finanziaria 2020, i termini di scadenza sono stati prorogati di oltre un anno.
Completate le 4 gare, fatte in buona parte dalla Centrale Unica di Committenza, CUC (regionale – NdR) (in seguito alla malattia di Nunzi), sono stati individuati i progettisti e firmate le convenzioni con il Comune.
L’ultima è stata quella per Cala Fonte pochissime settimane fa.

Tutta questa complessa attività da un punto di vista pratico, dalla metà di settembre 2019 la sta portando avanti l’Arch. Passariello e siamo solo all’inizio.
Per ciò che riguarda il progetto per la casa di Zannone, quel che è stato presentato ad oggi dallo studio dell’arch. Cozzolino di Formia (vincitore del bando della CUC) è solo una prima idea progettuale.
Quando a gennaio per la prima volta abbiamo visto il progetto, sia la sottoscritta che il Sindaco hanno sollecitato all’arch. Cozzolino un lavoro che rispettasse il più possibile l’attuale ambientazione degli immobili e la loro funzionalità, quindi stiamo aspettando delle varianti al primo progetto.

Questi i fatti a tutt’oggi.
Ma questo anche per dire che mi sembra inappropriato e scorretto che un assessore sulla sua pagina Facebook, da qualche tempo, si vada tessendo lodi per risultati ottenuti dall’impegno altrui (vedi anche per il tunnel di Chiaia di Luna o per i 2,6 milioni di euro per il ripascimento della spiaggia).
Le ambizioni politiche possono essere legittime (chiarisco qui che personalmente non ne ho), ma solo quando esse si basano sul proprio impegno (che sicuramente c’è ed è meritorio in altri campi), non quando si basano sul lavoro degli altri.

Perché oggi sento la necessità di chiarire questi aspetti?
Credo che siano abbastanza note le mie posizioni critiche su diverse questioni, atteggiamenti e comportamenti che si sono manifestati in seno all’Amministrazione; ciononostante fino ad oggi non ho mai preso pubblicamente posizione, per evitare inutili polemiche politiche e accentuare i dissensi esistenti.
Ho preferito continuare a concentrarmi su obiettivi possibili e concreti, come quelli citati sopra (tralascio di parlare di tante altri aspetti pure importanti, come le fogne, etc). Però poi, quando la misura è colma, arriva la goccia che fa traboccare il vaso.
Senza questi obiettivi concreti e possibili portati avanti (in collaborazione con altri consiglieri che pure lavorano in silenzio) unicamente nell’interesse di Ponza e dei ponzesi, di certo non starei ancora oggi ad amareggiarmi le giornate.

Era necessario chiarire quanto sopra, anche per rispondere alle tante persone che mi chiedono: “Ma chi te lo fa fare?”.
Spero vivamente di non essere costretta a replicare a qualche inopportuna polemica che si scatenerà dopo questo mio doveroso chiarimento.
Mimma Califano

 

MESSA IN SICUREZZA E RECUPERO IMMOBILE NELL’ISOLA DI ZANNONE – EX CASA DI CACCIA

1 Comment

1 Comments

  1. Biagio Vitiello

    14 Aprile 2020 at 17:16

    Penso che questa volta Mimma abbia ragione. La mia opinione su Zannone è che non bisogna dimenticare chi ha causato il danno economico alla comunità ponzese per aver lasciato l’immobile nell’attuale degrado (spero che questa tema venga ripreso da una prossima amministrazione). Per quanto riguarda il progetto di ristrutturazione mi auguro solo che non venga stravolto l’edificio (di cui conservo una completa documentazione fotografica).
    Ci sono cose che mi chiedo e si chiedono tutti: “Chi amministrerà il complesso?”… “Noi ponzesi ne potremo usufruire??”… “Ne avremo benefici economici?”. Ricordiamoci sempre che l’isola storicamente l’abbiamo avuta in enfiteusi e che una volta ci era consentito (con regole che venivano rispettate) il taglio della legna.

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