Ambiente e Natura

Il Covid 19 in Italia e nel nostro territorio. I numeri e le prospettive

di Francesco Carta, segnalato dalla Redazione (nota di ieri, 27 marzo 2020)

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Il dottor Francesco Carta è un autorevole testimone e analista della situazione attuale.
Medico all’ospedale di Formia e amministratore al comune di Ventotene, ci offre quasi tutti i giorni una lettura accurata del virus, della risposta del mondo scientifico e anche di quello delle istituzioni.

Gli epidemiologi non si sbilanciano ma la fine di marzo diventa cruciale per il declino del contagio e se ne vedono presupposti certi. Questo non significa il cessato allarme ma sicuramente ci fa vedere meno buio. Dobbiamo continuare la stretta del distanziamento sociale e dello stare in casa.
Malgrado De Luca, che potrebbe anche risparmiarsi qualche gag, i più indisciplinati sono proprio i campani, vengono poi i lombardi, i siciliani, i laziali, i toscani, i piemontesi, i veneti e gli emiliani, ma c’é da dire che le prime due Regioni hanno una densità demografica tra le più alte d’Italia. Campania 224 abitanti per Kq., Lombardia 222/Kq. I più virtuosi sono i friulani.
A Formia gira un video che mostra un impressionante via vai di macchine per via Vitruvio. Incredulo, ho provato a saperne di più ma mi hanno assicurato che hanno fatto la ripresa da un palazzo di via Vitruvio. Eppure l’isolamento è la condizione indispensabile senza la quale non si riuscirebbe a spezzare l’epidemia.
Purtroppo a nord c’è stata una sorta di Caporetto. E anche i giovani medici ed infermieri, appena laureati e diplomati, sono stati inviati al fronte al pari dei giovani del ’99 come sentivamo dire dai nostri anziani. Quelli di oggi hanno qualche anno in più dei diciottenni che mandarono sul Piave. Sono forze fresche che assieme ai veterani riusciranno a fermare il virus.
A Lodi, Sondrio, Bergamo, Cremona, l’epidemia ha colpito duro, il virus si è letteralmente cibato di corpi. Negli ospedali il rapporto del contagio è stato elevatissimo.
Enrico Bucci, professore di Biologia dei sistemi alla Temple University di Philadelphia dichiara: “In condizioni normali, all’inizio dell’epidemia da coronavirus, ogni contagiato ne infetta in media altri 2,5. In alcuni ospedali lombardi questa capacità di contagio è stata compresa tra 6 e 7”.
Nell’isolamento sociale generale del Paese, gli ospedali sono rimasti pur sempre punti di assembramento e dove il contagio ha rotto gli argini è stato un disastro. Nell’incessante arrivo di persone affette da sintomi non s’è andati tanto per il sottile e questo spiega il perché ben 5000 addetti del comparto sanitario sono rimasti contagiati. Da giovane, quando mi chiedevano cosa studiassi all’Università, alla mia risposta “Medicina” sentivo subito ribattere “è una missione”.
Erano soprattutto gli anziani a dirlo. Ecco i volontari medici e gli infermieri che da ogni parte d’Italia hanno risposto all’appello onorano e vivono quella missione e questo fa ben sperare anche per il futuro.
Ora è tempo di spezzare l’epidemia poi vedremo come rimetterci a posto le ossa con l’economia, ma dovremo fare un grande sforzo di coesione sociale e di unità del Paese.
Certo impressiona il Presidente della Repubblica che parla agli italiani, abituati a sentirlo a capodanno per il discorso augurale e vederlo ora con tanta solennità dà la misura di quel che sta accadendo.Gli italiani nel complesso si stanno comportando bene. Anche le Amministrazioni locali, soprattutto quei sindaci che al di là degli appelli – video stanno coordinando tutte le attività di supporto agli anziani, ai disabili e più in generale a tutti i loro concittadini. Le strade di Formia e Ventotene sono state lavate da “Formia Rifiuti Zero” con getti di vapore ad alta temperatura (additivati con sali di ammonio e dunque per niente tossici). I cittadini di Formia hanno risposto molto bene al fondo di solidarietà promosso dal Comune. Ora parte un’altra misura che s’intitola “La spesa sospesa” con cui si invitano i cittadini a contribuire ad acquisti di generi alimentari in favore delle famiglie bisognose.
I primi negozi di alimentari che hanno aderito sono: Panorama – Todis – F&D Market – Eurospin – IDA.
Come detto in premessa al di là dei dati ancora allarmanti delle province lombarde ci sono segnali concreti che il contagio è in rallentamento ma non si può, né si deve abbassare la guardia. I dati della Lombardia sono ancora alti per i contagi così come per i decessi.
Oggi, 27 marzo, i contagiati sono stati 1706, in aumento rispetto al trend dei giorni del 25 e 26 marzo, ma sta facendo freddo ed è noto come il freddo “ringalluzzisce” il virus. Vedremo nei prossimi giorni.
Il Lazio segna oggi 2.013 casi positivi totali (dall’inizio dello screening) e dunque + 178 rispetto al giorno precedente.
Nella provincia di Latina giungiamo ai 250 positivi quindi 13 casi in più rispetto al 26 marzo, distribuiti nei comuni di Formia (4) ma qualcuno era già in isolamento dai giorni precedenti, Fondi (3), Cisterna (2), Aprilia (1), Cori (1), Sabaudia (1), Monte San Biagio (1). Pazienti ricoverati sono 109 (- 3 rispetto al giorno precedente), i negativizzati 16 (+1), i deceduti 10 (come ieri). Persone in isolamento 1.863 (+66), persone che hanno finito l’isolamento 2.318.
Il numero di coloro che vengono posti in isolamento il 26 marzo è + 58, il 27 marzo + 66 mentre coloro che finiscono l’isolamento sono 132 il 26 marzo e 165 il 27. Se questo dato va a consolidarsi vuol dire che il numero dei contagiati cresce decisamente meno di coloro che finiscono la quarantena e questo sarebbe un buon segno. Vedremo nei prossimi giorni.
L’ASL di Latina ha organizzato l’assistenza di alcuni casi positivi in isolamento attraverso strumenti telematici di controllo a distanza. Questo alleggerisce l’occupazione dei posti letto in ospedale. Il direttore Casati, malgrado la frequenza cardiaca di 89 battiti al minuto, va alla grande. Bravo! I ricoverati nel nostro distretto sono: 7 in Medicina d’Urgenza (sottoposti a respirazione con ventilazione non invasiva), 1 in Rianimazione e 2 presso il reparto di malattie infettive di Gaeta. Questo reparto ospita positivi convalescenti e cioè pazienti in via di guarigione.
Ringrazio, leggo e saluto tutti coloro che leggono queste note.
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